DOPO LA RISOLUZIONE DEL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO ABBIAMO PROVATO A PRESENTARE LA SCIA PER METTERCI IN REGOLA E SIAMO ANDATI ALL’UFFICIO COMMERCIO: ECCO COME E’ ANDATA
La Risoluzione del Ministero dello Sviluppo Economico del 10 aprile ha provato a fare chiarezza sul nascente fenomeno degli HomeRestaurant italiani. Secondo il Ministero gli Home Restaurant vanno equiparati a ristoranti veri e propri e per avviare l’attività devono necessariamente presentare una SCIA, ovvero una Segnalazione Certificata di Inizio di Attività. Cosa che Braciamiancora ha provato a fare per voi. (Trovate la Risoluzione qui http://www.homerestaurantroma.it/1/regole_degli_home_restaurant_3967792.html )
PRESENTARE LA SCIA (SE VE LA FANNO PRESENTARE)
La Scia va presentata nel Comune dove si intende avviare il proprio Home Restaurant. Prendiamo Roma, dove abbiamo provato a presentare la SCIA. Farlo Online è impossibile: il modulo non prevede la categoria “HomeRestaurant”. Siamo quindi andati di persona all’Ufficio Commercio di un Municipio romano e abbiamo parlato con un dirigente, disponibile e cordiale, il quale ha ammesso candidamente di non saper come fare per sbrigliare la matassa. Ci ha suggerito di presentare un quesito ufficiale al suo ufficio per chiedere come agire. Lui provvederà, una volta ricevuta la nostra richiesta formale, a girare la domanda agli organi preposti per dirimere la vicenda.
E NEL FRATTEMPO?
Siamo di fronte alla tipica empasse all’Italiana. Il Ministero, pungolato dalla Federazione Pubblici Esercenti Italiani, dà un parere su una materia che con molta probabilità non conosce in maniera approfondita. Il parere del Ministero manda in tilt i Comuni Italiani e i funzionari dei Comuni devono metterci del loro e interpretare la mancanza della voce “Home Restaurant” nella Scia. Riportiamo quindi le testuali parole del Funzionario con il quale abbiamo parlato. Alla domanda “Cosa fare una volta presentata la domanda?” ci ha risposto così “Continuate pure a organizzare le vostre cene tranquillamente, poi quando avrò la risposta ufficiale ve la comunicherò”.In provincia di Genova invece un funzionario di un piccolo comune ha fatto presentare la Scia nella quale il responsabile dell’HomeRestaurant ha in sostanza scritto ed elencato le specificità della propria attività
TUTTI I DUBBI DEL FENOMENO
“In Italia oggi ancora nessuno vieta di organizzare cene in casa tra privati, ricordiamo che il fenomeno dell’HomeFood e dell’HomeRestaurant è un fenomeno in forte crescita ma va visto e considerato come un fenomeno in primis di socializzazione e di condivisione del patrimonio culturale ed enogastronomico italiano, un fenomeno sporadico, quindi prima di mettere delle leggi che vietino attività tra privati in case private gli enti preposti dovranno pensarci bene. Lo diciamo subito: qualora volessero chiedere alle cucine delle nonne italiane di rispettare i parametri delle cucine professionali dei ristoranti si farebbe una cosa priva di buon senso”, spiega Daniela Chiappetti presidente dell’Associazione HomeRestaurantItalia ( www.homerestaurantitalia.it ) e promotrice, insieme al compagno Michele, del primo Home Restaurant di Roma (www.homerestaurantroma.it ). Nessuno lo dice chiaramente, ma sono in molti nell’ambiente dell’HomeFood, ad aspettare una mossa da parte degli enti preposti. E non si escludono ricorsi al Tar e tanto lavoro per gli avvocati. Insomma, nelle pentole degli Home Restaurant, bollono tante cose.
di Donatella Carriera 28/05/2015