TUTTI PRONTI PER LE CENE NATALIZIE? ALLORA ALLARGATE LA CINTURA PERCHE’ MANGEREMO TANTE CALORIE IN PIU’ MA ALMEO SARA’ UN INGRASSO CONSAPEVOLE DOPO AVER LETTO LE RIGHE CHE SEGUONO
Inutile girarci intorno. La dieta – che solo a nominarla in questi giorni pare brutto – inizierà lunedì. Si, ma quale lunedì? Sicuramente il primo lunedì post feste. Fino a quel giorno, e per la stragrande maggioranza parliamo di un remoto lunedì del 2016, si mangia, si spilucchia, si sgranocchia, si brinda. In altre parole: si festeggia e si cede alle tentazioni. Con un’unica grande controindicazione: il girovita si allarga. Le righe che seguono non sono un inno alla dieta ma un invito alla consapevolezza. Ingrassare cifre alla mano. I numeri sono quelli delle calorie che assumeremo durante pranzi e brindisi vari.
LA VIGILIA DI NATALE
Vai a capire perché qualcuno ancora si ostina a chiamare il convivio della vigilia come “cena di magro”. Di magro, durante le cene natalizie, c’è ben poco. Di light, se vogliamo la citazione più attuale, ancor meno. Avete presente quelle innocenti tartine al salmone che ci accolgono come la nostra vista si poggia sulla tavola? Ognuna di quelle conta 200 calorie. Piccole bombe caloriche. E quell’irresistibile cocktail di gamberi? Anche quello non perdona: una porzione da tre cucchiaiate conta altre 200 calorie. Fin qui gli antipasti.
Passiamo al primo. La suocera ci serve un piatto di spaghetti alle vongole? 80 grammi equivalgono a 450 calorie. In tavola arriva un risotto ai frutti di mare? Mettete in conto 500 calorie. Lasagne al salmone? Qui la faccenda si fa seria perché una porzione spuò sfiorare le 700 calorie. I secondi – guai a rinunciarci, il padrone di casa potrebbe offendersi – regalano anche loro calorie buone per giustificare un buco in meno nella vostra cintura.
VAI COL SECONDO
Una porzione di filetto di merluzzo con condimenti vari può arrivare a 300 calorie, supera i 400 un salmone elaborato per le feste con patate e pomodorini pachino. Considerato che si rischia la scomunica se non si brinda e non si accompagna il tutto con del vino bianco e del prosecco aggiungete altre 200 calorie, ma solo se avete bevuto un bicchiere di bianco e uno di bollicine altrimenti la cifra sale.
A quanto stiamo fino adesso? Se siete stati bravi siete arrivati a circa 1500 calorie. Alle quali vanno aggiunte altre 500 tra pandoro, panettone, frutta secca e torroni vari. Insomma, la sola cena natalizia in media fa assumere dalle 1800 alle 2000 calorie. Se si considera che in media 2000 calorie andrebbero assunte durante l’intero arco della giornata ecco spiegato il perché di tanto ingrassare.
IL PRANZO DI NATALE
La musica non cambia durante il consueto pranzo del 25. Anche qui il trittico antipasto misto, tortellini in brodo e secondo di carne porta dritti a quota 1500 calorie. Escluso vino, escluso dolci ed esclusi bis vari. Non sono nemmeno passate 24 ore che il nostro stomaco, che si era appena ripreso dalla cena della vigilia, deve affrontare un’altra maratona gastronomica. Inutile invocare la moderazione, inutile sperare di rinunciare al pandoro e al panettone. A proposito una fetta di pandoro contiene circa 400 calorie, mentre una di panettone 360 (parliamo di fette da circa 100 grammi di prodotti non farciti). Mentre un innocente rettangolino di torrone supera tranquillamente le 200 ( il torrone al cioccolato contiene 460 calorie per 100 grammi).
A questi due appuntamenti va aggiunto il cenone del 31. A Questi tre non si sfugge. Poi ci sono cene tra amici, pranzi aziendali, brindisi vari ed eventuali. Il risultato è l’ingrasso. Senza se e senza ma. E ogni anno scienziati, dietologi, ricercatori e giornalisti pubblicano ricerche, studi, statistiche. Tutte conducono verso l’ago della bilancia e al suo rinnovato vigore. Tutti ci dicono che questo ingrassa e quest’altro ingrassa di più e che in media si rischia di prendere dai 2 ai 5 chili.
di Donatella Carriera 23/12/2014