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VIAGGIO A BARBARANO ROMANO NEL CUORE DELLA TUSCIA TRA BORGHI MEDIOEVALI E CUCINA ETRUSCA

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QUI NEL SILENZIO E NELLA TRANQUILLITA’ DI QUESTI VICOLI MEDIOEVALI SPICCANO I SAPORI DELLA CUCINA ETRUSCA CHE DA SECOLI SODDISFA GLI APPETITI PIU’ GENEROSI DEI BUTTERI E CACCIATORI
Nel cuore della Tuscia, c’è un borgo, naturale e caratteristico che conserva le tradizioni, gli antichi saperi e sapori di una volta. Barbarano Romano, paese di poco più di mille anime della provincia di Viterbo, è l’alto rappresentante del patrimonio gastronomico tusciano, con un occhio speciale alla tradizione e alla rivisitazione dei piatti della cucina etrusca. Cucina tipica e semplice, prodotti di prima scelta, che sviluppano al massimo il concetto di km 0, sono i punti in cui si innesta una filosofia del mangiar bene e sano, che oggi ha perduto di valore ma su cui Barbarano ha costruito il suo punto di forza. La zona anticamente era abitata da butteri, i cowboy di una volta, e cioè pastori a cavallo tipici della campagna romana, famosi per la genuinità della loro cucina. Oggi come ieri infatti, Barbarano è caratterizzato da una forte vocazione agricola e l’allevamento è praticato tradizionalmente allo stato brado o semibrado. Gli appezzamenti agricoli sono di modeste estensioni con coltivazioni di olivi, noccioli, vigneti, piccoli orti e frutteti. Nel centro storico del paese, sono due i punti di riferimento gastronomico: “La Pacchiona” e la “Locanda Rupestre”. I proprietari delle locande, orgogliosi delle proprie radici, sono i fedeli custodi dell’eredità culinaria del passato, e hanno creato con le loro prelibatezze un vero e proprio polo delle eccellenze culinarie. Insomma se volete assaggiare piatti unici della tradizione senza spendere un patrimonio siete nel posto giusto. Troverete materie prime di eccellenza e un ambiente familiare, rustico e senza fronzoli tipico delle antiche trattorie e delle cucine delle nostre nonne. Il menu comprende quasi solo prodotti fatti in casa, dalle paste fresche, salsicce, cinghiale, verdure e zuppe. Nel caso de “La Pacchiona” si possono gustare primi di pasta fatta in casa (ottime le fettuccine al tartufo o ragù) e ottima carne fresca di allevamenti locali cucinata al momento sulla brace in un grande camino antico nella sala principale. Carne di cinghiale, molto diffusa nella zona o salsiccia e bistecche. Oltre la carne tra i piatti protagonisti troviamo le gustose zuppe, che rappresentano il legame diretto con la tradizione delle antiche civiltà del luogo(i butteri) e che oggi sono al centro delle tavole gourmet. La specialità è l’Acquacotta, un misto di pane raffermo e verdure come la cicoria.
Il tocco in più che rende unico ogni piatto è l’olio extravergine d’oliva dei Colli Etruschi, prodotto nei frantoi di Blera, la cittadina viterbese confinante con Barbarano. Un olio limpido, verde con riflessi dorati, dalla bassa acidita’ (0,2 gradi) e ricco di polifenoli, antiossidanti naturali, che favoriscono la conservazione delle qualità organolettiche, raccomandato per arricchire, crudo o in cottura, piatti a base di carne, pesce e verdure. Il rinomato prodotto ha ottenuto riconoscimenti e premi a livello nazionale da associazioni di categoria e internazionale, come la conquista della corona come migliore olio al mondo ricevuta nel 2013. Un olio di altissima qualità.
“La Locanda Rupestre” rappresenta una particolarità poiché il patron della locanda, Mauro, è una sorta di cooperatore sociale che aiuta i ragazzi in difficoltà del luogo, inserendoli nel personale come cuochi o camerieri.
I prodotti vengono tutti da piccole cooperative a km 0 e da agricoltura biologica tutte realtà che Mauro conosce e verifica personalmente. Il segreto del successo di questa osteria sta proprio nella ricerca meticolosa di prodotti del territorio. Si va dal vino biodinamico (ottimo) ai formaggi bio alla pasta fatta in casa, formaggi tipici e all’occorrenza Mauro prepara piatti vegetariani. Grazie a clima e terreno favorevoli, la coltura della vite si è radicata nella Tuscia tanto da divenirne uno dei comparti di eccellenza. E difatti si possono gustare degli ottimi vini, soprattutto rossi che ben si accompagnano alla carne.
Da segnalare, inoltre, il pane fatto rigorosamente in casa e gli ottimi dolci, come le torte offerte a colazione. Il locale infatti funziona anche come ostello dove pernottare di notte. Il signor Mauro, il gestore è figura attiva nell’organizzazione di una serie di attività tese alla promozione turistica della zona nonché della gestione del museo naturalistico della Tuscia rupestre che organizza anche visite guidate. Il paesino infatti reca le tracce visibili del passaggio della civiltà etrusca, con una serie di attrattive naturali e paesaggistiche che lo rendono un luogo da visitare almeno una volta. Potete visitare il Parco regionale del Marturanum che, attraversato, porta ad incrociare lungo il cammino necropoli, ruderi, dighe, cunicoli, grotte, tombe, i naturali segni del passaggio della civiltà etrusca in queste zone. Per questo motivo viene chiamato anche “il Parco degli Etruschi. I sentieri nella roccia, circondati dalla lussureggiante vegetazione sono il passatempo ideale per gli amanti dell’escursionismo. Per i curiosi e appassionati della storia, Barbarano offre la possibilità di visitare i resti delle tombe etrusche. Da non perdere una visita alla già citata necropoli etrusca di San Giuliano, con le antiche strutture, sepolcri, abitazioni medievali e cavità suggestivamente avvolte dalla vegetazione. Tutta la zona è ricca di testimonianze del passato preistorico ed etrusco. Barbarano è un posto incantevole non solo per il mangiar bene ma anche per le sue naturali meraviglie che lo rendono ideale per escursioni, passeggiate e weekend fuori porta con famiglia e amici.
INFO UTILI
DISTANZA DA ROMA
70 KM CIRCA
COME ARRIVARE 
Per raggiungere Barbarano da Roma (circa 65 km) e da Viterbo (circa 30 km) percorrere la S.S. 2 Cassia fino al km 60 e seguire la segnaletica stradale.
DOVE DORMIRE 
CASA VACANZA BARBARANO – www.casavacanzabarbarano.it – Sig. Giuseppe
CARNE ALLA BRACE 
RISTORANTE LA PACCHIONA – www.lapacchiona.it 
di Donatella Carriera –  28 dicembre 2014  (Photo by Martina Biccheri)

Cinghiale alla brace
Cinghiale alla brace

Barbarano Romano
Barbarano Romano

Butteri al lavoro
Butteri al lavoro

 
 
 
Barbarano
Barbarano

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