FISCHIO D’INIZIO STASERA PER I CAMPIONATI EUROPEI DI CALCIO 2016. LE SQUADRE LE CONOSCETE GIÀ. MA SAPETE QUALI SONO I PIATTI TIPICI DI OGNI NAZIONALE? OVVIAMENTE QUELLI DA FARE AL BBQ, IL COMPAGNO IDEALE DI OGNI PARTITA.
Tutto è pronto. Fiato sospeso. Le squadre stanno per entrare in campo. Finalmente questa sera iniziano gli Europei di calcio 2016: dopo un’agguerrita fase di qualificazione, le migliori 24 nazionali si stanno per sfidare in 51 incontri. Che li vogliate seguire impoltronati alla Fantozzi, “familiare di Peroni gelata, tifo indiavolato e rutto libero” o che vi stiate organizzando con gli amici, c’è una cosa che non deve mancare. Prima, durante o dopo i match. È il barbecue, compagno ideale per un mese di buon calcio. Del resto lo slogan ufficiale del Campionato Europeo in Francia è “Le rendez-vous”: quale posto migliore per darsi “appuntamento” che davanti ad una griglia fumante? Lo conferma anche Weber : i clienti del leader mondiale del barbecue potranno trovare, in 350 punti vendita, dei libricini completi di calendari dei match e ricette finger food. Per accompagnare la partita con un piatto alla griglia, da sgranocchiare comodamente incollati alla tv. Insomma, fuoco acceso, fresca e abbondante carne di qualità e la compagnia di Braciamiancora, sono gli ingredienti perfetti per scoprire le ricette dei campioni. Come diceva l’intramontabile Bruno Pizzul: “Signori, è tutto molto bello”! Diamo il fischio d’inizio al nostro Campionato dei barbecue europei.
EUROPEI 2016: IL CAMPIONATO DEI BARBECUE – ITALIA
Gli Azzurri non hanno bisogno di presentazioni, né tanto meno la cucina italiana. La nazionale del barbecue tricolore ha una scuderia impressionante di talenti: porchetta e lampredotto a centro campo. Sulla fascia bombette pugliesi e porceddu sono la gioia di ogni intenditore. Spiedi invincibili in difesa. Ma la Regina incontrastata della gastronomia alla brace è lei: la fiorentina vero patrimonio della cucina italiana. Una fuoriclasse che tutti ci invidiano. Po-popopo-po-poooo-pooooo!
EUROPEI 2016: IL CAMPIONATO DEI BARBECUE – FRANCIA
Sempre più una squadra fisica con un festival di piedi buoni. Chissà cosa mangiano i “galletti” per tenersi in forma? I cugini d’oltralpe giocheranno in casa e sono tra i favoriti. Pure tra i fornelli. In Francia la cucina è arte ma non va identificata solo nei piatti dei grandi chef: in molti prodotti tipici carne e griglia la fanno da padrone. Il Cochon de lait Saint-Fortunat è un maialino arrosto farcito, l’Entrecôte marchand de vin un imbattibile controfiletto con riduzione al vino rosso, l’andouillette – salsiccia di fegato e stomaco di maiale – non può lasciare indifferenti. Ed abbiamo solo cominciato.
EUROPEI 2016: IL CAMPIONATO DEI BARBECUE – GERMANIA
Sono i campioni del mondo in carica e anche davanti alla griglia i tedeschi non se la passano male. Se la nazionale calcistica può contare su un reparto di trequartisti come Ozil, Mueller, Goetze e Draxler, la nazionale del barbecue teutonico conta lo Schweinshaxe, cioè il delizioso stinco di maiale, le polpette amburghesi, una selezione infinita di wurstel di qualità e salumi cotti. Da abbinare alle ottime birre bavaresi. Vale la pena scommetterci qualcosa.
EUROPEI 2016: IL CAMPIONATO DEI BARBECUE – SPAGNA
Una serie di nomi che si commenta da sé, l’istinto “omicida” di Morata e le ultime tre Champions che parlano spagnolo: la Roja è pronta a tornare a dettar legge. Non solo nel rettangolo di gioco ma anche sulla tavola. Il sublime prosciutto Patanegra alla brace, tanta carne e pesce a la plancha, le lumachine a la llauna. E poi il re incontrastato della brace gourmet: Etxebarri. Se c’è qualcuno che compete con l’Italia, a livello di grigliate, la Spagna è sicuramente ai primi posti.
EUROPEI 2016: IL CAMPIONATO DEI BARBECUE – BELGIO
Il Belgio potrebbe essere una sorpresa di questi Europei: si è confermato in queste due stagioni, salendo in vetta alla classifica e plasmando talenti. Se però la vogliamo mettere a livello di barbecue la situazione non è altrettanto rosea. Carne ce n’è e di ottima qualità, in particolare selvaggina, bue (il choeles, pancreas e frattaglie di bue cotto con birra, cipolle e strutto), il maiale e il coniglio. Ma la griglia non è certo la loro arma preferita. Molto meglio le cotture lente nella deliziosa birra belga.
EUROPEI 2016: IL CAMPIONATO DEI BARBECUE – INGHILTERRA
A leggere i nomi, quest’anno l’Inghilterra è più forte che mai. La golden generation è finita ma le nuove leve sono pazzesche, a partire da Rashford, il più giovane di Euro 2016. Lo stesso si può dire della cucina britannica. Con buona pace del tradizionale arrosto della domenica, del fish and chips e del temibile pudding, sono ormai state integrate ricette ed influenze global. Se da noi sono viste come un tradimento, non c’è niente di male a correggere la misera cucina d’oltremanica. Perchè, come diceva il comico Daniele Luttazzi «in Inghilterra il cannibalismo venne praticato fino a duemila anni fa. Quella fu anche l’ultima volta che in Inghilterra si trovò qualcosa di buono da mangiare». Ecco allora che oggi, sulle rive del Tamigi potrete assaggiare qualsiasi carne cotta alla griglia, proveniente da ogni lontano lembo di terra. E se proprio volete qualcosa di british orientatevi sulle ottime bangers and mash, salsicce e puré di patate, tenendo a mente che molti pub e ristoranti offrono salsicce di cinghiale. Immancabile la gravy sauce, riduzione di brodo di carne e verdure, da versare sul piatto.
EUROPEI 2016: IL CAMPIONATO DEI BARBECUE – PORTOGALLO
Va bene, c’hanno Cristiano Ronaldo e poi? E poi il Bacalhau assado, il baccalà al barbecue, indiscusso protagonista della tavola portoghese. E poi tanto altro pesce fresco alla brace. E poi L’ Espetada de carne de vaca, a base di succulenti spiedini di carne di manzo, tipici dell’isola di Madeira. E poi il Frango no churrasco: un saporito polletto alla brace. E poi la carne dei maiali dell’Alentejo: tipicamente stufata insieme alle vongole. Continuo?
EUROPEI 2016: IL CAMPIONATO DEI BARBECUE – ALBANIA
Tremate, le aquile sono arrivate. L’Albania di De Biasi esordisce quest’anno agli Europei. Berisha, il portiere della Lazio, non vede l’ora. E noi non vediamo l’ora di tornare ad assaggiare l’incommensurabile agnello di Karaburun arrostito allo spiedo, il delizioso kukurec, cugino del torcinello nostrano, il pasterma, le tavle balte. Non sapete di cosa stiamo parlando? Allora dovete assolutamente farvi un giro qui.
EUROPEI 2016: IL CAMPIONATO DEI BARBECUE – GALLES
Un’altra cenerentola calcistica che celebra la sua prima convocazione agli europei è il Galles. Ma per quanto riguarda la carne ed il barbecue questa regione del Regno Unito non ha niente da invidiare a nessuno. Soprattutto per quanto riguarda la carne ovina e bovina. Se hai cura dell’ambiente, questo saprà ripagarti nella giusta maniera: è il segreto di secoli di pratiche agricole sostenibili che hanno reso oggi il Galles uno dei principali paesi produttori di agnello e manzo di alta qualità. Le aziende agricole a conduzione familiare hanno contribuito a preservare questo paesaggio unico per generazioni; uno dei motivi per cui il Welsh Lamb e il Welsh Beef hanno ottenuto il marchio di Indicazione Geografica Protetta (IGP) dalla Commissione Europea. Da provare subito al barbecue!
EUROPEI 2016: IL CAMPIONATO DEI BARBECUE – AUSTRIA
La nazionale austriaca ha partecipato agli europei nel 2008 ma non per meriti sportivi. Era nazione ospitante assieme alla Svizzera: nei cinquant’anni precedenti non si era mai qualificata. Stavolta invece ci arriva alla grande, dopo un girone impressionante. E va alla grande anche la cucina austriaca, una delle più importanti del continente. In essa si trovano tutte le influenze di quell’Impero che dominò su mezza Europa, da quelle più tipicamente austriache a quelle boeme, mediterranee, ebraiche ed ungheresi. La carne fa la parte del leone, tanto che la lingua prevede oltre 40 ingegnosi termini per definire tagli e preparazioni carnivore. L’imperatore è il goulash, uno spezzatino di manzo a base di cipolla, paprika e patate, poi la costata di manzo zwiebelrostbraten e l’arrosto di maiale schweinsbraten. Nelle gasthaus abbondano anche le carni bianche, come il pollo impanato e fritto backhendl o cucinato con la paprika come il paprikahenderl, e la cacciagione.
EUROPEI 2016: IL CAMPIONATO DEI BARBECUE – CROAZIA
La nazionale croata è giovanissima. È nata nel 1991, con l’indipendenza della Jugoslavia. Nonostante questo nell’ultimo ventennio si è distinta come una delle potenze calcistiche mondiali. La cucina alla brace croata ha invece una storia molto più antica e ricca di influenze – mediterranee, asburgiche, mediorientali. Ed è anch’essa piena di talenti. Come ovviamente i ćevapčići, tipici di tutta la penisola balcanica: polpettine cilindriche di carne trita di manzo, maiale e agnello, condita con sale e spezie. Cotti al barbecue, sulla griglia o alla piastra e accompagnati da cipolla tagliata ad anelli e salsa ajvar, a base di peperoni rossi macinati e spezie. Sulla brace finisce anche il Peka janjetina. Anzi sotto la brace. Si tratta di carne d’agnello cotto in una piastra con coperchio posizionata esattamente sotto la cenere. Da provare anche la saran u rasljama: carpa allo spiedo o sulla brace. E fra le carni, speciali quella dell’agnello di Cres: particolarmente saporita grazie alle erbe aromatiche di cui si nutre l’animale.
EUROPEI 2016: IL CAMPIONATO DEI BARBECUE – IRLANDA E IRLANDA DEL NORD
Irlanda e Irlanda del Nord sono due mondi differenti, e non solo calcisticamente. Ma a livello di gastronomia sono la stessa cosa. Un’ottima idea, ad esempio, è affrontare un pasto in un pub, accompagnandolo con dell’ottima stout. Per chi ama il manzo non c’è che l’imbarazzo della scelta. Dalle Steak con burro e prezzemolo ai Roastbeef, alla superba Spiced Beef, manzo speziato con cannella, pepe della Giamaica, chiodi di garofano e permeato di zucchero e sale, cotto nel forno a bagnomaria, scuro come il cioccolato. L’agnello o il montone vengono spesso stufati. Infine, la testa del maiale bollita e cotta alla brace farà gioire i griller più coraggiosi.
EUROPEI 2016: IL CAMPIONATO DEI BARBECUE – ISLANDA
Anche per l’Islanda questo sarà il primo torneo internazionale. Nel 2012 erano 131esimi nel ranking FIFA delle squadre più forti al mondo. Oggi sono 35esimi, davanti a squadre solitamente più quotate. Come ci è arrivata l’Islanda agli Europei? Studiando tanto, allenandosi duramente e sicuramente con molto sforzo e determinazione. Lo stesso che serve per mangiare i piatti tipici locali. Uno su tutti? Lo squalo putrefatto. Per superare l’odore nauseabondo di ammoniaca che sprigiona, viene accompagnato da parecchi bicchierini di potentissima acquavite islandese, chiamata la “morte nera”. Non molto invitante, vero? Ma non disperate: oltre allo squalo e alle teste di pecora alla brace si può trovare il delizioso ”abbacchietto” islandese ed ottimo pesce affumicato e alla griglia. Infine gli islandesi non disdegnano il Lundi (pulcinella di mare) affumicato o alla brace, le bistecche di balena e la carne di foca.
EUROPEI 2016: IL CAMPIONATO DEI BARBECUE – REPUBBLICA CECA
Petr Cech e Tomas Rosicky sono le due stelle della nazionale ceca. Entrambi giocano nell’Arsenal, protagonisti di una stagione di alto livello a lungo in lotta per il titolo in Premier League. Ma i veri fuoriclasse sono Veproknedlozelo e Pecena Kachna. Mai sentiti? In che squadra militano? Nella nazionale della cucina boema, of course. Veproknedlozelo è la forma abbreviata di veprova, knedliky a zeli che sta per maiale, canederli e crauti: è il tipico piatto ceco, molto grasso e pesante ma decisamente saporito. Pecena Kachna è l’anatra arrosto, spesso accompagnata da gnocchetti di pancetta affumicata e crauti rossi.
EUROPEI 2016: IL CAMPIONATO DEI BARBECUE – ROMANIA
Il punto forte della rosa rumena – e l’allenatore ci punta il tutto per tutto – è la difesa. Ma da centrocampo in su è un deserto, per esperienza e per talento. Gli unici due giocatori davvero irrinunciabili giocano in Italia ma forse nemmeno li conoscete. Molti conosceranno invece le carni rumene, visto che stanno entrando sempre più nel mercato italiano. Salumi affumicati in testa. Da “braciare” sono ottimi i Mici: polpette di carne di vacca alla griglia con aglio, pepe nero e timo. Buonissimi anche l’agnello al forno o il capretto alla brace con vino. Nella Dobrogea, regione bagnata dal Danubio e dal Mar Nero, il piatto forte è ovviamente il pesce, preparato in svariati modi: siluro alla griglia o rombo con salsa di pomodoro e aglio.
EUROPEI 2016: IL CAMPIONATO DEI BARBECUE – RUSSIA
Nel complesso la nazionale russa resta una squadra modesta, senza top player. Ma non si può dire lo stesso dei suoi barbecue: una particolarità della cucina tradizionale è che quasi sempre il cibo veniva preparato nel forno a legna, quindi la cottura alla brace o in cartoccio è molto usata. Sono assolutamente da provare gli shashlik, spiedini di carne ovina, di agnello o montone, ben marinati e cotti sulla brace. Il giorno di Pasqua, nella religione ortodossa, si festeggia con moltissimi piatti sostanziosi e a base di carne e formaggi perchè la dieta di Quaresima è davvero rigida. Da godersi il maiale in crosta. Carne di suino marinata e a doppia cottura, prima da sola, poi avvolta nella pasta.
EUROPEI 2016: IL CAMPIONATO DEI BARBECUE – SLOVACCHIA
Nel mondiale 2010 ha eliminato l’Italia nella prima fase e questo ci è rimasto un po’ sul gozzo. Può risultare altrettanto pesante – ma decisamente più gustoso – il Sviečková na smotane: si tratta di lombo di maiale arrosto con senape e salsa a base di panna. Dominano la cucina carnivora selvaggina e specialità suine. Per chi vuole stare più leggero, è da provare il Pstruh na rasci a zemiaky, cioè trota al forno con cumino e contorno di patate.
EUROPEI 2016: IL CAMPIONATO DEI BARBECUE – SVEZIA
Se dici Svezia non puoi non parlare di Zlatan Ibrahimovic. Le statistiche sono davvero mostruose per il bomber del nuovo millennio. Altrettanto impressionante è la qualità della gastronomia scandinava, che sta vivendo un nuovo rinascimento. La carne viene utilizzata molto meno rispetto al pesce: per cambiare potreste assaggiare quella di alce o di renna, magri accompagnata da marmellata di mirtilli rossi. Cotta come? Ma sul bbq, è chiaro. In Svezia ne vanno matti: se ne trovano persino negli spazi comuni dei condomini e, con la bella stagione, scatta la “barbecue mania”.
EUROPEI 2016: IL CAMPIONATO DEI BARBECUE – TURCHIA
La Turchia ha una squadra molto talentuosa che però fa fatica a giocar bene: i suoi migliori giocatori hanno disputato una stagione di alti e bassi. Tutt’altra storia per quanto riguarda la cucina turca: il barbecue e la brace sono di altissima qualità. Prima di tutti l’ormai arcinoto kebap, che al di là del Bosforo è una vera delizia del palato – altrochè fast food. E poi i kofta, le polpetta mediorientali, cotte rigorosamente sulla brace. Ciò che le rende speciali è che si tratta di un mix di carne: agnello, coscia e grasso di manzo, punta di petto e vitello. E poi il baharatlı tavuk, succulento pollo alla brace. Se ne volete sapere di più, ne abbiamo parlato meglio qui.
EUROPEI 2016: IL CAMPIONATO DEI BARBECUE – SVIZZERA
La Svizzera non vince da novembre ed ultimamente ha fatto un po’ pena, ma arriva agli Europei con una grande squadra. Si difende e cercherà di arrivare ai quarti. Anche a tavola la situazione è simile. La cucina svizzera è un insieme delle diverse culture locali e varia da cantone a cantone. L’unica ricetta al barbecue davvero degna di nota sono i tradizionali spiedini di fegato (di vitello o maiale), avvolti in pancetta e cotti in padella o alla griglia. Perdendo un po’ del caratteristico gusto amarognolo del fegato, i piccoli bocconi restano morbidi e acquistano croccantezza e sapore grazie al grasso rilasciato dalla pancetta e alle profumate foglie di salvia che contribuiscono a smorzarne l’aroma.
EUROPEI 2016: IL CAMPIONATO DEI BARBECUE – UNGHERIA
La nazionale di calcio ungherese negli anni Quaranta e Cinquanta era considerata la migliore d’Europa e forse del mondo. Una generazione di giocatori pazzeschi con abilità tecniche che fino ad allora non si erano mai viste: un calcio rivoluzionario per l’epoca. La nazionale che arriva a questi Europei, invece, è una delle più scarse in circolazione. Cos’è successo in questi sessant’anni? Forse i calciatori ungheresi si sono solo stufati. Così come le loro carni, capolista il gulasch, il piatto magiaro più rinomato al mondo: un corposo spezzatino di manzo con un robusto sugo alla paprica. Sempre stufati: il gulasch di Szeged (a base di spalla di maiale), il manzo stufato, il tokany o al rakott krumpli, a base di salsiccia affumicata ungherese piccante. Tanta carne ma poca brace. Peccato.
EUROPEI 2016: IL CAMPIONATO DEI BARBECUE – UCRAINA
Seconda apparizione europea per i gialloblu. Occhi puntati sui due fuoriclasse Konoplyanka e Shakhov. Ma per la nazionale dei barbecue su chi puntare? Nota come il “paniere d’Europa”, l’Ucraina ha una cucina povera, ipercalorica e ricca di carboidrati. La maggior parte delle ricette è composta da frumento. Tanto vale mettere del pane sulla griglia, tostarlo al punto giusto e ricoprirlo di Salo, una prelibatezza poco nota: un lardo, talmente amato dagli ucraini da essersi meritato canzoni e poesie. Se ne trova in diverse versioni, da quello spalmabile all’aglio e sale, a quello dolce al cioccolato.
Di Silvia Strada 10/06/2016
LEGGI ANCHE 5 MOTIVI (PIÙ UNO) PER CUCINARE AL BARBECUE CON COPERCHIO CHIUSO
LEGGI ANCHE I BARBECUE PIÙ STRANI DEL MONDO (SUI QUALI PUOI COMUNQUE CUOCERE UNA BISTECCA)