LEI MACROBIOTICA, LUI CARNIVORO. I GENITORI LITIGANO PER L’ALIMENTAZIONE DEL FIGLIO E IL PADRE DECIDE DI RIVOLGERSI AL TRIBUNALE PER RISOLVERE LA DIATRIBA CON L’EX MOGLIE
Il padre amante di grigliate e hamburger, la madre vegetariana. I due genitori, divorziati, litigano per l’alimentazione del figlio e il padre decide di rivolgersi al giudice. Questo il fatto avvenuto a Bergamo. Durante la settimana la madre ha imposto il suo regime macrobiotico al figlio che nel week end veniva totalmente abbandonato a beneficio di hamburger e abbuffate a base di polenta, salsicce e gorgonzola. Il padre appena saputo delle rigide imposizioni alimentari ha accusato l’ex moglie di non essere stato coinvolto in questa scelta, che oltretutto a suo parere metterebbe a rischio la salute del giovanissimo. Per questo motivo ha deciso di rivolgersi al Tribunale, per chiedere al giudice di assumere, «in mancanza di accordo fra i genitori, gli opportuni provvedimenti con riguardo al regime alimentare del minore».
La decisione del giudice è arrivata e ha stabilito che la madre deve cucinare la carne per il figlio almeno una volta alla settimana, il padre non deve fargliela mangiare per più di due volte nel weekend. La questione almeno a livello legale sembra essere risolta. Bisogna vedere se i genitori riusciranno a rispettare le prescrizioni del giudice. Una sana e corretta alimentazione, specialmente per un ragazzo di giovane età prevede il consumo di carne, verdura o latticini con moderazione e intelligenza. Una coppia di genitori dovrebbe tutelare la salute del proprio figlio, mettendo da parte ogni egoismo o scelta personale che influisca in maniera negativa sulla sua dieta alimentare. E poi diciamocelo le bistecche fanno bene alla salute. Anche la legge lo riconosce.
di Davide Perillo – 29 maggio 2015