ACCANTO ALLA TRADIZIONALE COTOLETTA ALLA MILANESE A MILANO È POSSIBILE TROVARE ANCHE IL KOBE, PREZIOSO MANZO GIAPPONESE
Facciamo ape sui Navigli e poi sushino? Programma top per il milanese che, dopo una giornata di duro lavoro, decide di ricaricarsi con un’imitazione di spritz (molto ghiaccio, poco alcol) o una cena a base di riso (poco milanese, molto giapponese). Ma a proposito di pietanze nipponiche, il capoluogo meneghino offre un’alternativa interessante a Sashimi e Nigiri: il manzo di Kobe. Sotto l’egida della “Madunina” il milanese ricorda di essere un carnivoro sempre alla moda e al “diminutivo” di pesce crudo preferisce il corposo manzo cotto a puntino. Taaac! Vediamo dove andare a mangiare il Kobe in quel di Milano.
DOVE MANGIARE A MILANO IL KOBE, MANZO D’ORO
Chi lo conosce sa di cosa stiamo parlando; chi, più o meno consciamente, lo ha evitato finora non sa cosa si perde. Glielo ricordiamo: carne tenerissima a basso livello di colesterolo, destinata rigorosamente alla cottura su piastra o griglia. La bistecca di Kobe è tra le più raffinate e squisite al mondo grazie al processo d intensa marmorizzazione del grasso. Il prezioso animale che fornisce questo gioiello gastronomico è il Wagyu, razza bovina nipponica originaria della provincia di Kobe. Negli allevamenti i bovini sono trattati come fossero in spa: nutriti con birra e massaggiati regolarmente con un guanto di crine imbevuto di sake per distribuire meglio il grasso. Il risultato è un sapore vellutato, quasi burroso: ogni boccone si scioglie in bocca. A decretare il valore di questa carne non saranno solo le vostre papille gustative ma anche il portafoglio. “Il piatto è salato”: non lo direte al cameriere ma alla cassa.
Il manzo di Kobe merita una chance. E dopo avervi indicato dove trovarlo a Roma e nel centro Italia vi diciamo dove gustarlo anche a Milano. Un’idea alternativa al modaiolo “apebuffet” o allo chic (&cheap) sushi.
DOVE MANGIARE IL KOBE A MILANO: YAZAWA, TRADIZIONE GIAPPONESE
Se, dopo aver soddisfatto l’appetito culturale alla Pinacoteca di Brera, viene voglia di sperimentare un capolavoro per il palato, “Yazawa” cade a pennello. Ristorante giapponese, nei pressi della galleria d’arte, offre un’ampia scelta di piatti nipponici e primo fra tutti il manzo di Kobe. Il metodo utilizzato per la cottura è il tradizionale Yakiniku, ovvero la griglia tipica usata in Giappone per preparare carne e verdure. Sempre dalla terra nipponica arriva la carne di razza Wagyu classificata a livello A5 secondo la Japan Meat Grading Association.
La società certifica la qualità della carne con un punteggio sulla base della marmorizzazione, del colore, della consistenza. Per tutto questo c’è un prezzo da pagare: i menù sono tre e in base al taglio di carne utilizzato vanno dai 120 ai 200 euro. Oro (e non grasso) che cola. Ma sedersi a tavola è come fare un viaggio, e sono soldi ben spesi.
DOVE MANGIARE IL KOBE A MILANO: BOTINERO, UN “CALCIO” ALLA MODA VEG
Rimaniamo in zona dove troviamo il “Botinero”, ristorante italiano con una vasta proposta di carni internazionali: dall’Angus argentino al nostro Wagyu giapponese. Il locale lo propone scottato in padella di pietra, secondo cotture diverse accontentando i gusti del cliente. Quando viene portato al tavolo è presentato al cliente anche il certificato di origine della carne. Viene spesso accompagnato con spinaci saltati o altre verdure. Le preparazioni possono essere diverse: può essere proposto anche come carpaccio nel brodo chiamato shabu shabu.
Ma al Botinero si lavora prevalentemente con la plancha. Entrando al ristorante non stupitevi della consistente presenza di scarpini da calcio. “Botinas” in argentino vuol dire scarpe e il proprietario se ne intende: è Javier Zanetti il padre di questo progetto culinario. Manzo di Kobe e idolo calcistico: interisti carnivori che aspettate?!
DOVE MANGIARE IL KOBE A MILANO: “LA GRIGLIA DI VARRONE”
Milano è Duomo ma è anche Piazza Gae Aulenti da dove si può ammirare lo skyline del capoluogo lombardo. Godere della modernità dei grattacieli e degli edifici che si stagliano verso il cielo – grigio, ma pur sempre affascinante – di Milano è uno dei grandi pregi della città. Dopo esservi riempiti gli occhi di cotanta grandiosità edilizia è il momento di nutrire il corpo.
Una passeggiata da Gae Aulenti verso Corso Como vi porterà a “La Griglia di Varrone”. “Griglia, quercia e fuoco” questi gli elementi portanti della cucina del ristorante, insieme alla materia prima di alta qualità. Tra le carni spicca il manzo di Kobe. Rigorosamente cucinato su piastra e non sulla griglia: la carne è tagliata molto sottile e quindi ideale è la cottura sulla piastra. Viene servita al naturale, niente salse o condimenti perché il grasso e la marezzatura non richiedono ulteriori orpelli. Il motto del ristoratore è: “cotto e mangiato”. Alla cassa ve la cavate con circa 70 euro se vi siete limitati a mangiarne circa 100 gr.
DOVE MANGIARE IL KOBE A MILANO: NU-CUBE
Torniamo in un’ambientazione giapponese con il ristorante “Nu-Cube”, non troppo lontano da Corso Buenos Aires. Il giro per i negozi milanesi sfianca, bisogna rimettersi in forze e il ristorante fa al caso vostro. Ottimo filetto di manzo Kobe cotto alla piastra accompagnato, per chi vuole, da una salsa preparata dallo chef. Prezzo ragionevole (35 euro per 120 gr), piatti di qualità abbastanza alta.
di Ivana Figuccio 29/04/2016