IL SALE E’ UN ELEMENTO FONDAMENTALE IN CUCINA E NON SOLO MA BISOGNA ESSERE CONSAPEVOLI DELLA QUALITÀ E DELL’ORIGINE DI QUELLO CHE UTILIZZIAMO VI SPIEGHIAMO 5 RAGIONI PER CUI PREFERIRE SALE MARINO ITALIANO
“Passame er sale, er sale fa male”. Direttamente dal 68° Festival di Sanremo Luca Barbarossa ci dà lo spunto per dimostrare che “er sale” se è sale marino italiano fa bene eccome. Di ragioni per utilizzarlo ce ne sono un mare. Ma noi ve ne vogliamo dare cinque per convincervi che dentro quel granello made in Italy c’è qualità e valore.
SALE MARINO ITALIANO : IL PIÙ NATURALE
Quello dell’ Himalaya, di Cipro, dell’Iran, delle Hawaii. Possiamo continuare la lista e completare il giro del mondo, troveremo sempre un sale speciale. Di Sali nel mondo ce ne sono davvero tanti. Ma ogni tanto restare a casa fa bene e il sale marino italiano ci dà buoni motivi per viaggiare tra le saline del nostro Paese.
Non tutto il sale presente negli scaffali dei supermercati proviene dal mare. Esistono due tipologie di produzione: una è quella più nota e legata alle saline, l’altra dà origine al sale di miniera, detto salgemma. Tra gli aspetti che distinguono questi due prodotti c’è quello legato al rispetto dell’ambiente. “In Italia accanto al sale prodotto naturalmente nelle saline c’è anche quello di miniera. In questa produzione non c’è il rispetto del ciclo del mare, ma si tratta di sale proveniente dal sottosuolo, dalle rocce. Si tratta di interventi invasivi che richiedono trivelle e ruspe energivore che frantumano le montagne”. A dirlo è Giuseppe Di Nicola, membro del movimento “Il sale consapevole“ che si batte per la promozione del sale marino italiano.
“Volendo fare un parallelismo con il settore dell’agricoltura, si tratta di un processo biologico che dà vita ad un prodotto biologico”. Distinguere il sale marino dal salgemma è possibile attraverso l’etichetta. Il luogo di produzione può rivelarne la natura: “La Sicilia non è tutta mare e saline, quindi se in etichetta troviamo un luogo che si trova nell’entroterra siciliano capiamo che certamente quello non è sale marino”.
SALE MARINO ITALIANO : QUELLO CHE FA BENE
La presenza di oligoelementi assenti nel sale di miniera è un’altra ragione per cui preferire sempre il sale marino italiano. “Lo iodio è un microelemento essenziale per la formazione degli ormoni tiroidei. Diventa fondamentale per le donne in gravidanza in quanto contribuisce in maniera decisiva alla formazione del sistema nervoso centrale del feto“. Sostanza fondamentale per meccanismi fisiologici vitali come la trasmissione degli impulsi nervosi, lo scambio dei liquidi e la regolazione della pressione. Usato esternamente può essere un valido alleato contro edemi, cellulite e utile anche alla depurazione dei tessuti.
SALE MARINO ITALIANO : UN PRODOTTO SICURO
La produzione del sale marino in Italia è regolamentata da norme precise che lo rendono un prodotto sicuro per il consumatore: “I lavoratori seguono le normative italiane di igiene, sicurezza che sono tra le più stringenti in Europa. Questo dovrebbe convincere il consumatore a cercare il prodotto made in Italy e a preferirlo ai Sali proveniente da altre aree del Mediterraneo“. Sono molte le aziende italiane che portano sale estero in Italia e si occupano solo di imbustarlo: “Da un pack di sale che riporta la bandiera italiana, certo ci si aspetterà che il prodotto sia italiano, ma ci siamo accorti che non sempre è così. Osservando attentamente le diciture riportate su certe confezioni è saltato subito all’occhio che l’origine del sale è mediterranea ed è cosa ben diversa dall’essere italiana“, puntualizza l’esponente del movimento “Il sale consapevole“.
SALE MARINO ITALIANO : IL VALORE DELLA NATURA
La valorizzazione del sale marino italiano passa anche per quella delle saline, zone di valore pure per gli aspetti naturalistici. Le saline marittime italiane sono quasi tutte all’interno di siti di interesse comunitario, di zone di protezione speciale o di aree importanti per gli uccelli. Molte sono anche tutelate nell’ambito di parchi nazionali, regionali o di riserve naturali. Il valore ambientale di questi luoghi è evidenziato dalla presenza di particolari specie botaniche, di animali e di habitat salmastri. Ed è proprio il sale a condizionare la vita di piante e animali presenti in queste aree.
SALE MARINO ITALIANO : STORIA DI UN TERRITORIO
Le saline sono un tassello significativo del patrimonio culturale italiano. Dietro la raccolta del sale, a Cervia, in Sardegna, in Puglia e in Sicilia c’è una tradizione folcloristica molto forte. Il momento della raccolta del sale costituisce una tappa importante della produzione anche da un punto di vista culturale. “Anche il legame di questo prodotto e del suo sistema di produzione con il territorio rende il sale marino italiano un bene prezioso da difendere e da far conoscere“, conclude Di Nicola.
di Alberto Incerti – 17 novembre 2018