VI REGALIAMO UNA PASSARELLA SAPORITA TRA LARDI SUBLIMI, OTTENUTI IN MODO ARTIGIANALE CON L’USO SAPIENTE DI SPEZIE E TECNICHE DI CONSERVAZIONE CHE CONFERISMO CORREDI AROMATICI IRRESISTIBILI
Abbiamo selezionato sei tra i più buoni lardi al mondo. Sono tutti europei e tre vengono dalla nostra antica arte norcina. I loro straordinari sapori nascono da lavorazioni che contemplano preziosi contenitori, in legno o in marmo, vari tipi di spezie, non solo sale e pepe e stagionature più o meno lunghe.
Queste eccellenze gastronomiche si possono gustare in tanti modi, semplicemente su fette de pane con l’aggiunta di miele e conserve, oppure possono essere usate per preparare primi piatti come la Carbonare e l’Amatriciana.
LARDO DI COLONNATA
Quello di colonnata è il miglior lardo al mondo. Bianco, quasi trasparente, al palato risulta cremoso ed elegante con aromi freschi di pepe, erbe e spezie. Letteralmente delizioso!
Si ottiene utilizzando delle conche di marmo strofinate con l’aglio. Queste si riempiono con pezzi di lardo spessi almeno 3 centimetri e per ogni strato si aggiungono le spezie: aglio, rosmarino, salvia, origano, sale, pepe, anice stellato, chiodi di garofano e noce moscata.
Dopo due anni di stagionatura il lardo è pronto.
LARDO D’ARNAD
Magari non è famosissimo ma il lardo d’Arnad è un prodotto top top top. Stagionato in casse di legno regala sapori erbosi molto intensi. Sublime!
Si ottiene con il grasso della spalla che immerso nella salamoia, assieme ad erbe locali, viene conservato nei Doils, gli stampi di legno tradizionali. Contenitori preziosi, realizzati con legna di quercia, castagno o larice.
Dopo tre mesi di stagionatura si forma il suo straordinario corredo aromatico.
LARDO BELLOTA 100% IBERICO
Viene prodotto con il grasso di un maiale di pura razza iberica alimentato a ghiande. Da qui il nome Bellota 100% iberico. Questo lardo stagiona con il prosciutto Patanegra e sorprende per le sue note di noce e nocciola. Più fruttato e leggermente più saporito del lardo di colonnata
GUANCIALE
Si chiama guanciale perché viene dalla guancia del maiale. Ottimo per preparare la carbonara oppure l’Amatriciana, ha una consistenza soda con aromi di erba e muschio.
Esistono diverse versioni di questo lardo ma la più famosa è quella dei Monti Lepini nel Lazio. Il lardo viene sciacquato con il vino, strofinato con sale, peperoncino e spezie prima della stagionatura che dura 2 mesi.
LA VENTRESCA DE NOIR DE BIGORRE
Questa ventresca si ottiene dal petto dell’omonimo maiale, il Noir de Bigorre. Ha un colore rosato e un sapore con note pepate e lievemente dolci. Coperto immediatamente con sale e pepe macinato viene essiccato e poi stagionato per oltre 6 mesi.
LA VENTRESCA DI MAIALE IBERICO
La ventresca di maiale iberico è un’altra perla del Bellota. Ha un lardo madreperlaceo, fresco e leggermente dolce con un sapore di nocciola. Tipica del sud Ovest della Spagna questa ventresca viene prima salata ed essiccata e poi stagionata all’aria per alcuni mesi.
di Gianluca Bianchini 06/09/2023