IL KEBABG E’ UN PANINO DAL NOME TURCO MA CON UN’ANIMA TUTTA ITALIANA ANZI BERGAMASCA HA GIÀ CONQUISTATO LA LOMBARDIA DOVE TUTTI DICONO CHE “A L’E’ TROP BU!”
E’ nato nel 2015 in un paesino di 4 mila abitanti in provincia di Bergamo e ha già conquistato gli amanti dei panini gourmet. Piace perché è un kebab 100% italiano prodotto solo con ingredienti locali ovvero bergamaschi, dalle farine alle carni fino alle verdure che sono tutte stagionali. La sua freschezza è dunque a prova di bomba e il gusto è favoloso, salame, roast beef e pancetta, fanno venire l’acquolina in bocca solo a pensarci e così a Osio Sopra vengono da tutta la Lombardia per assaggiare questo kebab che ha fatto innamorare anche mamma Rai.
A ideare il KebaBG ci ha pensato (guarda caso) un ragazzo dal nome turco, Omar Mottini, 42 anni, titolare della gastronomia le delizie, un negozio storico del paese che da sempre coccola i suoi clienti con i paganelli alla bergamasca e altre specialità locali. Poi un giorno nel bel mezzo della crisi Omar si è accorto che i Kebab andavano alla grande e allora si è chiesto: “Perché non ne facciamo uno anche noi di Kebab ma tutto italiano?” E così è stato. Da quel momento la sua gastronomia ha cominciato a preparare il KebaBG, un panino dal nome turco ma in realtà italianissimo, anzi bergamasco.
KEBABG : COME SI PREPARA
La preparazione del KebaBG non è molto diversa da quella di un comune kebab, nel senso che si raccolgono gli ingredienti dalle vaschette e si compone così la preparazione, ma per il resto questo street food è molto diverso dai suoi cugini arabi e infatti somiglia molto più a un panino italiano che non a un dönner kebab.
Forma a parte però la differenza sta tutta negli gli ingredienti che parlano solo dialetto bergamasco. A cominciare dal panino. “È un panino a km 0, prodotto solo con le nostre farine e i nostri forni,” afferma orgoglioso Omar. Poi viene la farcitura, la parte più ghiotta, composta da tre tipi di carne: la pasta di salame scottata alla griglia; gli straccetti di roast beef cotto al forno e la pancetta affumicata. Si aggiunge qualche verdura – insalata, cipolle e pomodori – e non resta che completare l’opera con un condimento a scelta. L’opzione è fra la salsa allo yogurt e la salsa medio piccante.
Infine, i formati. Ce ne sono di tre tipi: quello medio, quello maxi (da 7 etti) e quello mini. E a seconda dei gusti il KebaBG si può accompagnare con champagne, bolliccine o una semplice birra artigianale.
UN KEBAB ITALIANO CHE PIACE
All’inizio il kebaBG ha acquisito notorietà grazie ai canali social, poi, man mano che riscuoteva successo, Omar ha registrato il marchio e la sua creazione è stata riconosciuta perfino dall’Accademmia del panino italiano. “Ora il sindaco del paese – racconta Omar entusiasta – vuole portarlo a denominazione comunale”. Ma c’è di più “il consiglio regionale – continua – lo scorso anno mi ha invitato al pirellone per conoscere il KebaBG”. Quindi occhio, non è detto che questo panino di provincia dal nome turco ma che parla solo dialetto bergamasco, dopo aver acceso i riflettori su un piccolo borgo e resa famosa una modesta gastronomia di provincia, non si trasformi in un franching di successo. Noi controlleremo e se le sue insegne un giorno dovessero rivaleggiare con i giganti della ristorazione ve lo racconteremo.
di Ludovico A. Rosto 24/09/2020