DARIO CECCHINI MITO O BLUFF? E’ IL MACELLAIO PIU’ FAMOSO D’ITALIA, IDOLATRATO DA MEZZO MONDO E IL SUO RISTORANTE DOVE SI MANGIA CARNE SPAGNOLA E’ LA MECCA DEI CARNIVORI DI OGNI LATITUDINE MA DARIO CECCHINI E’ DAVVERO UN MITO?
La domanda la spariamo subito senza mezzi termini: ma Dario Cecchini è un mito o un bluff? Boooom! che botto. Già percepisco il salto sulla sedia che avete appena fatto. Chi osa dubitare del mito Cecchini? Sarà che le domande facili a noi non sono mai piaciute e quindi ci stuzzica l’idea di mettere del pepe in quelle che sembrerebbero certezze granitiche. Perché, badate bene, nelle righe che seguono non spareremo giudizi né tantomeno emetteremo sentenze. No, no, stavolta no. Ci faremo delle domande e soffieremo sul dubbio per alimentarlo. Ci sono giorni in cui le certezze ci annoiano come un bollito e i dubbi ci rendono vivaci come la brace. Oggi è una di quelle giornate.
DARIO CECCHINI MITO O BLUFF? WIKEPEDIA LO CELEBRA
Quanti macellai italiani sono in grado di avere una pagina in inglese su Wikipedia? Ecco, qui la risposta è semplice semplice: nessuno. Nessuno perché di Cecchini ce n’è uno e il divario tra lui e il resto del mondo è infinito. D’altronde Cecchini è un mix esplosivo di tradizione e originalità, il tutto in salsa toscana. Insomma, tanta roba.
A questi ingredienti va aggiunta la sua vocazione anti sistema. Lui, che ama definirsi macellaio artigiano, da anni oramai lancia i suoi strali contro la grande distribuzione, i supermercati e l’industria alimentare. Una filosofia che ha contribuito a costruire il suo personaggio, genuino, popolare ma per nulla improvvisato. La sua immagine – che poi è la sua fortuna – appare a volte ciò che di più lontano possa esserci dalla improvvisazione. E a volte ciò che è studiato troppo perde di sincerità. Ma questo alla gente frega poco. Cecchini piace proprio perché ha quelle caratteristiche. Lui lo sa e le alimenta per bene. D’altronde Cecchini sa che vende anche emozioni e sensazioni. Non solo bistecche.
DARIO CECCHINI MITO O BLUFF? ARTIGIANO COMBATTENTE
Che Dario Cecchini sia un ottimo macellaio non ci sono dubbi. Che sia un ottimo frontman nemmeno. E’ anche un ottimo attore. Anzi, se si mettesse di fronte ad una macchina da presa sarebbe molto meglio di tanti cani che recitano per mestiere. A nostro avviso sarebbe pure un ottimo politico, con la chiacchiera che si ritrova potrebbe benissimo sedere sulla poltrona di Porta a Porta accanto a Renzi.
DARIO CECCHINI MITO O BLUFF? CAMICE TRICOLORE MA CARNE SPAGNOLA
I grandi personaggi hanno grandi pregi ma spesso anche grandi difetti. Non spetta a noi dire se il fatto che Cecchini lavori carne spagnola sia un pregio o una macchia nella sua ultra quarantennale carriera. E non basta il fatto che indossi sempre il camice tricolore per farne un portabandiera dello stile e della tradizione italica. Lui è un portabandiera dello suo stile, non di un nazione. Può essere portabandiera dei macellai che onorano e rispettano gli animali o di coloro che hanno la tradizione del sangue. D’accordo la carne spagnola che Cecchini seleziona personalmente è molto buona, d’accordo Cecchini rivendica il primato dell’artigiano-macellaio nella selezione del prodotto piuttosto che il primato del prodotto sull’artigiano e nessuno mette in dubbio che al suo ristorante si mangi bene e si esca soddisfatti. Però qualcosa a noi non ci torna…
DARIO CECCHINI MITO O BLUFF? E SE FOSSE SEMPLICEMENTE UN GRANDE PERSONAGGIO MEDIATICO?
La domanda che ci facciamo è una e una sola: ma possibile che non ci sia stato nessun allevatore italiano in grado di fargli cambiare idea? Nessuna razza italiana è paragonabile alle spagnole? Che il macellaio più famoso d’Italia utilizzi e venda principalmente carne proveniente dalla Catalogna potrebbe essere vista come la sconfitta del Made in Italy (Sul suo sito si legge “Il mio manzo e il mio maiale non hanno razze particolari e sono allevati in Catalogna, Spagna, da persone di cui ho estrema fiducia da piu di 20 anni. Qualche volta il manzo è Chianino e viene dalla Famiglia Manetti della splendida Fattoria di Fontodi a Panzano in Chianti“). Una scelta che fa vincere il macellaio-artigiano Cecchini ma fa perdere l’immagine della carne del nostro paese.
Che poi, sia chiara una cosa, Cecchini è un privato e da privato sceglie i prodotti che lui ritiene più opportuni per la sua attività. Nessuno può obbligarlo a scegliere Fassona, Podolica, Romagnola o Marchigiana. Però, l’aspetto che stona in tutta la sua vicenda è che Cecchini, toscano doc e che della toscanità ha fatto la sua cifra stilistica, venga dipinto come portabandiera della bistecca Fiorentina quando nel suo ristorante il manzo chianino è la comparsa e non l’attore principale ( la vera bistecca Fiorentina proviene dalla Chianina e non da bestie spagnole clikkate qui per saperne di più ). Da qui il dubbio: mito o bluff? O semplicemente solo un grande personaggio mediatico molto abile quando indossa il camice del macellaio? A voi la risposta.
di Michele Ruschioni 27 ottobre 2016