7 ITALIANI SU 10 IMPAZZISCONO PER IL BARBECUE (GLI ALTRI MENTONO?): UNO STUDIO RIVELA IL RAPPORTO CARNALE TRA L’UOMO E LA BRACE. E SUI SOCIAL SPOPOLA LO “SHARE GRILLING”.
fonte: AffariItaliani.it
Griglia accesa, verdure e carne pronte per essere cotte sulla brace e tavolata di amici apparecchiata. Lo scenario è lo stesso, ma a cambiare sono le modalità. Nell’era dei social anche il barbecue cambia pelle, diventa interattivo e condiviso. Gli esperti lo definiscono ‘Share grilling’: il barbecue in versione 3.0. Tutto parte dalla creazione di un gruppo sui social con il quale definire tutti i dettagli insieme ai partecipanti: si discute la location, si fa la spesa collettivamente, si selezionano i nuovi invitati, si cucina insieme e poi si postano le foto della giornata sui propri profili social: un’esperienza totalmente nuova, «100% social».
In Italia il barbecue appassiona 7 italiani su 10 (73%) che amano essere alle prese con brace e carbonella, per cucinare verdure (65%), pesce (51%) e prodotti ‘alternativi’ per gusti vegan, come seitan (29%) e tofu (22%). Una tendenza che coinvolge celebrities internazionali del calibro di Niall Horan, Lady Gaga e perfino l’ex presidente Usa Barack Obama: tutti catturati dai flash mentre si godono la loro griglia.
In perfetto mood social, c’è chi posta le proprie foto mentre è alle prese con bistecche e salsicce, come Joe Manganiello, marito dell’attrice Sofia Vergara, e il cantante John Legend che hanno raggiunto migliaia di fan su Pinterest. Lo stesso anche per il Principe William, Patrick Stewart, Reese Witherspoon, e Taylor Swift che pare non si perdano un Memorial Day, dove il barbecue fa da protagonista.
Passando al menù, per una grigliata ad hoc non possono mancare, oltre alla carne di manzo e di maiale, tante verdure, pesce e pollame: infatti secondo gli esperti petto di pollo (69%), tranci di salmone (67%), tonno (58%) e pesce spada (55%) sono l’ideale per una grigliata, perché oltre ad essere più salutari, non hanno cotture troppo lunghe. Tra le verdure non passano mai di moda melanzane (82%), zucchine (77%) e peperoni (68%). E per chi non vuole rinunciare a dei piatti di accompagnamento, la scelta ideale sono le insalate di riso (53%), le torte salate (46%) e le bruschette (39%).
È quanto emerge da uno studio promosso dal Polli Cooking Lab, l’Osservatorio sulle tendenze alimentari dell’omonima azienda toscana, condotto mediante metodologia WOA (Web Opinion Analysis) su circa 100 chef e antropologi dell’alimentazione attraverso un monitoraggio online sui principali social network, blog, forum e community per sondare le ultime tendenze del barbecue a livello internazionale.
Per quale ragione il barbecue è sempre così amato? Secondo gli esperti, uno degli aspetti più importanti è che spinge le persone a socializzare (75%). L’atmosfera informale e il clima rilassato permettono di instaurare nuovi rapporti (71%), intensificare lo spirito di collaborazione (63%) e aiuta a migliorare l’umore (59%). La griglia è di conseguenza un ottimo pretesto per riunire la famiglia (32%), rivedere cari amici (27%) e riallacciare vecchi rapporti (19%).
Ma come cambia pelle nell’era dei social? In primis diventa condivisa, proprio come nelle logiche dello ‘sharing’. L’esperienza del barbecue in compagnia parte dalla scelta della location: tramite l’utilizzo dei social o delle applicazioni di messaggistica istantanea, in pochi minuti è possibile pianificare luogo, tragitto più breve e verificare le condizioni meteo più favorevoli (67%).
Il secondo step riguarda la scelta del menù (59%): qua le posizioni cambiano a seconda della provenienza. Al sud prevale la carne (69%), in particolare quella di maiale (56%), pollo (47%) e manzo (43%). Al nord ottengono un buon posizionamento le verdure (64%), come le melanzane (81%), zucchine (74%), peperoni (65%), cipolle (32%), radicchio (28%), pomodori (17%).
“La tecnica di cottura con il contatto diretto del fuoco – dice Lorenzo Cogo, chef stellato del ristorante ‘Elcoq’ – è la tecnica di cottura ancestrale per eccellenza. Riunirsi intorno ad un fuoco per cucinare insieme e condividere il momento, è molto caro a tutti.
Barbecue è sinonimo di socializzazione, impegno e amicizia. Lo dimostra il fatto che nella preparazione del barbecue c’è bisogno della squadra intera che si occupa dalla spesa iniziale al servire il piatto a tavola. L’italiano ama cucinare alla griglia non solo la carne ma tutto quello che questo paese meraviglioso può offrire. Una ricetta speciale? Costolette di agnello cotte alla brace accompagnate da crema di broccolo e misticanza. A fare la differenza è anche il legno che si utilizza nel fuoco, quindi non solo carbonella”.
Ma secondo gli esperti, quali sono le basi per realizzare una grigliata perfetta? Per prima cosa devono essere definiti i ruoli (56%) al fine di rendere il momento della preparazione un primo pretesto di unione e socialità. Ma è altresì importante che ci siano ordine e coordinazione, per non perdere tempo ed essere efficaci nell’organizzazione (71%). Accumulare la legna, tagliare le verdure, pulire il pesce, condire la carne, alimentare il fuoco, preparare la tavola sono compiti che devo essere assegnati prima di iniziare, per non rischiare di “pestarsi i piedi”.
Una volta definito questo aspetto, è molto importante curare i particolari (52%). Infatti per avere un buon risultato si deve evitare di commettere gli errori più comuni, comesbagliare la varietà di carne o pesce (42%), mettere in cottura tagli troppo grossi di carne (39%) e troppo grassi di pesce (38%) o sbagliare la marinatura (32%). A fronte di questi dati, è imprescindibile la scelta adeguata delle materie prime (51%) che devono essere selezionate con cura, senza avere paura di spendere qualche euro in più per garantirsi prodotti di qualità. Rimangono comunque in auge, come accompagnamento alle pietanze principali, le ‘classiche’ insalate di riso (55%), le torte salate (48%) e le bruschette (41%).
Tra gli esperti internazionali di barbecue più importanti e i precursori delle nuove tendenze in campo alimentare, spicca lo chef J. Kenji López-Alt, food writer americano e amministratore del blog culinario Serious Eats, che ha saputo esaltare all’interno del suo libro The Food Lab: lui è stato tra i primi a studiare nuovi gusti, come il tofu grigliato.
“Consigli per il barbecue perfetto? – afferma lo chef Lorenzo Cogo – Oltre alla carbonella utilizzare rami secchi di vite o faccio che danno un gusto diverso alla carne; la carne deve essere sempre a temperatura ambiente e mai fredda,proprio per non rovinare le fibre interne”
Se la caratteristica principale dello Share Grilling è la convivialità, è inevitabile che nell’era di Facebook, i suoi effetti si manifestino anche in rete attraverso la condivisione di foto, video e post dedicati (51%): secondo gli esperti, sono questi gli strumenti digitali con cui i barbecue lovers del 21° secolo interagiscono tra loro, scambiandosi immagini sui manicaretti preparati o scatti con i sorrisi e facce divertite dei partecipanti.
Ne sono esempi Joe Manganiello, marito dell’attrice Sofia Vergara, e il cantante John Legend che hanno raggiunto circa 200.000 fan su Pinterest, oppure Julianne Hough che ha postato la preparazione del salmone sui ferri, Haylie Duff, sorella della cantante Hilary, e lo stilista Zac Posen. A dimostrazione di quanto il tema sia virale, la tendenza del barbecue è stata oggetto anche di un hashtag, come dimostrato da #realgirlskitchen, trasmissione tv Oltreoceano tutta al femminile, che ha dedicato alcuni post alla preparazione di piatti alla griglia.
LISTA DELLA SPESA SÌ, MA CONDIVISA
Carne, verdure e carbonella: nulla è lasciato al caso, ma l’importante è pensare in gruppo. E in questo la tecnologia aiuta: basta un gruppo social e il gioco è fatto.
AD OGNUNO IL SUO RUOLO
Come ogni evento che si rispetti, la preparazione ricopre un aspetto molto importante per la sua perfetta riuscita. Ecco perché è opportuno procedere con una perfetta divisione dei ruoli. Alla griglia gli amici più abili in cucina, alla tavola chi ha gusto estetico e ai giochi i più dinamici.
IL MENÙ PRIMA DI TUTTO
Uno dei capisaldi dello Share Grilling è la condivisione del menù: a base di tofu e setan per l’amico vegano, fiorentina e salamelle per quello carnivoro e a base di verdura per la fidanzata sempre a dieta. Basta un po’ di fantasia e organizzazione. L’importante è non escludere nessuno.
FALLO IN COMPAGNIA
La convivialità dello share grilling parte già nel momento della preparazione dei piatti. Non c’è niente di più coinvolgente che cucinare insieme per rompere il ghiaccio e creare un’atmosfera informale in cui scambiarsi consigli di cucina e confidenze intime.
L’ARTE DI GRIGLIARE LA CARNE, E NON SOLO
Chi l’ha detto che cucinare alla brace è un gioco da ragazzi? La griglia è una vera e proprio arte culinaria che come tale ha le sue regole da rispettare: tempi di cottura, condimenti e scelta delle carni e dei pesci. Piccoli dettagli per ottenere un grande risultato.
MONTAGNA, CAMPAGNA O TERRAZZO: DIMMI CHE BARBECUE VUOI E TI DIRÒ DOVE ANDARE
Gli esperti consigliano un menù differente a seconda della location. Per un barbecue stiloso e in linea con le tendenze vegan il terrazzo dell’attico è il must. Per una versione più rustica l’ideale sarebbe uno scenario montano, per un barbecue in stile bohémien la campagna rappresenta lo scenario migliore.
L’ABITO FA IL BARBECUE…
Per poter entrare appieno nel mood è bene seguire anche il galateo vestiario: al bando camice per l’uomo e vestiti troppo provocanti per le donne. Sì ad abiti freschi, colorati e di tessuti leggeri come il lino e cotone. Se la giornata è particolarmente assolata si consigliano cappelli di paglia a tesa larga per lei e modello ‘Borsalino’ per lui.
MUSIC ON THE GRILL
Per vivere l’esperienza con il giusto trasporto, gli esperti consigliano il sottofondo musicale ad hoc: crea atmosfera e rallegra. L’importante è che ogni invitato porti un brano a lui caro, così da creare una playlist dedicata che possa mettere tutti d’accordo.
PENSA AL DOPO PRANZO
Una volta assaporato il menù, è bene pensare a cosa fare dopo. Una partita a carte? Un gioco di società? Oppure una passeggiata all’aria aperta. L’importante è non annoiarsi e perdersi uno dei momenti in cui, smaltita la fame, è bello godersi socializzando con nuovi e vecchi amici presenti al tavolo
NO SHARING, NO PARTY
In pieno spirito social, ogni evento non è tale se non viene documentato con post e immagini da condividere sui social. Il vero must? Creare un hashtag dedicato: identifica il gruppo e crea unione, anche in rete.