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AMERICA’ FACCE IL BARBECUE (QUELLO SERIO)!

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FINALMENTE A ROMA UN POSTO SERIO DOVE SANNO PREPARARE L’AMERICAN BARBECUE: SI CHIAMA “PHIL’S AMERICAN BARBECUE” E HA APERTO IN UNA LOCATION CHE NON AVRESTI MAI PENSATO E IRONIA DELLA SORTE LI’ CI STA PROPRIO BENE 

Prendi una di quelle sere d’Agosto dove a Roma la pigrizia si mescola alla noia, una di quelle giornate in cui si viene rimbalzati tra un cartello “Chiuso per Ferie” e una scrollata su Facebook per guardare – e rosicare – gli amici in vacanza (beati loro).  

A questo scenario aggiungici l’overdose da serie su Netflix raggiunta per abuso di serate trascorse sul divano e capirete perchè quando mi hanno proposto di andare a cena “in quel nuovo posto che fa american barbecue aperto tra il campo rom e la roulotte dell’ultima mignotta sulla Tangenziale” ho accettato. Senza se e senza ma.

E, come si confà a gente come me, ci sono andato promettendomi di scriverci qualcosa e di non dare confidenza agli sconosciuti. Ora, siccome al posto delle sinapsi io ho delle biglie di un flipper, capita spesso di dover attendere il “tilt” per ricordarmi di cose che ho già fatto (o scritto). Ecco, in questo caso di “Phil’s Slow Smoked American Barbecue” su Braciamiancora avevamo già scritto qualcosa. Ovvero la storia di Filippo Nuti e di come il barbecue gli avesse cambiato la vita.

Quindi di Filippo Nuti, ovvero il proprietario, ovvero quello che ha aperto a Roma questo posto molto molto sfizioso, non vi dirò nulla. Cliccate sul link sopra e scoprirete perchè lo definimmo “il Jimi Hendrix” del barbecue.

Il mega affumicatore di Phil’s

PHIL’S AMERICAN BARBECUE : DATE UNA MEDAGLIA A QUELL’UOMO 

Torniamo al locale aperto nel posto in cui non ti immagini. A ridosso della Tangenziale (indirizzo preciso via del Foro Italico 501 per info Tel 3402292884 ), esattamente tra un campo rom (ma non si vede e gli abitanti si fanno i fatti loro) e una pompa di benzina, dove a volte capita che una allegra signora parcheggi il suo camper (ma anche lei si fa i fatti suoi).

Se fossimo stati dei marchettari di professione oggi ci trovereste con il camper accanto alla allegra signora, non avremmo mai scritto le righe che ci hanno preceduto e avreste appena finito di leggere un elenco infinito di aggettivi positivi tutti indirizzati a Phil. Tutti buoni così. Meglio la versione “deep & real”.

Noi scriviamo quello che vediamo e, sopratutto, quello che mangiamo. Ma visto che qui, prima dell’arrivo di questa bella realtà, c’era il nulla a noi piaceva sottolinearlo. Dal nulla al paradiso. Dallo schifo al bello. Dal degrado ai profumi degli smoker.  Dall’asfalto al praticello verde. Verrebbe da urlare: date una medaglia a quell’uomo!! E dategliela grossa e luccicante perché se la merita (ma non ditelo agli abitanti del campo nomadi, non si sa mai).

Phil’s – il menù

PHIL’S AMERICAN BARBECUE: LA TANGENZIALE COME L’HIGHWAY AMERICANA

La lochescion è Top. Nel senso che ti emoziona, ti appaga, ti fa esclamare uno spontaneo: “ma che bell’angoletto sorto dal nulla“. Se una proposta di american barbecue doveva sbarcare a Roma era giusto che aprisse qui. D’accordo, la Tangenziale non è l’Highway americana, ma è lo stesso un bel richiamo al food on the road. Noi siamo arrivati con il nostro scooter sgangherato, ma quando abbiamo parcheggiato ci siamo sentiti molto Easy Rider.

E, a proposito di parcheggio, solo qui era possibile parcheggiare in bella vista l’affumicatore più grande che io abbia mai visto in Italia: un bestione lungo cinque-sei metri destinato ad appagare i sensi e a preparare brisket, pulled pork, pork ribs, beef sausage, fries e craft beer.  Niente vicini rompiscatole, niente proteste per il fumo che, ininterrotto, si alza  in cielo.

Questo affumicatore, come se ne vedono solo in Texas e dintorni, probabilmente diverrà luogo di pellegrinaggio e protagonista assoluto di selfie e post su Instagram. E’ troppo fico.

Phil’s e il suo brisket

PHIL’S AMERICAN BARBECUE: TUTTO BELLO (E BUONO) MA…. 

Parafrasando Alberto Sordi: ok, bello l’affumicatore, bello il posto, bella la filosofia. Ma come se magna? Per ora la proposta è molto easy:  punta di petto (brisket), costine di maiale (brisket), maiale sfilacciato (pulled pork), beef sausage (salsiccia manzo e maiale), costa di manzo (beef rib), patatine fritte e contorni vari. E il livello è decisamente soddisfacente anche perchè, a differenza di molti pseudo posti dove ti propongono american barbecue, tutto viene preparato espresso e davanti ai vostri occhi.

Non c’è trucco e non c’è inganno. Aggiungeteci la birra di un microbirrificio livornese venduta a prezzi ragionevoli e la cordialità dello staff e avrete tutta una serie di buoni motivi per andare a cenare da Phil’s.

A completare l’elenco due aspetti che non guastano mai: i bambini possono scorazzare nell’area kids e il parcheggio è free e a vista (nel senso che l’auto l’avete sempre sotto gli occhi). Bene, bravi, bis. Adesso, dopo questa carrellata di complimenti e appurato che a nostro avviso qui si pappa la miglior offerta di american barbecue di Roma, passiamo al capitolo “consigli non richiesti”.

Consiglio n.1 : Phil, quella birra così sfiziosa, puoi farcela bere nei bicchieri di vetro? I bicchieri di plastica non ci fanno impazzire. Dai, fai un altro piccolo sforzo.

Consiglio n.2 : Phil, sbrigati a mettere una bella cheesecake in menù. Vedrai, non te ne pentirai.

Consiglio n.3 : Phil, metti in menù delle alette di pollo affumicate. Siamo certi che voleranno subito dentro i piatti dei clienti.

Consiglio n.4 : Phil,  organizza il menù kids a 10 euro e passa la paura.

di Michele Ruschioni – 27 Agosto 2018 

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