LA COSTRUZIONE DEL COLTELLO PERFETTO? NASCE DA UNA COMBINAZIONE DI TEMPO PASSIONE ARTIGIANA VISIONI EXTRASENSORIALI UN PIZZICO DI FOLLIA E UN SANO AMORE PER LE LAME. ABBIAMO INCONTRATO UNO DEI POCHI MASTRI COLTELLINAI IN CIRCOLAZIONE E NON IMPORTA SE CI TAGLIERETE LA CARNE, PULIRETE UN TONNO APPENA PESCATO O VI SERVIRA’ PER TAGLIARE I RAMI NELLA FORESTA AMAZZONICA
‘In un commisti allor gittò nel fuoco / Argento ed auro prezïoso e stagno / Ed indomito rame. Indi sul toppo / Locò la dura risonante incude, / Di pesante martello armò la dritta, / Di tanaglie la manca; e primamente / Un saldo ei fece smisurato scudo / Di dédalo rilievo, e d’auro intorno...‘
E così Efesto forgiò le armi di Achille con cui l’eroe greco sconfisse Ettore di Troia. Il dio ellenico della forgia e del fuoco è solo uno degli esempi di divinità legate alla manipolazione del metallo: l’uomo ne è affascinato da sempre. Noi vi vogliamo raccontare il lavoro che c’è dietro la creazione di un coltello. Non una lama qualunque ma il coltello perfetto. Per produrlo ci possono volere mesi.
Perché il coltello perfetto va fatto a mano, avendo la mente libera e l’anima libera di creare. Trovare un mastro coltellinaio non è facile. Ma quando lo intercetti ti apre un mondo fantastico. Se poi è disposto a raccontartelo allora hai fatto bingo. Il nostro LUI si chiama Americo Sabato, vive a Roma, e la sua vita scorre su una lama che a raccontarla pure John Rambo prenderebbe appunti. “Fare un coltello? Dipende tutto dallo stato d’animo con cui mi metto a lavoro – ci spiega – basta una minima imprecisione nei movimenti, un po’ di stanchezza di troppo e il lavoro è rovinato.”
COSTRUZIONE COLTELLO PERFETTO – LA FILOSOFIA DELLA LAMA
Lo diciamo subito: non tutti possono mettersi a forgiare coltelli (non a caso gli antichi consideravano la lavorazione del ferro una cosa così seria che gli avevano dedicato una divinità ad hoc). Insomma, non è cosa da comuni mortali. O meglio, potreste farlo ma rischiereste, oltre le vostre dita, anche di fare un pessimo lavoro. “Non basta avere ferro di qualità, il legno più pregiato o i macchinari più avanzati: il coltello perfetto richiede testa, mani e cuore.” Americo è più che serio nel dircelo.
Capiamo subito il perché quando ci mette in mano uno dei suoi coltelli, raccomandando di fare attenzione: la lama damascata, elegante e affilata, taglia solo guardandola. La guardia finemente decorata con incisioni precise e il manico tozzo. Mi passa il coltello, lo tengo in mano, lo soppeso: riesco a tenerlo perfettamente in equilibrio su un dito, lo impugno e sento il manico riempire perfettamente la mano per una presa salda. Mi viene da dire: “ma che coltelli ho tenuto in mano fino ad oggi?“
COSTRUZIONE COLTELLO PERFETTO: ROBA DA DIVINITA’ (E FABBRI)
L’arte della forgiatura va ben oltre la mera fabbricazione di un oggetto. È manipolazione dei materiali: la realizzazione di un utensile dal nulla, dalla materia grezza. La forgiatura del ferro, pratica antica quanto la storia, è parte del genoma umano. Non è un caso se gli storici identificano con l’età del ferro l’ultimo periodo preistorico. Le lame, i coltelli e le spade, la katana giapponese, il gladio romano, la falce e l’aratro: l’umanità è stata segnata dalla maestria dei fabbri. Ogni civiltà antica, infatti, aveva una divinità legata al ferro o alla forgiatura.
Il legame tra uomo e metallo è ancestrale. Il fabbro è creatore e la sua fucina un luogo dove la materia grezza acquisisce forma e spirito. Il coltello aveva quindi un ruolo sacro, era legato alla vita e alla morte. L’armaiolo imbrigliava la fiamma, domandola nella sua fornace. Il ferro, duro e inamovibile, acquisiva allora forma grazie alla vittoria dell’uomo sulla materia e sulle forze della natura.
Furono le sponde del Mediterraneo a vedere i primi strumenti in ferro: erano principalmente utensili da taglio. In origine dovevano servire a facilitare alcuni lavori, come il disosso della carne o per l’agricoltura. Poi vennero gli strumenti di difesa e di offesa. “In Italia, ogni regione ha il suo coltello tipico legato alla storia locale e a l’uso, spesso poco pacifico che si faceva delle lame. Latini, Etruschi e Piceni conoscevano la lavorazione del metallo; come anche le diverse colonie achee della Magna Grecia. All’appello mancava la Puglia e ho deciso di creare il coltello salentino. Per realizzarlo ho voluto fondere la tradizione contadina degli antichi Messapi e il barocco leccese”, ci spiega Americo.
COSTRUZIONE COLTELLO PERFETTO – IL COLTELLO SALENTINO
Non stiamo parlando di oggetti qualunque: si tratta di coltelli d’arte, con decorazioni finissime e lame di altissimo pregio. Oltre al profondo studio storico che c’è dietro la realizzazione del coltello perfetto, un maestro forgiatore deve conoscere anche l’anima del ferro che batte e della lama che vuole realizzare: “Il coltello deve avere equilibrio non solo dal punto di vista fisico ma anche estetico: deve essere ben bilanciato sia per la mano che per l’occhio.” Non è un processo facile. Richiede conoscenza profonda delle tecniche e dei materiali ma non solo. Il coltellinaio trasferisce il proprio self control al coltello: “quando si è alla forgia – ci dice -, bisogna avere uno stato d’animo adatto. Se si è agitati o nervosi, la lama ne risentirà e perderà il proprio equilibrio.“
La realizzazione di coltelli artigianali è un’arte secolare, ha infinite varianti regionali e tecniche diverse in tutto il mondo. Queste differenze non sono legate solo alle epoche storiche o ai mezzi di produzione: “I giapponesi del 1200 – ci spiega Americo – avevano sviluppato una tecnica che non tutti i fabbri odierni possono imitare. Loro non avevano gli strumenti e le macchine moderne, eppure riuscivano a forgiare le spade più letali che la storia abbia mai conosciuto.” Non basta saper modellare i materiali e conoscere le tecniche. Serve una preparazione fisica e mentale per realizzare certe opere d’arte: “Gli armaioli giapponesi seguivano una dieta specifica per non inquinare il metallo con il grasso delle mani. Durante la produzione, pregavano e meditavano per raggiungere la giusta concentrazione e la precisione nei movimenti.”
COSTRUZIONE COLTELLO PERFETTO : NEL FUTURO CI SARA’ UNO CHEF
La realizzazione di coltelli e armi bianche è una grande passione, Americo ne parla come fossero suoi figli: “Ho disegnato e creato archi storici, coltelli da lancio e coltelli artistici. Mi sono inventato nuovi disegni e forme, dando sempre sfogo alla mia creatività.” Però, il mastro coltellinaio non si ferma mai ed è sempre in cerca di nuovi motivi per battere il ferro finché è caldo: “Una nuova sfida è quella di creare il coltello di un grande chef. Sarebbe un onore sapere che una delle mie lame contribuisce a creare piatti prelibati.” Tagliare il cibo da mettere in tavola: i coltelli, in fondo, nascono per questo.
Di Augusto Santori 22 novembre 2019