ANCHE DA SOLI I GIAPPONESI NON RINUNICANO MAI AL BARBECUE E AL BUON UMORE PER QUESTO MOTIVO È NATO YAKINIKU LIKE UNA CATENA DI RISTORANTI CHE NEL GIRO DI QUALCHE ANNO SI È DIFFUSA IN TUTTO IL GIAPPONE SBARCANDO PURE IN CINA
Probabilmente è la solitudine di tanti giapponesi ad aver fatto nascere questo format ristorativo. Non è una novità, infatti, che nelle metropoli del Sol Levante come Tokyo e Osaka vivano milioni di single e anziani soli.
E proprio a Tokyo nel 2018 vicino alla stazione ha aperto la prima filiale di questa catena di ristoranti dedicata a “una sola persona”. La catena si chiama Yakiniku Like, un’espressione che tradotta in italiano significa ci piace il barbecue.
Lo Yakiniku in Giappone vanta una tradizione millenaria e come ogni altra forma di barbecue diffusasi nel pianeta raduna da sempre parenti e amici attorno a un fuoco per condividere buona carne e momenti di convivialità.
Questo concept però è nato con un fine diametralmente opposto. È stato infatti concepito con l’idea di permettere anche a chi è solo di godersi un’appetitosa grigliata. Un’intuizione che colma finalmente una lacuna nel business dello Yakiniku.
Il risultato è stato un successo perché Yakiniku Like è riuscito ad imporsi durante un periodo difficile come quello della pandemia, vedendo crescere non solo i suoi profitti ma anche il numero delle sue filiali (92 in totale).
YAKINIKU LIKE ARREDO E FUNZIONAMENTO
I ristoranti della catena Yakiniku Like presentano uno stile molto semplice, ordinato e accogliente, con i tavolini in legno chiaro disposti uno acconto all’altro. Si tratta di postazioni singole, a volte tenute separate a volte no, e munite di tutto l’occorrente per il barbecue. Sul tavolo infatti si trovano una piccola griglia, un rubinetto per l’acqua, i bicchieri e un set di salse e c’è perfino un cassetto contenente bastoncini e tovaglioli.
Yakiniku Like propone anche tavoli per due o quelli più grandi per gruppi di amici. Non è quindi del tutto vero che il format si rivolge solo a chi è solo. È vero però che offre l’opportunità a chi è solo di non rinunciare a questa tradizione giapponese.
Il funzionamento è semplice: tramite un tablet che mostra i vari menù si inoltra l’ordine e dopo qualche minuto una spia sonora vi avvisa che il pranzo è pronto. A questo punto si va verso la finestra della cucina, dove un dipendente con un sorriso vi serve il vassoio. Per pagare basta mostrare la carta che riporta il numero del tavolo occupato alla cassa. Anche qui riceverete un sorriso.
Non tutti i ristoranti della catena sono uguali, quindi c’è sempre qualche piccola variante. Ad esempio, al posto di un una finestra che rilascia il vassoio potete trovare un bancone oppure sono i camerieri a portarvi il vassoio direttamente al tavolo.
La carne che sia di manzo o maiale è cruda, quindi, per cuocerla bisogna accendere la griglia. L’interruttore si trova sull’angolo destro del tavolino. Una volta accesa, con una pinza metallica si raccoglie la carne, servita come da tradizione in fette sottili, e la si lascia sul fuoco. Quando è cotta la si riporta sul vassoio usando i classici bastoncini.
YAKINIKU LIKE OTIMO RAPPORTO QUALITA’ PREZZO
Il vassoio, più o meno abbondante a seconda del menù scelto, si compone di piatti di carne, una scodella di riso, contorni e condimenti vari come cipolla, salsa di soia e miso. In genere i tagli più comuni sono le costolette e la lingua sia di manzo che di maiale.
Il prezzo è competitivo, il menù più costoso, quello da 250 grammi, non supera i 1860 yen ovvero non va oltre i 13 euro. Inoltre, se consideriamo la qualità, più che accettabile, si può dire che l’esperienza è da provare.
In più c’è un valore aggiunto da considerare: lo Yakiniku per una sola persona dà l’opportunità di incontrare nuovi amici con cui condividere questa esperienza all’insegna dell’appetito e del buon umore.
di Gianluca Bianchini 22/03/2023