ADOTTARE UN MAIALE A DISTANZA, SEGUIRLO DURANTE LA CRESCITA, CURARNE L’ALIMENTAZIONE E MANGIARE COSI’ UN PRODOTTO GENUINO: ECCO LA NUOVA TENDENZA.
Non è di Farmville o simili che si sta parlando, ma della possibilità, tutt’altro che virtuale, anche per chi vive in città, di stabilire un contatto con il mondo agricolo grazie all’ idea innovativa di aziende che costituiscono il trait d’union tra gli animali e i “non addetti al mestiere”. Gli animali adottabili sono soprattutto maiali. Dunque è un’idea che nasce dall’ incrocio tra la passione per la tecnologia e quella per i suini e il mangiar bene.
SAPPIAMO QUELLO CHE MANGIAMO
E’ questo il principio motore dell’iniziativa delle aziende che hanno sposato questo singolare progetto che riceve sempre più consensi. Vista l’attenzione crescente al tema del “nutrirsi bene” e all’origine dei prodotti che mettiamo sulle tavole ogni giorno, conoscere la provenienza e il percorso fino alla casa del consumatore è garanzia di trasparenza e qualità. Si tratta di un servizio unico nel suo genere e non solo per la qualità del prodotto finale ma anche per la soddisfazione di avere seguito costantemente la crescita dell’animale adottato. Tra le aziende promotrici dell’allevamento digitale ce n’è una in Abruzzo, precisamente a Manoppello, di cui è responsabile Sergio Carosella: “da circa otto anni ho avviato il progetto che ha ottenuto grande successo negli ultimi tre anni grazie soprattutto ad un buon uso dei social e della rete“. Il lavoro svolto da Sergio in questi anni è connotato da competenza e passione per il mondo agricolo tramandate dal padre e dalla capacità di rinnovarsi sfruttando le risorse che la tecnologia mette a disposizione. Grazie a questo connubio il suo progetto riceve risposta positiva da un’utenza trasversale. Sono molti i giovani che scelgono di adottare i suoi maiali: “Capita spesso che gruppi di amici adottino uno dei miei animali con l’intenzione di organizzare cene a base dei prodotti ricavati. Mi è anche capitato di giovani che abbiano adottato un maiale come “regalo di nozze” per una coppia di amici. Avrebbero, quindi, ricevuto a casa una consistente riserva di salumi. Per lo più, infatti, la scelta dei clienti ricade su prodotti stagionati“. Che l’idea di Sergio sia vincente lo conferma il premio OscarGreen ricevuto dal giovane imprenditore e promosso da Coldiretti Giovani Impresa per valorizzare realtà imprenditoriali italiane agricole e alimentari, che sono state capaci di emergere tra le altre grazie a un modello di impresa innovativo e sostenibile.
IL “CLICK” DELLA SCELTA
Chi fruisce di questo servizio ha la possibilità di scegliere con un click il suo maiale da un branco di suini resi disponibili dall’allevatore. Nella maggior parte dei casi il sito dell’azienda crea dei veri e propri profili per ogni animale, presentandone le caratteristiche fondamentali come data di nascita, peso, razza. Sulla base di queste il cliente sceglie quale degli esemplari seguire nella crescita che avverrà anche secondo le decisioni e le esigenze del compratore. Una volta avvenuta la selezione verrà applicata al maiale una marca auricolare che conterrà un codice. La distanza tra il cliente e il maiale adottato viene colmata proprio dagli strumenti forniti da internet: il “padrone adottivo” può seguire passo dopo passo il suino attraverso filmati, fotografie e documenti inseriti periodicamente nell’area a lui riservata. Interesse comune all’ allevatore e a colui che prende in affido l’animale è farlo crescere serenamente, alimentandolo con prodotti sani e certificati e, soprattutto, senza l’aggiunta di farine animali o sostanze che aumentano la velocità di crescita. Il cliente può, comunque, decidere di contribuire alla dieta dell’animale se lo riterrà opportuno.
DALL’ALLEVATORE AL CONSUMATORE
Il vantaggio di questa adozione è indubbiamente la possibilità di poter consumare salumi e carni sane che il cliente sa da dove provengono oltre all’opportunità di entrare in contatto diretto con il mondo dell’allevatore senza alcun intermediario che si occupi della vendita. L’azienda si occupa anche della macellazione, della suddivisione e dell’impacchettamento della carne che può essere spedita direttamente a casa del consumatore o ritirata in azienda. Che cosa mangerà del suo maiale il cliente? Prosciutti, lonzini, capocollo, pancette, salami, salsicce, arista sono alcuni dei prodotti che indicativamente si ricavano da un maiale intero.
“MAIALE, QUANTO MI COSTI?”
Il costo d’adozione per un maiale intero si aggira intorno ai mille euro. E’ previsto il versamento di un acconto subito dopo la scelta, che è seguita dalla stipula di un vero e proprio contratto d’adozione. La data di fine contratto coincide con il giorno di consegna della merce ricavata. Il periodo di durata dell’adozione non può superare i dieci mesi. Il maiale viene macellato ad un peso minimo di 160 kg, in modo da garantire al cliente una quantità di carne di almeno 120 kg. Le spese di allevamento, macellazione e lavorazione della carne sono comprese nella cifra concordata. Il saldo può essere effettuato prima della consegna della carne o rateizzato nei vari mesi della durata dell’allevamento a distanza. La consegna della carne viene comunicata con un anticipo di tre settimane. Certamente Feuerbach, filosofo sostenitore della teoria di pubblico dominio: “Siamo quello che mangiamo”, approverebbe il progetto. Un’unica avvertenza, però, per chi decida di adottare un maiale: non affezionarsi.
di Ivana Figuccio 14 marzo 2015
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