LA DIETA VEGANA NON ALLUNGA LA VITA E NEMMENO QUELLA VEGETARIANA: UNA RICERCA DIMOSTRA CHE TUTTI HANNO LE STESSE PROBABILITÀ DI VIVERE, I VEGANI COME GLI ONNIVORI.
fonte: lucaavoledo.it
Aumentano le persone che evitano la carne e altre proteine animali, ma l’American Journal of Clinical Nutrition documenta che vegetariani e vegani non vivono più a lungo degli onnivori. La dieta vegetariana e quella vegana hanno attratto negli ultimi anni un ampio bacino di persone, anche sulla scia di pronunciamenti più o meno espliciti di personalità di spicco, amplificati, talvolta acriticamente, dal tam-tam mediatico.
L’indice di gradimento di un’alimentazione che elimina carne e pesce (vegetariana) o addirittura tutti gli alimenti di origine animale (vegana) sembra peraltro orientato a crescere ulteriormente, non solo per motivazioni di carattere etico, sempre rispettabili e del tutto legittime, ma anche per i presunti benefici per la salute di questo tipo di diete, che vengono spesso ribaditi a gran voce e che restano invece largamente discutibili.
L’ultima smentita a certe convinzioni viene da un’ampia ricerca apparsa sull’American Journal of Clinical Nutrition, da cui emerge che per le più comuni cause di morte vegetariani e vegani hanno globalmente le stesse probabilità di morire degli onnivori.
LA DIETA VEGANA NON ALLUNGA LA VITA: FALSI MITI SULLA PERICOLOSITÀ DELLE PROTEINE ANIMALI
La tesi principale di chi propugna la superiorità salutistica del regime alimentare vegetariano, e che vede nella carne (in quella rossa in particolare) il cibo nocivo per antonomasia, era peraltro già stata confutata.
Autorità sanitarie di caratura mondiale, quali lo IARC (International Agency for Research on Cancer) hanno riconosciuto non solo che mangiare fino a 500 grammi di carne rossa alla settimana non comporta rischi per la salute, ma anche che la maggiore vulnerabilità a patologie quali diabete, cancro e malattie cardiovascolari, rilevata da alcuni studi in relazione al consumo di carne, non si deve all’alimento in sé, bensì ai metodi di conservazione e a certe modalità di cottura.
Sono stati fugati dalle evidenze scientifiche anche altri timori connessi a proteine animali diverse dalla carne, quale la preoccupazione che le uova aumentassero il rischio cardiovascolare alzando il colesterolo. Si è così ridimensionato un ulteriore argomento spesso richiamato per fare da cassa di risonanza ai supposti vantaggi della dieta animal-free.
Eppure i vegetariani più oltranzisti, come molti vegani, vegetaliani o vegetalisti che dir si voglia, continuano ad affermare che per vivere più a lungo sia necessaria un’alimentazione costituita solo da cibi di origine vegetale.
LA DIETA VEGANA NON ALLUNGA LA VITA: TUTTI HANNO LE STESSE PROBABILITÀ DI VITA
Su questo tema che pare così controverso mi sono già espresso altrove, commentando gli esiti di una ricerca di qualche tempo fa che riportava le conseguenze negative dei regimi alimentari vegetariano e vegano.
I risultati del lavoro inglese da poco pubblicato sull’AJCN sul rapporto tra dieta e longevità possono sembrare meno altisonanti, ma per certi versi sono più netti. I ricercatori hanno analizzato oltre 60.000 persone lungo un arco temporale di vent’anni, intervistandole sulle proprie abitudini alimentari all’inizio dello studio e poi a distanza di 5, 10 e 15 anni.
La conclusione degli autori è che non esistono differenze significative nella mortalità complessiva tra vegetariani, vegani e onnivori: seguire una dieta vegetariana o vegana non offre un’aspettativa di vita superiore rispetto a un regime alimentare onnivoro.
LA DIETA VEGANA NON ALLUNGA LA VITA: L’ALIMENTAZIONE PIÚ SALUTARE
Si conferma valido il suggerimento di attingere a tutte le categorie di nutrienti, sposando la regola dell’alternanza alimentare. Personalmente apprezzo i legumi da diversi punti di vista, ho più volte sottolineato le proprietà dei cereali integrali ed elogio da sempre gli innumerevoli benefici di frutta e verdura, la cui ricchezza in fibre, minerali, vitamine e fitonutrienti antiossidanti è fondamentale per prevenire malattie anche gravi (inclusi tanti tumori, compreso il cancro al seno).
Ma ritengo altresì importante il ruolo nella dieta dei cibi di provenienza animale.
Oltre ad assicurare un’elevata quantità di proteine di alto valore biologico, pesce, carne e uova sono preziosi per molti altri motivi. Nelle uova troviamo una fonte di colina, vitamina D, calcio e altri micronutrienti pienamente assimilabili, il pesce è una riserva qualitativamente insostituibile di omega 3, la carne è tra i pochi alimenti ricchi di vitamina B12 e contiene minerali, come ferro, zinco e selenio in forma notevolmente biodisponibile. Varietà, misura e buon senso restano i capisaldi della dieta che fa bene davvero.