IL GIRO D’ITALIA TORNA A FAR TAPPA NELLE PIÙ BELLE LOCALITÀ DELLA PENISOLA UNA GRANDE OPPORTUNITÀ PER RISCOPRIRE LE NOSTRE PERLE GASTRONOMICHE ECCO UNA PER UNA LE SPECIALITÀ CHE INCONTREREMO AD OGNI TAPPA
“Un giro nella storia che farà storia”, così la Gazzetta della Sport definisce il Giro d’Italia 2018. L’edizione 101 si apre, infatti, con uno scenario unico, quello di Gerusalemme, città santa per le tre più importanti religioni monoteiste. Resterà in Israele per altre due tappe e sarà l’occasione per far innamorare gli ebrei del ciclismo. Il giro d’Italia 2018 sarà dunque il primo dei Grandi Giri a scattare fuori dall’Europa e si concluderà a Roma come accaduto solo tre volte in passato: nel 1911, nel 1950 e nel 2009.
I favoriti per la vittoria finale sono il britannico Chris Froome, già vincitore del Tour de France e della Vuelta, e l’olandese Tom Dumoulin, detentore del titolo. A difendere invece il tricolore: Fabio Aru, campione italiano 2017, ed Elia Viviani, oro a Rio de Janeiro nel 2016. Quattro professionisti che si daranno battaglia per ben 3562 km con strategie di squadra e implacabili pedalate. Ma nel frattempo, prima di conoscere il nuovo campione, avremo modo di apprezzare gl’incantevoli scenari della Penisola. Che ricordiamocelo è anche la patria del buon cibo. Ed è per questo motivo che ad ogni tappa abbiamo abbinato un piatto. Per saziare sia la fame di sport sia l’appetito per la buona cucina.
GIRO D’ITALIA 2018 : TAPPA 1 GERUSALEMME
A Gerusalemme si parte con la prima delle due cronometro individuali previste nel programma. Il percorso si snoda lungo un tracciato ondulato con continui cambi di direzione e pendenza. Un percorso breve ma sufficiente per mostrare al mondo i tesori architettonici della città vecchia. Dal Santo Sepolcro al Santuario dei Getsemani fino alla Cupola della Roccia. E senza dimenticare Gino Bartali, il cui coraggio durante la guerra ha salvato la vita di tanti ebrei. Alla folla, accorsa per incitare i loro beniamini, proponiamo una specialità turca con un nome ebraico, la shawarma. La shawarma, infatti, altro non è che il dönner kebab. Un panino con carne di pecora che mettere d’accordo gli appetiti di un po’ tutti i carnivori mediorientali. E non solo.
GIRO D’ITALIA 2018 : TAPPA 2 HAIFA – TEL AVIV
Tappa di 167 km quasi tutta pianeggiante con un unico Gran Premio della Montagna, a Zikron Ya’akov, dove i ciclisti scaleranno una salita breve ma impegnativa. L’inclinazione infatti è del 13 per cento. Anche la planimetria è lineare; si dipana lungo la costa congiungendo Haifa, città modello di integrazione, a Tel Aviv, “capitale” dall’intensa vita mondana. La specialità scelta per questa tappa è la halva. Un dolce preparato con tahina (pasta di sesamo), glucosio, zucchero, vaniglia e altri aromi naturali.
GIRO D’ITALIA 2018 : TAPPA 3 BE’ER SHEVA – EILAT
Tappone di oltre 200 km che attraversa tutto il deserto del Negev con alcune asperità altimetriche tipo quella di Faran River che assegna un GPM. Verso la fine il percorso si fa più semplice digradando gradualmente fino alle rive del Mar Rosso. Qui sorge la città di Eilat che sul vassoio ha pronto le falafel. Polpette di legumi speziate e fritte spesso accompagnate da un’altra specialità, l’hummus (salsa a base di pasta di ceci e tahina).
GIRO D’ITALIA 2018 : TAPPA 4 CATANIA – CALTAGIRONE
Lasciato il Medio Oriente, si torna finalmente nella Penisola. O meglio nell’unica isola percorsa dal Giro. In Sicilia i ciclisti sono chiamati ad affrontare una gara molto impegnativa con continue curve e saliscendi. Due i GPM, a Pietra Calda e a Monterosso Almo mentre il traguardo è fissato a Caltagirone, il comune più popoloso della città metropolitana di Catania. Qui la carne da cavallo è la regina dello street food e non può mancare quindi un panino farcito con delle succulenti fettine.
GIRO D’ITALIA 2018 : TAPPA 5 AGRIGENTO – SANTA NINFA (VALLE DEL BELICE)
Tappa divisa in due parti. La prima più agevole, da Agrigento a Sciacca (TP) lungo la statale 115, quasi una litoranea. La seconda invece nella valle del Belice più articolata con salite lunghe ma di blanda pendenza. La difficoltà è data dal manto stradale a tratti usurato e che tende a restringersi prima di giungere a Santa Ninfa passando per Partanna. Il piatto scelto per questa gara sono gli involtini di pesce spada, una specialità di Agrigento. Ma per chi ama la carne consigliamo invece una visita alla Steak House La Brace dove potrete mangiare le migliori bistecche della Sicilia occidentale. La Braceria si trova proprio a Partanna.
GIRO D’ITALIA 2018 : TAPPA 6 CALTANISETTA – ETNA
Partenza da Caltanisetta alle 12: 50. Il percorso comincia nell’entroterra collinare mosso e segnato da curve. Segue poi un tratto intermedio in discesa con gli ultimi 15 km che si inerpicano per una salita massacrante. La pendenza massima è infatti del 15%. Un arrivo molto impegnativo dunque ma generoso, visto che il vincitore porta a casa anche un GPM. Per quanto riguarda, invece, la specialità da abbinare alla tappa, proponiamo le Vrazzudde, dolci tipici di Caltanisetta, preparati con miele e cannella.
GIRO D’ITALIA 2018 : TAPPA 7 PIZZO – PRAIA A MARE
Primo tracciato nella Penisola tutto calabrese. Da Pizzo (Vibo Valentia) a Praia a Mare (Cosenza). Un percorso di 150 km che si snoda lungo una litoranea molto scorrevole. Poche curve, qualche gallerie e salite blande. A Praia di Mare i corridori potranno rifocillarsi con gustosi piatti di pesce, in particolare pesce spada, tonno e alici. Ma noi siamo stati colpiti da un dolce che fanno a Pizzo Calabro, il tartufo di cioccolato, una tentazione a cui, almeno per quanto mi riguarda, è difficile resistere.
GIRO D’ITALIA 2018 : TAPPA 8 PRAIA A MARE – MONTEVERGINE DI MERCOGLIANO
Più di 200 km da Praia di Mare per giungere fino alla provincia di Avellino. All’inizio il tragitto presenta tante curve ma un’altimetria modesta. Poi, dopo un tratto pianeggiante a metà gara, seguono 50 km in salita prima di tagliare il traguardo. 1250 mt da scollinare ad una pendenza massima del 10%. Una fatica che sarà ripagata da una piacevole scoperta gastronomica: il tartufo nero. Una prelibatezza le cui scaglie vanno a condire primi piatti, formaggi e affettati.
GIRO D’ITALIA 2018 : TAPPA 9 PESCO SANNITA – GRAN SASSO D’ITALIA
Dalle colline del Sannio alle vette del Gran Sasso. Una tappa in principio agevole ma al 70simo km si comincia a scollinare. Roccaraso (l’Aquila) il primo GPM è a 1252 mt di altezza. Segue una tregua fino a Popoli e ancora due scalate, a Calascio (secondo GPM) e a Campo Imperatore (secondo GPM), oltre i 2000 metri d’altezza. Il piatto abbinato a questa tappa? Una tipica specialità abruzzese, gli arrosticini, pezzettini di carne di pecora infilati in uno spiedo da sfilare a piccoli morsi.
GIRO D’ITALIA 2018 : TAPPA 10 PENNE – GUALDO TADINO
Un percorso che lega la provincia di Pescara a quella di Perugia. Lungo 239 km. Tortuoso e costellato da brevi salite con strade usurate e strette. Via via le condizioni della carreggiata migliorano e l’ultimo tratto pianeggiante consente la volata finale a tutta birra. A questo tappone appenninico abbiamo abbinato la regina delle carni arrosto la porchetta umbra.
GIRO D’ITALIA 2018 : TAPPA 11 ASSISI – OSIMO
Tappa a moderato tasso altimetrico ma insidiosa: molte curve, strade usurate e un impegnativo tratto finale (nelle Marche) con pendenze del 16%. Il piatto scelto per questa tappa è il piccione che ad Assisi lo fanno in tanti modi: allo spiedo, ripieno o anche alla ghiotta.
GIRO D’ITALIA 2018 : TAPPA 12 OSIMO – IMOLA
Percorso pianeggiante e rettilineo che si snoda in gran parte lungo l’adriatica per poi virare nell’entroterra romagnolo fino ad Imola. Qui ci attende il bartolaccio, un tortello scottato alla piastra, ripieno di patate, pancetta, grana e pecorino.
GIRO D’ITALIA 2018 : TAPPA 13 FERRARA – NERVESA DELLA BATTAGLIA
Prima tappa nel Nord-Est, piatta e quindi veloce, ma rallentata nei centri urbani da numerosi dossi e rotatorie. Due brevi scollinamenti all’altezza di Montello poi a tutta birra verso la meta. Che specialità abbiamo abbinato per questa gara? La salama ferrarese, un insaccato di carne di maiale servito con purè di patate, irrorato dal sugo rosso che trasuda da questa leccornìa una volta cotta.
GIRO D’ITALIA 2018 : TAPPA 14 SAN VITO AL TAGLIAMENTO – MONTE ZONCOLAN
Si riparte in Friuli Venezia Giulia, dove i corridori dovranno affrontare una tappa complicata, caratterizzata da numerosi saliscendi ad altimetria crescente. Poi, l’ultima impervia scalata con pendenza massima del 22% prima di giungere a Monte Zoncolan (1700 mt). La specialità abbinata alla tappa è il frico, la più tipica delle preparazioni regionali. Un piatto realizzato con formaggi di varie stagionature, patate e cipolla.
GIRO D’ITALIA 2018 : TAPPA 15 TOLMEZZO – SAPPADA
Tappone dolomitico con continui saliscendi e un solo tratto più agevole nel lungo falsopiano verso Cortina d’Ampezzo. Tre i passi da scollinare, quello della Mauria, delle Tre Croci e infine quello di Sant’Antonio. Più la salita di Costalissoio che presenta una pendenza ragguardevole. Il finale è a Sappada in provincia di Udine, (come anche Tolmezzo) dove la strada spiana nell’ultimo chilometro per rendere più agevole l’arrivo al traguardo. E qui i ciclisti troveranno i cjarsons, una pasta simile agli agnolotti con un ripieno caratterizzato da un piacevole contrasto fra dolce e salato.
GIRO D’ITALIA 2018 : TAPPA 16 TRENTO – ROVERETO
La seconda cronometro individuale del Giro avrà luogo nel Trentino. Questa volta però il percorso sarà più lungo: ben 34 km contro i 10 di Gerusalemme. Altimetria lieve, poche curve e lunghi rettilinei sono le altre caratteristiche di una tappa che segue per un buon tratto il corso del fiume Adige. Per questa tappa abbiamo pensato ai rosti di patate, frittele croccanti che si ottengono compattando nell’olio le patate grattugiate.
GIRO D’ITALIA 2018 : TAPPA 17 RIVA DEL GARDA – ISEO (FRANCIA CORTA STAGE)
Tappa lombarda divisa in due parti. La prima altimetricamente mossa ma mai sopra gli 800 mt. La seconda invece con numerosi attraversamenti cittadini. L’arrivo è sul lato meridionale del lago d’Iseo. E per gli amanti dello Street food proponiamo l’hamburger, che non sarà proprio una specialità locale ma il Lago di Garda ha fama di produrre la migliore carne macinata del Bel Pese e di conseguenza prepara anche i più buoni panini d’Italia.
GIRO D’ITALIA 2018 : TAPPA 18 ABBIATEGRASSO – PRATO NEVOSO
Tappa di pianura con una ripida salita finale che conduce a Prato Nevoso, una località sciistica in provincia di Cuneo a 1600 mt di altezza. Prima però i consueti attraversamenti cittadini con rotatorie, dossi e spartitraffico a spezzare il ritmo della gara. La specialità abbinata alla tappa? I mondeghili di Milano, della cui area metropolitana il comune di Abbiategrasso fa parte. Si tratta di polpette realizzate con carne di manzo e tra i tanti ingredienti sono compresi anche mortadella e prosciutto.
GIRO D’ITALIA 2018 : TAPPA 19 VENARIA REALE – BARDONECCHIA
Tappa d’alta quota in Piemonte! Con vette da vertigine simili a tetti spioventi. In seguito alla scalata del Colle del Lys (1311 mt) si scende in Val di Susa e dopo di nuovo su, oltre i 2000 mt puntando prima il Colle delle Finestre e poi il Sestriere. Chiude un’ultima salita verso Bardonecchia (Torino) molto impegnativa con una pendenza massima del 14%. A questa tappa abbiamo abbinato le cajette, gnocchi preparati con patate, farina, salsiccia, pancetta, verza e porri. E generalmente serviti con burro e salvia.
GIRO D’ITALIA 2018 : TAPPA 20 SUSA – CERVINA
Ancora un tappone alpino con blande salite per più di metà percorso. Poi negli ultimi 90 km tre alte vette da scollinare, una più aguzza dell’altra. In ordine: Col Tsecore, Col Saint Pantaleon e Cervina (Val d’Aosta) a 2000 mt slm ma con un dislivello reale di 4000 mt. Una scalata biblica che merita un piatto buono ma di sostanza e per questo abbiamo pensato al filetto con foie gras.
GIRO D’ITALIA 2018 : TAPPA 21 ROMA
Ultima tappa che traccia un percorso di 11,5 km da ripetere 10 volte nel centro di Roma. Tanti i piatti capitolini, dalla carbonara, all’amatriciana fino al quinto quarto. Noi però abbiamo scelto l’abbacchio allo scottadito. Ovvero costolette d’agnello marinate, grigliate e da mangiare ancora calde con le mani.
di Gianluca Bianchini 07/05/2018