DIECI COSE DA SAPERE SULLA CARNE: ECCO I DIECI COMANDAMENTI DEL CARNIVORO UTILI DA CONOSCERE PER COMPRARE – E MANGIARE – SEMPRE CARNE DI PRIMA QUALITA’
Siamo sotto attacco. Inutile negarlo. “Dagli al carnivoro” sembra essere il grido di guerra con il quale si sta attaccando il consumatore di carne. Ora l’Oms, l’organizzazione Mondiale della Sanità, ora i Vegani, sempre più ostili. Siamo quasi certi che da qui a qualche mese usciranno fuori nuove bordate contro gli onnivori. Per resistere a questo vento che ci soffia contro abbiamo solo una strada, quella che conduce alla conoscenza e alla presa di coscienza. Dobbiamo essere informati, dobbiamo diventare consumatori preparati e responsabili. Altrimenti soccomberemo. Articoli come questi servono a farci crescere: sono un elenco di cose da sapere, vanno stampati e attaccati accanto al frigo. Stampatene una copia e regalatela al vostro macellaio di fiducia. Ci sono dieci cose da sapere sulla carne, informazioni che il consumatore di bistecche deve iniziare a far proprie. Dobbiamo imparare a leggere le etichette, iniziare ad informarci e cominciare a far domande al macellaio quando andiamo a fare la spesa. Anche a costo di sembrare dei clienti rompiscatole. Ma state certi che se impariamo a fare certe domande ed entriamo in questa forma mentis si alzerà automaticamente il livello qualitativo dei prodotti.
CONOSCERE LA RAZZA
Chianina? Marchigiana? Incrocio di razze autoctone? Angus? E’ bene informarsi sempre su che razza stiamo acquistando. Questo perchè siamo arrivati al punto che qualunque T-bone che superi il kilo può essere spacciata per Fiorentina. Non esiste di partenza una razza migliore di un’altra, ma la Chianina ha delle caratteristiche mentre un Angus scozzese ne ha altre. La confusione crea disinformazione.
ETA’ DEL BOVINO
Sapere che età aveva il bovino quando è stato macellato è fondamentale. Nel ciclo di vita di un manzo quattro mesi in più possono influire non poco sulla qualità della carne che andremo a mangiare. Quindi mai accontentarsi di una generica dicitura.
CARNE FRESCA O CONGELATA
La carne dopo la frollatura e’ stata consegnata direttamente senza essere congelata o e’ arrivata sul banco del macellaio mantenendo la catena del freddo tra 0 e 3 gradi? Chiariamo una cosa: non c’e’ niente di male a congelare la carne ma almeno abbiamo informazioni più dettagliate.
DURATA DELLA FROLLATURA
Conosciamo gli anni di invecchiamento dei vini, sappiamo quanto stagiona un formaggio è giusto sapere quanto una carne è stata frollata. Ricordate che l’optimum si ha tra i 30 e i 60 giorni di frollatura. Una frollatura lunga migliora la qualita’ della carne, la qualita’ richiede tempo e il tempo costa. Ecco perche’ la carne low cost viene frollata per un periodo ridotto ed è meno tenera. Insomma scopriamo l’acqua calda: la qualita’ fa a cazzotti con la fretta. Quindi chiedete sempre i tempi di frollatura.
CARNE ITALIANA O CARNE ESTERA
Il nostro macellaio avra’ optato per carni “nate, allevate e macellate” in Italia o avra’ ceduto il fianco al manzo danese che in virtu’ della sua natura ruffiana mette sempre tutti d’accordo? Anche se all’estero si trovano carni ottime la qualità italiana, figlia di controlli rigorosi, non si discute.
IMPARIAMO A LEGGERE L’ETICHETTA
E’ importante leggere sempre con attenzione l’etichetta. Ci sono scritte tante informazioni utili. Se andate al ristorante dovremmo iniziare a pretendere di leggerla. Inizialmente il ristoratore potrebbe reagire con dissenso ma alla lunga un atteggiamento di chiarezza e onestà aiuta tutto il mondo carnivoro.
TAGLIATA A MANO O CON LA SEGA
E’ un vezzo paragonabile alla richiesta del caffe’ al vetro. Per alcuni infatti la bistecca tagliata a mano ha tutto un altro sapore ad ogni modo tagliare le bistecche con la sega non influisce sulla qualità della stessa.
LUOGO DI MACELLAZIONE DELL’ANIMALE
Potrebbe sembrare una sciocchezza, ma il luogo della macellazione e’ molto importante. Una carne macellata in una regione piuttosto che in un’altra ha sicuramente alle spalle un viaggio piu’ breve con relativo consumo ridotto di carburante e gas di scarico. A noi non dispiace contribuire a ridurre l’inquinamento consumando carne macellata vicino casa nostra.
COSA HA MANGIATO L’ANIMALE NEL CORSO DELLA SUA VITA?
Il nostro macellaio puo’ rassicurarci che la carne che ci sta vendendo provenga da allevamenti Ogm free? La manza che stiamo per mangiare ha avuto una dieta equilibrata? Oltre al mais (ricordate, non consumate carne di bovini allevati solo a mais), al fieno e al consueto mangime nella dieta erano presenti anche erba medica e semi di lino? Sapere di cosa si e’ nutrito il bovino equivale a sapere cosa stiamo mangiando. La qualità passa dalla dieta.
VOGLIAMO QUESTE INFORMAZIONI IN TUTTI I PUNTI VENDITA
A nessuno piace fare i saputelli. Ci piace pero’ mangiare buona carne e sapere sopratutto cosa ci stiamo mangiando. Se facciamo queste domande al nostro macellaio o al nostro ristoratore state certi che dopo un iniziale imbarazzo si informeranno a loro volta perché, ne siamo certi, anche a loro interessa fornire informazioni dettagliate ai propri clienti.
di Donatella Carriera 09/11/2015
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