LA VITAMINA B12 È INDISPENSABILE AL CORRETTO FUNZIONAMENTO DELL’ORGANISMO E SI TROVA SOLO IN PRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE. CHI SEGUE UNA DIETA VEGANA DEVE ASSUMERLA CON INTEGRATORI APPOSITI. IL RESTO È FUFFA. SFATIAMO MITI E LEGGENDE SU QUESTA VITAMINA
Seguiteci perché questa volta per affrontare un argomento attuale partiamo da lontano e lo facciamo in modo singolare come quasi mai ci capita. Se c’è un uomo che ha cambiato l’Europa, questo senza dubbio è Hégésippe Simon. Democratico ante-litteram, politico di pedigree, statista visionario che la storia ha però dimenticato. Naturale: non è mai esistito. L’“affaire Hégésippe” esplose nella Francia del 1913, quando un certo Paul Birault, tipografo e poeta surrealista, inviò a più di cento politici una richiesta di fondi per “erigere un monumento che salverà dall’oblio la memoria del Precursore”, e “celebrare il centenario di quell’educatore alla democrazia”. La vicenda divenne stupendamente grottesca, con i politici dell’epoca che scatenarono una gara fra loro per dimostrare di essere i migliori amici del fantomatico personaggio. Paul Birault era sicuro che nessuno si sarebbe mai curato di cercare altre informazioni. Come volevasi dimostrare: burla riuscita. Accanto ad Hégésippe spiccano un inesistente antenato – l’uomo di Piltdown –, le false teste di Modigliani, scolpite invece da studenti burloni di Livorno, fino ad arrivare alle bufale internettiane contemporanee, ben rappresentate dalle nostre preferite: le supercazzole vegane. Sulla povera vitamina B12, ad esempio, è stato detto di tutto e di più. Nel favoloso mondo di Crueltyfree, cè chi sostiene che tale vitamina non esista, chi assicura che è perfettamente inutile, chi giura che basti non lavare le verdure per poterla assumere. C’è persino chi tenta di insinuare che non sia contenuta naturalmente nella carne ma venga fatta ingollare agli animali attraverso integratori. Facciamo un po’ di luce e sfatiamo alcune leggende metropolitane. Vitamina B12: tutto quello che dovete sapere, spiegato facile.
VITAMINA B12: CHE COS’È
La cobalamina, più conosciuta come vitamina B12, venne isolata in seguito a una serie di ricerche su un tipo di anemia detta “perniciosa”. Nel 1926 si scoprì che nel fegato vi è un fattore capace di curare questa patologia. La struttura della vitamina B12 fu chiarita solo nel 1956. Si tratta dell’unico composto biologico che contiene cobalto (da qui il nome cobalamina), un elemento chimico indispensabile alla dieta di tutti i mammiferi. La vitamina B12 viene prodotta da batteri e si trova in quantità significative solo nei prodotti di origine animale. Le principali fonti di vitamina B12 sono il fegato, le uova, il pesce azzurro, il polipo, le cozze, le vongole, le ostriche, il granchio e i latticini. Tra le carni, sono particolarmente ricche di cobalamina l’anatra, il manzo, il coniglio e l’agnello. La dose sufficiente per un adulto in forma è di 2 mg al giorno, (che può aumentare per le donne incinta). Per soddisfare questo fabbisogno non bisogna certo strafogarsi. Bastano poco meno di 100 g di carne di manzo al giorno (100 g contengono 2,78mg di cobalamina). La B12 viene inoltre immagazzinata nel fegato, che la utilizza nei momenti di bisogno. Poiché il calore tende a degradare la vitamina, la modalità di cottura dei cibi è determinante per stabilire la quantità di B12 che arriva integra nel nostro piatto. Carne al sangue, stasera?
VITAMINA B12: SI TROVA SOLO NEI PRODOTTI ANIMALI
Il dottor Giuliano Parpaglioni, biologo nutrizionista e collaboratore di Medbunker, un sito che si occupa di smascherare le bufale medico-scientifiche, ha scritto a proposito: “La realtà dei fatti è che non esiste una fonte alimentare vegetale affidabile di B12 in Italia e in generale in Europa. Esistono prodotti vegetali fortificati o prodotti con determinati microorganismi che contengono adeguate quantità di B12 e che quindi evitano l’integrazione alle persone che ne fanno uso, ma non sono presenti nel mercato italiano”. Ma le bufale, oltre alle zampe lunghe, hanno anche le corna dure. C’è chi continua a sostenere che alcune alghe, come la spirulina, siano fonti di B12. In realtà producono un composto inattivo e non assimilabile dall’uomo,. Anche il tempeh, un prodotto di soia fermentata, è erroneamente indicato come fonte affidabile di B12.
VITAMINA B12: BASTA LAVARE GLI ORTAGGI? O È GIÀ DENTRO DI NOI?
Siccome alcuni vegani intransigenti sostengono che la loro alimentazione sia la sola indicata per l’uomo, hanno diffuso molte bufale e falsi scientifici pur di non ammettere l’innaturalità di una dieta che obbliga ad assumere integratori. Molto in voga sono quella che sostiene l’inutilità di integrare la B12 poiché già presente nell’intestino e quella che assicura che basti non lavare frutta e verdura. Susanna Bramante, agronomo, divulgatrice scientifica e biotecnologo, cura GenBioAgroNutrition, un blog “a sostegno dell’Agroalimentare Italiano, della Dieta Mediterranea e della Ricerca Biomedica, contro la disinformazione pseudoscientifica“. Riguardo alla B12 spiega: “E’ vero che nell’intestino umano esistono batteri che sintetizzano cobalamina, ma sono situati in zone dove l’assorbimento di quest’ultima è molto scarso e quindi avviene in quantità insufficienti a coprire le esigenze del nostro organismo. Inoltre il nostro sistema immunitario, diversamente dalle scimmie che mangiano senza problemi frutta sporca di terra, avrebbe serie difficoltà se introducessimo ortaggi e frutti non lavati adeguatamente”.
VITAMINA B12. INTEGRATORI
Un’altra leggenda vuole che la carne non contenga naturalmente vitamina B12, ma che venga aggiunta nei mangimi: ecco che anche gli onnivori devono assumere integratori. “Niente di più falso”, spiega Bramante. “Per tutti i ruminanti poligastrici, quindi bovini, ovini, caprini e bufalini non c’è assolutamente bisogno di integrare i mangimi con vitamina B12 e con tutte le altre vitamine del gruppo B, in quanto la sintesi batterica che avviene nel loro complesso sistema digestivo ne permette lo sviluppo nel rumine in grandi quantità. Per questo la carne ed il latte che ne derivano, ne sono naturalmente ricchi”. Inoltre i ruminanti assumono vitamina B12 anche attraverso il consumo di foraggi carichi di microrganismi che la sintetizzano. Anche suini e ucceli, prendono la vitamina B12 “dalla carica batterica “buona”, tipica dell’ambiente in cui vivono, arricchendo le loro carni e uova di questa fondamentale vitamina”.
VITAMINA B12: BAMBINI E ALLATTAMENTO
Diversi studi mostrano quanto sia indispensabile per l’equilibrio nervoso, per l’umore, per il funzionamento delle cellule del sistema emopoietico, per un corretto sviluppo cognitivo e psico-attitudinale, soprattutto durante l’infanzia e adolescenza. A fine giugno 2016 una bambina di neppure tre anni è stata ricoverata in rianimazione all’ospedale Gaslini di Genova per malnutrizione a causa della dieta “rigidamente vegana” decisa dalla madre. Alberto Ferrando, presidente dei medici pediatri liguri è intervenuto, spiegando: “La dieta vegana non è incompatibile con la crescita del bambino, ma deve essere accompagnata da un’attenzione particolare e costante per evitare carenze di sostanze fondamentali per la crescita e per la stessa vita”. Un anno prima, stessa storia a Pisa. Il professor Giovanni Federico, docente di pediatria presso l’Università di Pisa ha spiegato: “Il bambino presentava un grave deficit di vitamina B12 oltre a carenze di vitamina D. Era allattato ancora esclusivamente al seno, con ritardo sullo svezzamento, e anche la madre presentava i suoi stessi deficit”. Il problema, spiegano i medici, è che anche la donna aveva carenze nutrizionali – per un’errata scelta degli alimenti vegani, in sé non dannosi se ben bilanciati – e una forte carenza di vitamina B12 che ha trasmesso con il latte al figlio.
Non fatevi infinocchiare dai Paul Birault vegani: la B12 non è come Hégésippe Simon. Esiste, e ora la conoscete.
Di Enrico Cicchetti 8/7/2016