Negli ultimi otto anni, i ristoranti statunitensi che includono bevande zuccherate nei loro menu per bambini sono diminuiti di quasi il 20% ma resta ancora molto da fare. È questa l’opinione del Center for Science in the Public Interest (CSPI), che ha analizzato l’offerta per bambini delle 50 maggiori catene di ristoranti degli Usa, rilevando che 38 di esse includono bevande, che nel 74% dei casi includono anche bevande zuccherate. Una percentuale ancora alta ma in significativa diminuzione rispetto al 93% del 2008.
Secondo il CSPI, i ristoranti hanno il potere di cambiare l’ambiente alimentare e dovrebbero fare di più in favore dei bambini e delle loro famiglie, visto che un quarto delle calorie assunte dai minori proviene dai ristoranti e le bevande sono una delle maggiori fonti di calorie, senza alcun valore nutrizionale ma importanti effetti nella diffusione dell’obesità. Il CSPI evidenzia anche come l’esperienza di McDonald’s dimostri che la rimozione delle bevande zuccherate dai menu per bambini non uccide gli affari. Infatti, negli Usa, McDonald’s ha eliminato queste bevande dal luglio 2014 e nei primi undici mesi ha venduto 21 milioni di confezioni in più di latte con pochi o senza grassi e di succhi di mela 100%, rispetto all’anno precedente.
In Italia, invece, l’Happy Meal di McDonald’s include una bibita a scelta tra: Coca-Cola, Coca-Cola zero, Fanta, Sprite, Lipton Ice Tea Limone, Lipton Ice Tea Pesca, Acqua Lilia naturale, Acqua Lilia frizzante, Succo Bio di Mela.
di Roberto Serrentino – 1 settembre 2017