PASSIONE, CORAGGIO, AMORE PER IL TERRITORIO, ORGOGLIO DELLE PROPRIE TRADIZIONI E STUDIO CONTINUO: COSI’ LA FAMIGLIA TERENZI HA PORTATO IL VINO CIOCIARO OLTRE OCEANO. BRACIAMIANCORA HA VISITATO PER VOI QUESTA AZIENDA PICCOLA MA DAGLI ORIZZONTI AMPI, ASSAGGIANDO I LORO VINI E VI PROPONE I MIGLIORI ABBINAMENTI PER LE VOSTRE BRACIATE
Se la “San Francisco Internationa Wine Competition”, una delle manifestazioni enologiche più prestigiose della WestCost, ti premia con due medaglie vuol dire che che puoi senza problemi definirti ambasciatore del vino del tuo paese nel mondo. Ma che poi questo riconoscimento, che è solo uno dei tanti, sia andato ad una piccola cantina ciociara assume, a nostro avviso, un significato ancora più forte. Vuoi perchè i vini laziali hanno sempre dovuto lottare contro i rossi e i bianchi più blasonati delle altre regioni – si pensi al Chianti, al Negroamaro, al Barolo al Brunello – e vuoi perchè la Ciociaria, terra ricca, bella ma troppo spesso dimenticata, fa una fatica non da poco a imporsi come brand sulla scena nazionale e internazionale. I motivi? Tanti, troppi e lunghi da spiegare. Ad ogni modo nel panorama vitivinicolo italiano se la bandiera ciociara può sventolare alta e con orgoglio buona parte del merito va a Giovanni Terenzi, 70 anni e 12 ore al giorno tra vigne e cantine, a sua moglie Santa, e ai tre figli Maria, Pina e Armando. Insomma la sua famiglia che produce ogni anno circa 200 mila apprezzatissime bottiglie.
VINO CIOCIARO : TERRA RICCA MA SCONTROSA E VINO BUONO
La famiglia Terenzi produce vino da sempre. E da sempre lo produce in queste terre dall’inconfondibile dna calcareo e vulcanico. Iniziò nonno Armando montando un asinello nel 1940 quando una delle poche certezze di una nazione sconquassata dalla guerra era quelle di poter bere, a fine giornata, un bicchiere di vino. Altri tempi, altre storie. La terra invece no, quella è rimasta la stessa e non è mai cambiata, e sono i suoi frutti ad aver incoraggiato la produzione di Cesanese, il vitigno rosso autoctono per eccellenza, “siamo stati i pionieri nella produzione di questo vitigno, abbiamo riscoperto il terroir quarant’anni fa”, spiega Pina, la figlia di Giovanni, che in azienda si occupa, tra le altre cose, di organizzare degustazioni e visite guidate nella vigna. Il fatto è che dentro ogni bottiglia dei Terenzi c’è una storia da raccontare, un aneddoto singolare, un ricordo, una scommessa vinta e un ostacolo sormontato. Insomma ci sono oltre sessant’anni di vita vissuta tra i vitigni il cui impegno è scandito, ancora oggi, dagli stessi ritmi del passato. Vigneti potati manualmente, e un rapporto quotidiano e, quasi umano, con ogni singola pianta. E per averne la conferma ci è bastato parlottare con le donne impegnate nella “scacchiatura”, come chiamano qui la potatura verde di Maggio.
VINO CIOCIARO : 10 ETTARI IN 4 COMUNI
Il vino dei Terenzi è prodotto dalle uve impiantate in dieci ettari di terreno “tocchiamo 4 Comuni e due Province”, racconta Pina. Ogni collina di questo spicchio della Ciociaria, che dista una settantina di chilometri da Roma, ha dei vigneti dei Terenzi. Non un unica grande distesa, ma tanti piccoli quadratini che spuntano tra gli ulivi e i sentieri sterrati: “Vedi quella collina laggiu’? Ecco, lì produciamo la nostra Passerina. Osserva invece questi ettari attaccati alla bottaia, da queste uve nasce il Vajoscuro, il nostro rosso più impegnativo”, ci racconta Giovanni indicando i vari punti della vallata dalla splendida sala degustazioni di recente costruzione. L’Azienda è familiare, e tutte le mattine mamma Santa e papà Giovanni, si alzano con l’obiettivo di imbottigliare i loro vini consapevoli che finiranno per soddisfare, oltre al mercato italiano, anche il mercato Australiano, Giapponese e del nord america. E basta farsi due chiacchiere con tre figli, anche loro full time nell’azienda, per capire che hanno avuto dei buoni maestri. “Se ci sentiamo soddisfatti o arrivati? Soddisfatti si, per il lavoro svolto e i riconoscimenti ottenuti ma arrivati, be’ proprio no. Ogni giorno c’è da migliorarsi”, spiega Pina mentre ci scorrazza tra i vigneti, “c’è da lavorare sulla mentalità delle persone di queste terre, da confrontarsi con degli amministratori locali che a volte non soddisfano le nostre aspettative, da promuovere una terra bellissima e lo stiamo facendo praticamente da soli”. Aiutati che Dio t’aiuta. Non sappiamo quanto tempo serva ancora al Cesanese per arrivare alla brand reputation di un Chianti, ma sappiamo che ogni volta che si stappa una bottiglia dei vini prodotti dai Terenzi si assapora il frutto di una terra bella e affascinante, forse ancora troppo provinciale, che avrà anche i suoi difetti (ma chi è che non li ha?) ma possiede orizzonti infiniti di fronte al proprio destino. Gli stessi orizzonti che si ammirano quando ci si affaccia dalla cantina di questa coriacea, orgogliosa e simpatica famiglia.
di Michele Ruschioni – Foto esclusive di Braciamiancora.com (se ne vieta l’utilizzo anche parziale)
I LORO VINI E GLI ABBINAMENTI DI BRACIAMIANCORA
Sei rossi, un novello, un rosato, due bianchi e un vino da dessert. La produzione si racchiude in 11 prodotti che soddisfano ogni tipo di consumatore e si abbinano molto bene con le braciate in compagnia. Ecco le caratteristiche e gli abbinamenti consigliati
VILLA SANTA – PASSERINA DEL FRUSINATE IGT
Bianco dal colore giallo paglierino, dal profumo intenso,ampio e complesso, di buon corpo, caldo ed avvolgente. Perfetto per grigliate di pesce, e carni bianche marinate
VELOBRA – CESANESE DEL PIGLIO D.O.C.G
Vino dal colore rosso rubino limpido, fruttato delicato, caratterizzato dai profumi dei frutti a bacca rossa con gradevole retrogusto amarognolo. Se siete in sentore di mettere sulla brace delle costolette di agnello, delle salsicce o degli arrosticini questo vino è perfetto. Ottimo anche per hamburger gourmet
COLLE FORMA – CESANEDE DEL PIGLIO D.O.C.G SUPERIORE
Vino DOCG Superiore da colore rosso rubino intenso dai bei riflessi violacei, il profumo intenso e persistente ci accompagna con la mente ad un cesto pieno di piccoli frutti a bacca rossa, prugne e ribes appena raccolti. E’ un vino di gran corpo con tannini morbidi ed avvolgenti. Perfetto da abbinare a costate di manzo o a carni impegnative come la Picanha o l’Asado
COLLE S.QUIRICO – CESANESE DI OLEVANO ROMANO D.O.C
Questo Cesanese, dal colore rosso rubino intenso, fruttato e con sentori di prugna matura, ribes e lievi note speziate va stappato quando avete in mente di mettere sulla griglia dei tagli di maiale più consistenti tipo del capocollo, delle costatine di suino o il classico porcettu sardo.
QUERCIA ROSSA – ROSSO DEL FRUSINATE I.G.T. SANGIOVESE
E’ un vino dal colore rosso rubino brillante, sicuramente di gran corpo offrendo sentori di amarena, prugna, mora selvatica, la sua fermentazione ed affinamento in piccole botti fa si che offra anche sentore di vaniglia, liquirizia e cacao, dai tannini decisi ma decisamente gradevoli è ottimo come abbinamento ad arrosti, brasati e piatti di carne della gran cucina.