QUESTA SIGNORA AMERICANA HA RIVOLUZIONATO L’INDUSTRIA DELL’ALLEVAMENTO BOVINO INSEGNADO ALLE NUOVE GENERAZIONI CHE È POSSIBILE MANGIARE CARNE IN MODO ETICO: ECCO UNA STORIA CHE MERITA DI ESSERE RACCONTATA
Se oggi metà dei capi nord-americani destinati al macello conduce una vita dignitosa, senza subire stress o maltrattamenti, dobbiamo ringraziare Temple Grandin, un’eccentrica signora di 73 anni che veste alla cowboy.
I suoi occhi dolci e il suo sorriso spontaneo potrebbero far pensare ad una vita facile e serena e invece no, la sua al contrario è stata una vita difficile e in salita. A soli 4 anni, infatti, le fu diagnosticato un disturbo molto serio.
“Questa bambina non potrà parlare, è autistica” dissero i medici alla madre. Contro tutti i pronostici, però, Temple reagì e non solo imparò a parlare, riuscì anche ad adattarsi alla vita di tutti i giorni. Certo, lo fece a modo suo, secondo i ritmi dettati dal disturbo, ma fu proprio questo disturbo a permetterle, vent’anni più tardi, di raggiungere risultati insperati e soprattutto importantissimi per il mondo dell’allevamento.
L’autismo, infatti, oltre alle difficoltà che comporta, può essere accompagnato da qualità nascoste e nel caso di Temple si manifestò assieme ad una grande intelligenza visiva.
TEMPLE GRANDIN : HA INTUITO ASPETTI SUI QUALI NESSUNO PONEVA ATTENZIONE
A Temple in particolare si deve la creazione dei moderni mattatoi, studiati per non stressare i bovini. Innovazioni che, dopo un iniziale scetticismo, vennero accettate dagli addetti ai lavori e dalla comunità scientifica. Anche il McDonald’s, la più famosa catena di fast food a livello planetario, introdusse nei propri stabilimenti le innovative idee di Temple Grandin.
“Voi guardate un progetto mentre io ci posso entrare fisicamente” disse negli anni Settanta ad alcuni imprenditori mentre mostrava loro i disegni degli impianti che aveva progettato.
La sua straordinaria intelligenza e il suo approccio fuori dal comune le consentirono di sviluppare una forte empatia con il bestiame. Un’empatia che le permise di intuire vari aspetti della vita degli animali.
Ad esempio: capì cosa aumentava lo stress negli allevamenti; cosa invece poteva rendere più dignitosa la vita dei bovini; e soprattutto cosa poteva rendere meno dolorosa la loro fine. Il risultato finale, oltre che lodevole dal punto di vista etico, portò anche alla produzione di una carne molto più buona rispetto al passato.
TEMPLE GRANDIN : I MATTATOI MODERNI
Ma nello specifico, quali furono le migliorie apportate da questa mite e stravagante signora? Negli stabilimenti vennero eliminati, ad esempio, gli angoli retti grazie a percorsi arcuati la cui funzione, importantissima, è di far credere agli animali di tornare in circolo al punto di partenza e allo stesso tempo impedire che vedano cosa hanno davanti, riducendo così tensioni e incidenti.
E ancora: in queste aree di passaggio pose il divieto di lasciare giacche o catene appese. Oggetti interpretati dai bovini come segnali di pericolo ma prima di allora considerati solo futili dettagli. Le sue intuizioni permisero inoltre di introdurre anche pavimentazioni antiscivolo e sistemi di illuminazione. Tutte modifiche importanti per garantire uno la sicurezza degli animali e due la qualità della loro carne.
TEMPLE GRANDIN : IL SAPORE DEL RISPETTO
Oggi, grazie al costante lavoro di Temple Grandin, una nuova generazione di allevatori guarda all’allevamento con occhi e sensibilità diversi. Oltre all’aspetto etico, importantissimo e fondamentale, si è compreso che il benessere dell’animale ha i suoi vantaggi: si hanno meno incidenti, meno malattie ma soprattutto si ottiene una carne più tenera e saporita.
In caso contrario la carne avrà tutt’altra consistenza, sarà dura e con un sapore selvaggio e ferroso, priva, dunque, di quegli aspetti che determinano le caratteristiche essenziali di una buona bistecca. L’animale va infatti rispettato e lasciato tranquillo per tutta la vita, perché la carne può guastarsi anche se viene spaventato solo pochi minuti prima di morire.
LA WOMEN’S HALL OF FAME
Temple è docente di Scienze Animali presso la Colorado State University (USA) e nel settembre del 2017 è entrata a far parte della Women’s Hall of Fame, l’organizzazione che premia e recluta le donne più importanti del Paese. Nel suo caso il merito è stato duplice. Da una parte ha contribuito a infrangere i pregiudizi che ancora esistono attorno al disturbo autistico; dall’altra ha liberato il bestiame dalle grinfie di una cultura cinica e insensibile, tanto che oggi può affermare con orgoglio che sì, “si può mangiare carne in modo etico”.
di Jonathan Guareschi 30/04/2020