LA PRODUZIONE E IL CONSUMO DI CARNE HANNO UN IMPATTO MENO NEGATIVO DI QUANTO SI PENSI SULL’AMBIENTE. A CONFERMARE CHE LA CARNE E’ SOSTENIBILE LA CLESSIDRA AMBIENTALE
Ci sediamo a tavola e – sì, lo facciamo tutti ma con livelli diversi di preoccupazione – ci chiediamo quali conseguenze quella pietanza avrà sulla nostra salute e ,soprattutto, sulla nostra silhouette. Ma in quanti si chiedono quale impatto abbia la produzione di quell’alimento sull’ecosistema? Forse nessuno. Ma per fortuna c’è chi una risposta a questo interrogativo la fornisce ugualmente. Sono i produttori di carne fautori del progetto Carni Sostenibili. A raccontarci il costo ecologico della produzione di carne, pesce, frutta e verdura è la clessidra ambientale.
LA CARNE E’ SOSTENIBILE, PAROLA D’ORDINE: EQUILIBRIO
Voci – ostili al consumo di carne – puntano il dito contro la produzione di questo alimento; sostengono che l’allevamento e il consumo di carne incidano negativamente sull’ambiente, più di qualsiasi altro prodotto. Come in tutte le cose, quello che davvero fa la differenza è l’equilibro. Una dieta equilibrata fa bene non solo alla nostra salute ma anche a quella del Pianeta. In un regime alimentare bilanciato la quantità di CO2 emessa per produrre la quantità di carne che dovremmo assumere nell’arco di una settimana è equiparabile a quella emessa per produrre le porzioni di frutta e verdura consigliate.
LA CARNE E’ SOSTENIBILE: DALLA PIRAMIDE ALIMENTARE…
Conosciamo l’immagine della piramide alimentare che raffigura la dieta Mediterranea e mostra gli stili di vita da adottare e la corretta frequenza di consumo degli alimenti per mantenere un corretto equilibrio nutrizionale. Il modello suggerisce un elevato apporto di verdura, legumi, frutta, cereali; un moderato consumo di pesce, latticini e carne e occasionale di dolci. Accanto all’immagine della piramide alimentare si pone quella della clessidra ambientale: rappresenta l’impatto ambientale degli alimenti in rapporto al loro consumo nella dieta Mediterranea.
L’associazione “Carni sostenibili” precisa che valutare l’impatto ambientale per kg è errato. Bisogna, infatti, considerare il diverso apporto nutritivo del cibo e il consumo in proporzione agli altri alimenti, nel contesto di una dieta equilibrata. La clessidra alimentare si ottiene dalla moltiplicazione dell’impatto ambientale degli alimenti (il Carbon Footprint, “impronta di carbonio”, l’emissione di gas attribuibile ad un prodotto) per le quantità settimanali suggerite dalle linee guida dell’ Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione.
ALLA CLESSIDRA AMBIENTALE: LA CARNE E’ SOSTENIBILE
L’impatto ambientale di una persona che si alimenti secondo le indicazioni del modello della Dieta Mediterranea assomiglia a una clessidra, dove l’impatto delle proteine animali è pari a un valore di 6.7 e quello di frutta e ortaggi a 6.0. La carne, dunque, sembra avere un maggiore impatto rispetto agli altri alimenti. Però in proporzione alle quantità suggerite da una dieta equilibrata, vengono consumate quantità minori di carne rispetto a quantità maggiori di frutta e verdura quindi l’impatto finisce per essere equivalente.
Lo studio di Carni Sostenibili non vuole certo convincere gli adepti della filosofia veg a consumare derivati animali. Punta, semmai, a rassicurare i carnivori che il consumo moderato di carne non compromette la salute dell’ambiente. Consumare carne nelle quantità consigliate da un modello alimentare equilibrato può essere sostenibile per la salute e per l’ambiente: le emissioni sarebbero sostanzialmente equivalenti a quelle prodotte dagli altri alimenti.
Niente sensi di colpa per i carnivori preoccupati per la salute della Terra. La piramide alimentare e la clessidra ambientale aiuteranno le buone forchette a stare bene e a far stare bene il Pianeta.
di Ivana Figuccio 10/08/2016