IL CLAIM PUBBLICITARIO E’ SEMPRE LO STESSO DESCRIVE I NUOVI TRE HAMBURGER MCDONALDS FIRMATI DAL GIUDICI DI MASTERCHEF COME I “MIGLIORI DI SEMPRE” : SIAMO ANDATI A PROVARLI
Inutile che ci giriamo intorno: al Mc Donald’s prima o poi ci si finisce. E se non ci entrate direttamente voi – magari qualcuno che non ha mai varcato quella soglia lo si incontra davvero – ci sarà finita vostra moglie con le colleghe, vostra madre con i nipotini o i vostri figli in libera uscita. Quindi poche storie e abbassiamo subito i toni anche perchè pro e contro del Mc li conosciamo e non staremo qui a ripeterli (altrimenti sai che noia).
COME SONO GLI HAMBURGER MC DONALDS DI JOE BASTIANICH : DUE NOVITA’ E UN SEMPREVERDE
Oggi ci concentriamo sugli hamburger versione 2019 che Joe Bastianich ha firmato per la multinazionale della polpetta schiacciata. Annunciati con una imponente campagna pubblicitaria siamo andati a provarli per descriverveli bene. Tre hamburger di cui due novità e una conferma. Cominciamo allora dalle new entry.
COME SONO GLI HAMBURGER MC DONALDS DI JOE BASTIANICH : LO SMOKY MADE IN ITALY
Squadra che vince non si cambia. Avranno pensato gli strateghi del marketing che hanno affiancato Bastianich in questa nuova avventura e allora necessario concentrarsi, nel descrivere i paninazzi in questione, facendo leva sul Made in Italy.
Infatti lo Smoky, un hamburger con scamorza affumicata, senape e bacon croccante, ha carne e scamorza italiana. La carne, si legge nella confezione, proviene “da allevamenti italiani” e la scamorza è realizzata con “latte 100% italiano”. E fin qua andrebbe pure bene se chi acquista questi prodotti avesse la consapevolezza che scrivere “Made in Italy” non è necessariamente garanzia di qualità. Serve che lo ripetiamo? Esiste la carne made in Italy di qualità e la carne made in Italy scarsa. Esiste il formaggio prodotto di qualità prodotto con latte italiano ed esistono formaggi scadenti anche loro ottenuti utilizzando latte italiano.
Detto questo, dopo aver morso lo Smoky ci siamo accorti che gli hamburger del Mc sono sempre gli stessi: anonimi, secchi, stacotti. Gli standard questi sono: prendere o lasciare. La scamorza, il bacon croccante e la senape, sono davvero in quantità da minimo sindacale. Nessuno si sarebbe offeso se ci fosse stato il doppio del formaggio o del bacon. Ma a quel punto anzichè cinque euro e qualcosa (solo costo del panino) il costo sarebbe stato più salato. Il sapore di questo hamburger nella sua totalità si concretizza alla fine in due morsi. Quelli dove si riescono a mixare tutti gli ingredienti. Troppo poco.
COME SONO GLI HAMBURGER MC DONALDS DI JOE BASTIANICH : IL CHICKEN CON LO SPECK
Dei tre hamburger la versione “pollo” è decisamente il più interessante. E non perchè anche qui il petto di pollo sia 100% italiano (aridaje). Si può dire perchè per noi è il più interessante? Non per la cotoletta di pollo – che in Italia ha esattamente lo stesso sapore da 30 anni – quanto per la presenza di tanta insalata in mezzo alla quale si nasconde bene due microfette dello speck “Alto Adige IGP” e della Fontina Dop.
Non so voi, ma quando apro un panino del Mc e ci vedo dentro delle cose verdi ( che non sia il solito cetriolino) ho come l’impressione che quel panino mi recherà meno danni. In questo caso l’effetto è dato da della innocente lattuga che trasborda dal panino. Certo, definire interessante un panino con la carne per l’insalata la dice lunga sull’esperienza che vivrete. Ma ammetto di entrare al Mc sempre con una sana dose di scetticismo. Non so voi.
Anche in questo caso comunque il vero sapore del panino lo si ha in due morsi. Troppo poco. Al terzo mangerete pane al sapore di qualcosa e che ha il mero compito di dovervi riempire gli stomaci (ok, “pane” è un parolone, ma va letto declinando tutto in “McDonaldese” e quindi pagnottella morbida che sembra finta ma che per l’occasione è imbellettata con i semini che fanno tanto roba bio).
COME SONO GLI HAMBURGER MC DONALDS DI JOE BASTIANICH: CHE BARBA STA STORIA
Entrata a gamba tesa: questi non sono i migliori si sempre. Semmai sono i meglio pubblicizzati. Il Big Mac vecchio stile non si batte. Il terzo burger, quello in versione “barbecue”, è esattamente come quello dell’anno scorso e quindi nulla di nuovo sotto il sole. A parte la versione barbuta di Bastianich.
di Alberto Incerti – 5 Gennaio 2019