SOAVE COME UNA MELODIA DI VIOLINO IL TORRONE E’ UN DOLCE ESTREMAMENTE PRELIBATO DURO O FRIABILE AL MIELE O AL CIOCCOLLATO A STECCHE O PEZZETTINI REGALA SEMPRE GRANDI EMOZIONI
È il dolce di Natale più impegnativo in assoluto, principe dell’industria dolciaria e autentica bomba energetica. Roba che manco lo vedi e già t’ha fregato. Sì, perché il torrone sarà pure buono (anzi goduriosissimo) ma non fa sconti a nessuno. Per 100 grammi di squisito impasto fornisce almeno 513 kcal. Chi è capace di fare di più? Forse il pampepato, il suo temibile rivale umbro? Manco per sogno, non gli fa un baffo (a stento tocca le 500 kcal). Non parliamo poi di panettone e pandoro che se non li farcisci almeno con un po’ di crema pasticcera restano molto distanti (rispettivamente a 360 e 403 kcal).
Calorie a parte il Torrone è davvero un dolce fantastico. La sua nascita risale al 1441 in occasione del matrimonio fra Bianca Maria Visconti e Francesco Sforza. E’ quindi un dolce nato fra le mura di un castello.
IL TORRONE : UN DOLCE NATURALE
Niente conservanti o altre sostanze chimiche. Il torrone si prepara solo con pochi ingredienti, semplici e naturali: albume, miele, mandorle o nocciole, cacao e cioccolata. Ma in realtà è il loro sapiente dosaggio a creare quel gusto unico e pieno che lo caratterizza. Occhio quindi alle etichette e sappiate che il prezzo di un torrone cambia in base agli ingredienti che si utilizzano.
IL TORRONE : UN DOLCE MEDITERRANEO
È un dolce di origine mediterranea e probabilmente araba. Notizia rintracciabile in un testo tradotto dall’arabo al latino per mano di Lambobino da Cremona, letterato vissuto a cavallo fra il XII e il XIII secolo. La notizia è tanto più attendibile in quanto Cremona fu eletta capitale del Nord Italia da Federico II. Nel Medioevo la corte dell’imperatore rappresentava un ponte fra la cultura occidentale-latina e quella araba-musulmana. Quindi, pare che dobbiamo ringraziare proprio i suoi cuochi-pasticceri se questa leccornìa è giunta fin qui in Italia dalle calde terre islamiche.
IL TORRONE : SI MANGIA ANCHE D’ESTATE
Perchè farsi coccolare dal torrone solo durante la pausa natalizia? Rompere questo schema è semplice e regala sicure gioie. Provatelo anche d’estate e per gustarlo al meglio lasciate quello di tipo morbido per qualche ora nel freezer. Una volta pronto, si presenterà leggermente fresco e molto friabile per via del miele e degli zuccheri che col freddo si cristallizzano. Noi lo abbiamo provato. Fidatevi, è una grande goduria.
IL TORRONE : ABBINATELO CON BIRRA E COGNAC
Si, buono il torrone, dolce, goloso, irresistibile ma che ci bevo sopra? Bene, sappiate che il torrone è ottimo se abbinamento con birre e cognac. Il suo gusto dolce ma delicato si sposa infatti con bevande dal sapore intenso e con un retrogusto amaro. Quello al cioccolato, ad esempio, è perfetto se gustato assieme al rum o a un barolo chinato.
IL TORRONE : UNA MONTAGNA DI DOLCEZZA
Il torrone è un autentico inno all’abbondanza. Ogni anno infatti se ne producono migliaia di tonnellate. Una delle aziende italiane più attive nella sua commercializzazione è senz’altro la Sperlari che da quasi due secoli lo produce a Cremona (città che per tradizione ogni novembre organizza una festa in suo onore). Per produrlo i suoi stabilimenti utilizzano più di un miliardo di mandorle e nocciole che vanno a incastonarsi come gemme preziose nel già ricco impasto di miele e uova. Alla fine la produzione annua ammonta a 8 milioni di confezioni, fra stecche e cioccolatini, equivalenti a ben 6 mila tonnellate di torrone. Ce n’è quindi per tutti, favorite prego!
IL TORRONE : INGREDIENTE PER PIATTI SALATI
Siete sicuri che il torrone sia un ottimo ingrediente solo per la preparazione di dolci come ad esempio torte e semifreddi? Sì, allora vi sbagliate, perché col torrone si condiscono anche i primi piatti. Ad esempio, è favoloso coi risotti, in abbinamento con vellutate di zucche e nero di seppia. Inoltre, la sua invitante crosta dona un tocco di eleganza al filetto di pollo fritto. Ma in generale non esitate, il torrone usatelo un po’ dappertutto. Nei ravioli con sorprendenti ripieni agrodolci oppure più semplicemente accompagnatelo con formaggi e ricotte.
IL TORRONE : LA STECCA PIÙ LUNGA AL MONDO
In occasione della prima edizione della Festa del Torrone a Cremona nel 1998 (un appuntamento che ormai si rinnova da più di vent’anni), Sperlari ha realizzato la stecca più grande del mondo. Un iperbole dolciaria lunga 112 metri, esattamente quanto misura l’altezza del Torrazzo di Cremona, il campanile cittadino da cui il dolce, racconta la leggenda, ha preso forma e nome. Un modo originale per ribadire come questa leccornìa seppure antica conserva ancora la magia di mandare letteralmente in estasi il palato.
Di Jonathan Guareschi 12/12/2018