IN UN PERIODO IN CUI NON SI FA ALTRO CHE PARLARE DI CRISI DEI CONSUMI E ALLARMI ALIMENTARI, C’È CHI AL BUON CIBO, SOPRATTUTTO ALLA CARNE ITALIANA, NON VUOLE PROPRIO RINUNCIARE. LO DIMOSTRANO I DATI: UN ITALIANO MANGIA IN MEDIA 75 KG DI CARNE OGNI ANNO.
“Pizza, carne e mandolino”. I cugini europei e d’oltreoceano dovrebbero rivederlo in questi termini il vecchio cliché affibbiato da tempo immemore agli italiani. Sarebbe certo più verosimile ed apprezzabile. Seppur tralasciando il nostro immenso patrimonio artistico e culturale, metterebbe in risalto quello gastronomico mettendo in panchina coppola e lupara. Quello tra gli italiani e la carne è un rapporto di ferro e su questo pochi dubbi.
A confermare questo ancestrale amore, uno studio condotto dalla Confederazione Italiana Agricoltori che ha illustrato quanto si possa imparare dalle produzioni italiane per portare in tavola cibi sani, sicuri e buoni. Insomma, in un mondo dove il vegan imperversa come tendenza da seguire, l’Italia si conferma un paese a vocazione carnivora. Tanto che gli italiani arrivano a mangiare in media 75 kg di carne cadauno ogni anno.
CARNE ITALIANA: NELLA PENISOLA SI MANGIANO 75 kg DI CARNE A TESTA OGNI ANNO
Anche se molto discussa con continui procurati allarmi puntualmente smentiti da ricerche e studi, la carne resta un alimento fondamentale per la salute e il benessere dell’uomo. Chianina o fassona piemontese, marchigiana, grigio alpina, podalica, maremmana, romagnola e sardo modicana quando si parla di carne, l’Italia offre una vasta scelta ai consumatori. Sarà anche questo il motivo che porta gli italiani a consumare in media 75 kg di carne a persona e a spendere durante l’anno oltre 98 euro al mese per acquistarla.
Le grigliate domenicali che costantemente condividete con noi di Braciamiancora provano concretamente questi dati. E non finisce qui: la buona notizia per gli appassionati del barbecue è che gli italiani sono, per quanto riguarda le ore spese di fronte ad una grigliata, quinti nella classifica mondiale alle spalle di americani, australiani, francesi e tedeschi. Insomma, alla nostra comunità la carne piace e ci ne abbiamo le prove. Ma questo lo sapevamo già.
CARNE ITALIANA: UN SETTORE IN CONTINUA CRESCITA
L’amore che gli italiani provano per la carne viene confermato anche dai dati della sua produzione. Con un guadagno di ben 16,3 miliardi di euro l’anno, la zootecnia rappresenta un terzo del fatturato agricolo. Ovini, bovini, capre, pecore in Italia ce n’è per tutti i gusti. Parliamo di circa 18.500 allevamenti di cui 6.000 tra questi di natura professionale.
Grazie alle numerose aziende presenti sul nostro territorio la ricchezza prodotta nel 2015 era pari a 4,2 miliardi di euro. Un dato che è cresciuto in modo esponenziale e non intende arrestare la sua corsa. In Italia la carne si mangia nelle giuste dosi ma di qualità. Alla faccia di chi al posto di una fiorentina vorrebbe rifilarci la bistecca di tofu.
CARNE ITALIANA: DIFFIDARE DALLE IMITAZIONI
Questi numeri fanno ben sperare per il made in Italy ma non devono far abbassare la guardia. Dietro queste grandi cifre si nascondono infatti alcuni rischi: il diffondersi del low cost, per esempio, è uno di questi. Sono in forte aumento i produttori che cercando di imitare i nostri fiori all’occhiello. “Tarocchi” mal riusciti spacciati per prodotti tipici e certificati sono in aumento: le importazioni in Italia sono raddoppiate negli ultimi anni ma l’Italia non si arrende. Per far fronte a queste frodi sono scese in campo una vasta gamma di aziende, raggiungendo numeri da capogiro: la salvaguardia della qualità dei nostri prodotti è affidata a ben 200 mila aziende in tutta Italia, dove la ricchezza prodotta ad oggi, è in costante aumento.
CARNE ITALIANA: LA GUERRA DEI PREZZI ALL’ECCELLENZA TRICOLORE
Le imitazioni portano a una folle guerra dei prezzi. I paesi di mezzo mondo cercano di equiparare la propria carne con quella italiana, seppur con scarsi risultati. L’Italia, oltre a una qualità generale diffusa, può vantare la presenza di 31.200 aziende che producono in modo bio sul suolo nazionale. Controlli scrupolosi e benessere animale sono alla base di questi allevamenti. Caratteristiche che non trovano eguali e battono la concorrenza. La carne prima per poter sprigionare tutto il suo sapore una volta cotta al punto giusto, deve essere prima di tutto di qualità eccellente e origine controllata.
Per questo i capi di bestiame di ogni specie vengono allevati con il metodo biologico che assicura l’utilizzo di risorse naturali, garantendo qualità e genuinità. Sono oltre 250 mila gli ettari destinati a coltivazioni e allevamenti allo stato brado grazie ai quali si raggiungono le 14 mila tonnellate di carne fresca DOP-IGP. L’arte culinaria italiana ha prodotti di prima scelta. Anche all’estero la carne proveniente dall’Italia viene apprezzata tanto che negli ultimi dieci anni l’export di carne e prodotti derivati è cresciuto del 74%. “Italians do it better”, anche quando si parla di carne e barbecue.
di Greta Merigiola – 27 marzo 2017