IL CIBO PROTAGONISTA INDISCUSSO: DALLA TV ALL’INTRATTENIMENTO
È una delle attività che più catturano l’attenzione, questa da sempre. Un campo, quello del food, che non smette di affascinare. Dall’amatoriale al professionale, il mondo del cibo e delle cucine sta vivendo nel nuovo Millennio la sua personalissima età dell’oro. Merito delle tv e dello spazio pubblico sempre più ampio, ma merito anche dei social e di programmi appositi su canali pensati ad hoc per accogliere tutto ciò che ruota attorno ad un mondo affascinante, spesso bistrattato ma che non smette di esercitare il suo enorme fascino.
Il successo in tv
La prima forma di successo per il food arriva dal mondo della cucina professionale, sbarcata in tv con format di successo come Hell’s Kitchen o Masterchef, programmi famosi ormai in tutto il mondo e disponibili in versione nazionale a seconda del paese in cui ci si trova. Questi programmi sono aumentati a dismisura nel corso dell’ultimo decennio ed hanno investito ogni settore del mondo culinario: dal mondo degli chef a quello dei cuochi amatoriali ai dolci ai segreti della panificazione ai migliori ristoranti. La televisione ha aperto il vaso di Pandora di un mondo pieno di segreti, dettagli, sfumature anche impercettibili. Da lì è stato clamoroso il successo del canale food.
In seguito sono arrivati i social
I social ad un fenomeno già grande, hanno dato ulteriore amplificazione. Sono nate pagine e sezioni dedicate al cibo e al mondo della cucina, evoluzione delle guide che un tempo si acquistavano in edicola o dalla libreria di fiducia. Prima di scegliere un ristorante, oggi, meglio forse fare un giro su Instagram o Facebook e andare a leggere le famose recensioni. Non spesso veritiere ma tante volte discriminanti nella scelta, o nel rifiuto, di un locale, di un menù, di un piatto. La differenza in ciò l’hanno fatta proprio i social, croce e delizia di un settore che è esploso anche alla sua digitalizzazione.
L’intrattenimento: foto ma non solo
I locali, di ogni tipo e di ogni forma, capendo l’antifona, si sono creati un proprio spazio di social media. Proprie pagine, propri marchi, propri prodotti da pubblicizzare e vendere sui social. Un’azienda nell’azienda, da questo punto di vista. Il cibo così è diventato anche intrattenimento: fotografie ed app nate apposta per immortalare i propri momenti a tavola o i propri piatti preferiti. Persino un gioco, come a dare un’idea quanto più familiare della cucina e di tutto ciò che vi orbita intorno: si pensi alla La Slot Yum Yum la cui onomatopea rappresenta proprio il verso tipico del cibarsi. Un divertimento anche, oltre che una cosa realmente seria. Per cui vale la pena investire, per cui vale la pena anche combattere battaglie in qualche modo “culturali”.
Il cibo, ex settore di nicchia, si è così trasformato nel più commerciale dei prodotti. Il merito è del cibo stesso, certamente, ma anche di chi ha saputo raccontare e trasportare la propria passione in una dimensione differente dalle cucine, su schermi grandi e piccoli, su cellulari e dispositivi di intrattenimento. Un food che sì, è diventato veramente mondiale.