RISTORANTE BIFRÒ IL TEMPIO DELLA CARNE FROLLATA

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    A TORINO IL TEMPIO DELLA BISTECCA FROLLATA E ATTIRA CLIENTI DA TUTTO IL NORD ITALIA: IL FORMAT GASTRONOMICO DI QUESTO RISTORANTE E’ UNICO NEL SUO GENERE

    “In tanti ne parlano….in pochi frollano veramente” è la massima che campeggia nella sala della nuova steakhouse di Roberto Pintadu. Già titolare del Mulino del Casale a Villanova D’Asti (best restaurant Braciamiancora 2017), il grigliatore-chef sardo piemontese ha aperto a Torino una nuova meraviglia carnivora. Si chiama Bifrò e il nome sintetizza alla perfezione il core business della sua cucina: le bistecche frollate. Quindi, non mancano costate, T-bone e tagli alla fiorentina.

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    Il Bifrò è immerso nel verde del precollina torinese ma non dista molto dal centro, solo un km a piedi da Piazza Vittorio. La sala si compone di 55 posti ed è equipaggiata con tre celle frigo per lunghe frollature più un ampio braciere a vista: 2,5 metri di larghezza per braciare tutte ciò che si desidera.

    Nelle celle maturano solo lombate di vacca, quindi niente scottone o vitelloni, al massimo i castrati che sono più grassi rispetto ai loro “colleghi” maschi.

    “La carne di vacca – tiene a sottolineare Roberto – è più saporita e con una buona frollatura acquisisce anche morbidezza”. In genere la carne frolla almeno 30 giorni  ma mediamente arriva a 60-80 giorni. Le lombate vengono da razze piemontesi (per queste invece la frollatura minima è di 45 giorni) e incroci italiani “chiazzati bianco e neri o bianco e rossi”.

    Ma nel menù compaiano anche manzi polacchi, danesi e finlandesi e da qualche tempo la Rubia Gallega e dell’angus allevato in Italia.

    Roberto Pintadu con sua moglie Laura

    Le bistecche, servite scomposte dall’osso su piastre di ghisa, sono accompagnate da antipasti di formaggi e salumi. Tra i formaggi ci sono il pecorino sardo e il gorgonzola di capra. Tra i salumi invece figurano prodotti locali e no. Ad esempio, la cecina de León, prelibato prosciutto di manzo spagnolo. Non mancano poi i prima piatti come gli agnolotti e i dolci tipo la panna cotta e il tiramisù.

    Per quanto riguarda i vini, invece, la carta della casa offre soprattutto nettari piemontesi con sconfinamenti nella Toscana e in Sardegna ma un’attenzione particolare viene riservata “al metodo classico”. Quindi, spazio all’Alta Langa, al Franciacorta e al Trento Doc. No è detto infatti che la bistecca vada accompagnata solo con del buon vino rosso. Anche lo champagne può essere un ottimo abbinamento.

    Roberto Pintadu (a six) e Michele Ruschioni (Founder di Braciamiancora a dex)
    Roberto Pintadu quando gestiva il “Mulino del Casale” (a six) assieme a Michele Ruschioni (Founder di Braciamiancora a dex)

    RISTORANTE BIFRÒ, STRADA COMUNALE VALSALICE, 2 , (PIAZZALE ADUA) TORINO – TEL  Laura, 3466986115 e Roberto, 3357812884

    PARCHEGGIO : Sì, ma non privato

    TAVOLI ESTERNI : No

    WI-FI : Sì

    SITO INTERNET : www.bifro.it

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    Roberto Pintadu – ale prese con la griglia nel precedente ristorante, il “Mulino del Casale”
    RISTORANTE BIFRÒ IL TEMPIO DELLA CARNE FROLLATA
    STRADA COMUNALE VALSALICE 2 , (PIAZZALE ADUA)
    TORINO Italia