COSA CAPITA SE UN GIORNALISTA DI BRACIAMIANCORA VIENE INVITATO AD UN CORSO DI GALATEO A TAVOLA? SEMPLICE: SCOPRE UN MONDO SCONOSCIUTO E CHE ANCHE UNA GRIGLIATA PUO’ ESSERE ELEGANTE ECCO COME E’ ANDATA LA NOSTRA SERATA TRA TESSUTI PREGIATI, AMBASCIATORI E CERIMONIERI
Perché dovrebbe interessarci sapere dove e come mettere il coltello quando apparecchiamo la nostra tavola? L’obiezione potrebbe avere senso. In fondo siamo quelli di Braciamiancora. Gente di griglia, carne e cosciotti afferrati con le mani. In fondo siamo quelli che hanno scritto un articolo come “Rosicchiame mucho 7 motivi per cui mangiare con le mani è una scelta di vita” e quindi che sono tutte queste cerimonie? Apparentemente il Bon-Ton e il Bbq, infatti, non vanno molto d’accordo.
Ma se volete invitare qualcuno a casa per una cena carnivora, potreste volerlo fare mantenendo un certo decoro: non è che se potemo fa riconosce sempre, o no? Più o meno è questo il messaggio che l’azienda Tebro ha voluto comunicare in occasione dell’evento Il cerimoniale della tavola. All’incontro, organizzato nello storico negozio nel centro storico di Roma e al quale – udite udite!! – siamo stati invitati anche noi , sono intervenuti alcuni membri dell’Accademia del Cerimoniale. Questa si occupa, in particolare, della cura dei cerimoniali ufficiali per istituzioni pubbliche e private, oltre ad organizzare corsi e seminari sul tema. Apparecchiare la tavola in modo consono agli ospiti e al luogo, al cibo servito e alla stagione, senza mettere a disagio nessuno e rendendo il pasto un momento di accoglienza.
Per l’occasione, all’interno dell’atelier di Tebro, sono state allestite alcune apparecchiature di esempio: tovaglie di Fiandra, in lino o cotone, lucide o opache, tutte finemente ricamate da esperte mani artigiane. Entrare in questo negozio mette un po’ di soggezione, soprattutto per chi la tovaglia a tavola la mette giusto a Natale. Quando poi vedi come si potrebbe apparecchiare la tavola in un’ambasciata, pensi immediatamente alle tovagliette di Ikea che hai nel cassetto della cucina ed esclami: “ma io che ci sto a fa qua?“
Allestire un ricevimento del genere vi costerebbe un occhio della testa e credetemi, non ce n’è alcun motivo. Le tovaglie offerte da Tebro, sono davvero per qualsiasi occasione: con 150 Euro vi portate via una tovaglia di Damina (ricamata a quadri, per capirci) buona per una tavola da 10 persone. Mi raccomando, è molto importante controllare che ci siano anche i tovaglioli quando vi vendono una tovaglia. Qui apparecchiare la tavola senza un coordinato completo è praticamente l’anticamera per l’inferno (ora quindi avete tutti la conferma di essere dei grandissimi peccatori)
La storia delle nostre tavole è antica quanto noi e il nostro cibo. Gli usi delle posate, dei tovaglioli e il modo stesso di stare seduti intorno ad un tavolo, sono cose che si sono evolute nei secoli, adattandosi alle esigenze dei commensali. Se è vero che apparecchiare la tavola ha i suoi codici, è anche vero che questi non sono sempre stati gli stessi. Il tovagliolo, ad esempio, è stata un’invenzione introdotta da Leonardo da Vinci, stanco di doversi pulire sulla tovaglia. La forchetta, introdotta intorno all’anno mille nelle corti europee, era vista addirittura come un oggetto satanico. Grazie a Dio, qualcuno inventò la pasta e la forchetta divenne un oggetto indispensabile.
Cosa possiamo fare, allora, noi onesti ed educati mangiatori di cosce di pollo e bistecche al sangue? Ecco qualche consiglio di Liliana Terranova, membro dell’Accademia del Cerimoniale, su come ricevere adeguatamente i nostri ospiti.
LA TOVAGLIA
“È l’abito con cui si veste la casa” e anche per una cena informale, è molto importante scegliere attentamente la tovaglia con cui apparecchiare la tavola. “Un modo moderno per mantenere una certa eleganza in un contesto informale sono i runner – ci dice l’esperta – che possono essere usati addirittura con la tavola nuda.” Guai a ‘spogliare’ invece la tavola se siete ad una cena più formale: vostra suocera potrebbe scandalizzarsi.
IL SOTTOPIATTO
Non c’è bisogno di tirare fuori il servizio che vi hanno regalato per il matrimonio. Per una cena tra amici vanno benissimo anche i piatti di Ikea. Ma se li abbiniamo ad un sottopiatto “di vimini o di ceramica, daremo un tocco di ordine ed eleganza, mantenendo l’aspetto leggero e giovane della nostra tavola.”
IL GIUSTO BICCHIERE
Non deve mancare il giusto bicchiere da abbinare alla bevanda che serviremo a tavola. “Per una cena di carne serviremo un vino corposo, un buon rosso magari. Non dovrà mancare un calice dalla forma tonda e panciuta che faciliti l’ossigenazione del vino.” Se poi volete proprio fare bella figura, potete servire il vino nel decanter: nessuno sa a cosa serve ma fa molto figo. Non dimenticate il bicchiere per l’acqua che deve esserci, anche se avete deciso di scolarvi l’intera botte.
Di Giulio Gezzi 22 Febbraio 2018