PER DUE SETTIMANE LA CARNE IN GERMANIA COSTERÀ DI PIÙ, IL MOTIVO? L’IMPATTO AMBIENTALE HA UN COSTO E IL CONSUMATORE DEVE SAPERLO
Articolo da Il Riformista
“Vogliamo creare una consapevolezza riguardo ai costi ambientali nascosti dei generi alimentari”. Così Stefan Görges, direttore operativo di Penny Market, una catena di supermercato discount leader in Germania, ha spiegato la manovra di aumento dei prezzi di una selezione dei suoi prodotti. “Dobbiamo lanciare il messaggio scomodo che i prezzi dei nostri prodotti alimentari, che si accumulano lungo la catena di approvvigionamento, non riflettono minimamente i costi ambientali aggiuntivi”.
L’esperimento, della durata di una settimana a partire da oggi, che si svolgerà in tutte le 2.150 filiali della catena, vedrà una gamma di nove prodotti, principalmente latticini e carne, venduta al prezzo maggiorato, stabilito secondo le linee guida degli esperti di due università, in modo tale da rappresentare il loro impatto su suolo, clima, uso dell’acqua e salute.
CARNE E DERIVATI DI QUANTO AUMENTERÀ IL COSTO
L’operazione, limitata a una gamma più ristretta per la quale è stato possibile effettuare calcoli realistici, prevede che il prezzo delle salsicce wiener salga da €3,19 a €6,01, che la mozzarella aumenti del 74% e lo yogurt alla frutta del 31%. Il supermercato ha dichiarato che devolverà i proventi in eccesso ottenuti dalle vendite, in beneficenza alla Zukunftsbauer o Future Farmer, che sostiene le aziende agricole a conduzione familiare.
Grandi rincari sul formaggio, su cui gli scienziati hanno calcolato costi nascosti di 85 centesimi per le emissioni dannose per il clima, come il metano e il CO2, oltre a 76 centesimi per i danni al suolo causati dall’agricoltura intensiva e dalla produzione di alimenti per animali, 63 centesimi per l’effetto dei pesticidi utilizzati, compreso il loro impatto sulla salute degli agricoltori, oltre a 10 centesimi per l’inquinamento delle acque sotterranee causato dall’uso di fertilizzanti.