TUTTO QUELLO CHE VI SIETE PERSI NON VENENDO A ” FINO ALL’OSSO 2017 ” LA MANIFESTAZIONE SULLE RIVE DEL GARDA DOVE SI SONO GRIGLIATE 3000 BISTECCHE IN UNA SERA.
Da sempre mi interrogo su cosa spinga l’uomo ad essere meravigliosamente attratto dal fuoco, dalla brace e dal consumo di carne preparata su griglie roventi. Una attrazione irrefrenabile, che si perde nella notte dei secoli, ed è strettamente legata alla natura stessa dell’uomo.
FINO ALL’OSSO 2017 : 3000 BISTECCHE IN UNA SERA
Onnivoro dalla sua comparsa sul pianeta – e quindi da sempre carnivoro – l’uomo ha trovato salvezza, sviluppo e benessere quando ha imparato a cuocere i cibi. Carne compresa.Per cercare di comprendere meglio questo indissolubile legame da anni oramai giro il mondo facendomi domande e cercando risposte.
Tante risposte ho trovato ad esempio quando ho deciso di trascorrere dodici ore con gli organizzatori di “Fino all’Osso 2017” una maxi sagra-manifestazione di un giorno (o meglio, di una serata) durante la quale si grigliano 3000 Fiorentine da oltre un chilo. Si svolge a Lonato del Garda il penultimo sabato di Luglio, grazioso paesino che affaccia sull’omonimo lago in provincia di Brescia.
FINO ALL’OSSO 2017 : LA CONFERMA CHE L’UOMO AMA LA GRIGLIA
Tutto nasce dalla voglia di Stefano Savoldi – un simpatico ragazzone di trentotto anni e una vita passata nella macelleria di famiglia e che, detto tra noi, dovrebbe essere premiato dal Presidente della Repubblica tanto è bella e nobile la manifestazione che ha messo in piedi – di condividere un momento di gioia con i suoi paesani mangiando carne di serie A (quella che vende lui da anni). Un’idea che hanno tutti apprezzato. E pure molto. La cosa negli anni gli è sfuggita di mano – a dimostrazione che l’amore per la carne grigliata è più forte di qualunque cosa – e nell’ultima edizione sono arrivate oltre tremila persone a reclamare le maxi bisteccone. Tutti, ovviamente, rimasti soddisfatti.
FINO ALL’OSSO 2017 : TUTTI VOLONTARI NEL NOME DELLA GRIGLIA
Il fatto è che per soddisfare 3000 persone c’è bisogno di una organizzazione degna dei grandi concerti. Savoldi è riuscito a coinvolgere oltre 150 persone che, sotto la sua regia impeccabile, hanno reso possibile lo svolgimento di questa manifestazione.
L’aspetto interessante della vicenda è che questi 150 non hanno beccato un euro. Tutti volontari. Volontari i trenta uomini alle griglie (eroi che hanno sfidato temperature infernali), volontari i camerieri, volontari i dieci friggitori (mai viste tante patate fritte in via mia), volontari le persone in cucina, volontari tutti quanti. Il ricavato della Festa? Tutto in beneficienza. Chapeaux.
Mi sono chiesto cosa spingesse trenta uomini adulti e senzienti a stare sotto il sole cocente di luglio dalle due di pomeriggio davanti ad enormi bracieri nel sabato più caldo dell’anno (per soddisfare 3000 persone si inizia a lavorare con largo anticipo).
Interrogati, i trenta grigliatori hanno risposto tutti in modo simile: condivisione di un momento bello, amicizia, amore per le grigliate, voglia di stare insieme. Ulteriore conferma di come una griglia rovente abbia un potere straordinario: avvicinare e unire. Azzerare le differenze, ridurre le distanze tra gli uomini.
FINO ALL’OSSO 2017 : LA GRIGLIA COME LUOGO SACRO
L’area nella quale sono stati disposti i trenta bracieri – rigorosamente separata con delle transenne dagli stand dove le persone si sedevano per cenare – ha assunto nel corso della serata i connonati di un luogo sacro e magico. I coraggiosi grigliatori, in questo contesto, sembravano sacerdoti impegnati a gestire il sacro fuoco.
Se così non fosse, perché decine e decine di persone hanno immortalato con lo Smartphone queste scene durante la serata? Non capita tutti i giorni di vedere eleganti signore con i tacchi sfidare i fumi intensi di trenta bracieri per scattare qualche foto. Merito di questi coraggiosi amanti della griglia, merito di Stefano Savoldi e delle sue Fiorentine ma merito, soprattutto, della magia della della brace.
https://youtu.be/Bmj1w9DQYGg
di Michele Ruschioni 31 luglio 2017