GUIDO MORI, DOCENTE DI CUCINA E TIKTOKER AFFERMATO, FA L’ELENCO DEI PEGGIORI FOOD INFLUENCER DEL 2024 E LANCIA UN AUSPICIO PER IL 2025: CHE SPARISCANO I FOOD INFLUENCER
Articolo tratto da THE READING MONKEY
Verso metà dicembre ho chiesto alle persone che mi seguono su Ig https://www.instagram.com/moriguido/ di segnalarmi chi a loro modo è nel panorama dei Food Influncer (termine che a mio parere dovrebbe essere proibito per legge) è stato il peggiore durante quest’anno. Devo dire che sono venuti fuori dei nomi assolutamente interessanti, ad esempio non mi sarei aspettato che https://www.instagram.com/brunobarbieri_chef/ fosse posizionato tra i FoodInfluencer e per altro per i messaggi errati e di bassa cultura culinaria fosse incluso tra i peggiori. Oppure che mi fosse segnalato https://www.instagram.com/giallozafferano/ nel suo complesso come fonte di disinformazione culinaria (ancora mi trovate completamente d’accordo)…..
…. Vi dirò la mia personalissima top5 di questi influencer e perché si meritano il titolo tanto ambito del peggior foodinfluencer del 2025.
Chiaramente l’intento di questa discussione sulle “abilità tecniche” e “conoscenze culinarie” di questi terribili food influencer non nasce per denigrare le persone in se, ma per mettere in rilievo il motivo per cui il loro messaggio sia da considerarsi sbagliato tecnicamente, inconsistente dal punto di vista culturale o dannoso.
LA VEGANA TRA I PEGGIORI 5 FOOD INFLUENCER DEL 2024
Al quinto posto abbiamo https://www.instagram.com/fabiolavegmamy/ con la ricetta il cotechino vegano. Molti di voi so che la vorrebbero vedere sul podio dei primi tre peggiori foodinfluencer ma temo di dovervi deludere. Ma scendiamo nel tecnico e capiamo perché Fabiola si merita questo titolo. Dal punto di vista tecnico non ha le basi necessarie per fare video di cucina. Ad esempio pensa di rosolare in presenza di acqua, per rosolare la temperatura dev’essere sostenuta, sicuramente sopra i 160° mentre la presenza di acqua per una semplice legge della termodinamica mantiene la temperatura entro quella del passaggio di stato dell’acqua 100°.
Diciamo che Fabiola viola la termodinamica col suo fare, cosa che francamente mi sembra un po’ forte anche per un vegano. Per non parlare dell’ineffabile cultura culinaria che la contraddistingue.
La cucina italiana è fatta di ingredienti, ingredienti che sono nel piatto quello che appaiono: i pomodori sono pomodori, le zucchine zucchine, le lenticchie lenticchie. Questo perché da un lato la cucina italiana vive di alimenti incredibilmente buoni, che differiscono l’uno dall’altro per la zona di coltivazione e per le loro caratteristiche peculiari. Dall’altro è rivolta a valorizzare queste eccellenze.
Fabiola invece vive nel rinascimento in cui si costruivano animali fantastici cucendo pezzi di animali diversi prima d’essere arrostiti, oppure mettendo un animale dentro l’altro. Lei fa un cotechino di granulare di soia e funghi. Ma per non finire qua l’orrore del tutto aggiunge il carico funghi senza storia, senza locazione geografica e per essere sicuri che non possano parlare di se frulla tutto.
QUARTO POSTO PER IL VITELLO TONNATO FATTO CON RANCORE
Al quarto posto abbiamo Francesca Gambacorta (@frafoodlove) con il suo vitello tonnato fatto con rancore. Lei rientra in quel settore di influencer che ti prova a spiegare come si fa una cosa ma ne frattempo non ha studiato come farla e quindi ti spara delle cose un po’ a caso.
Diciamo che il misto tra errori tecnici sulle tecniche di cottura, la completa assenza di manualità nell’uso di strumenti come il coltello la portano nell’olimpo dei primi cinque. Certo va detto che friggere della cipolla nell’olio esausto e ossidato della scatoletta del tonno per fare una salsa tonnata la rende una vera fuoriclasse.
IL MORI BOCCIA PURE IL FOODINFLUENCER DI GIALLOZAFFERANO
Entriamo adesso nell’olimpo dei FoodInfluencerHorror con FoodQood https://www.giallozafferano.com/social-bites/foodqood una splendida creatura di Giallo Zafferano. Diciamo che in questo caso la sensazione che l’influencer in se non abbia mai visto una cucina nemmeno sul catalogo dell’Ikea diventa una realtà ontologica sempre più scolpita nella pietra via via che si segue questo personaggio.
Il continuo spreco di cibo, il disprezzo che si dimostra verso gli alimenti, la mancanza totale di un discorso culturale su questi, misto alla completa assenza di una tecnica anche minima o di base in cucina, lo rendono più che uno che fa video di cucina, uno che mostra una rappresentazione aleatoria e un po’ avvinazzata della realtà. Devo dire che nel video in cui finge di friggere questo gigantesco pezzo di formaggio, senza nome e senza provenienza, spruzzando uovo come le bave di un bernese affamato per tutta la cucina, raggiunge il culmine del suo fare fingendo di mangiare quell’ammasso di roba unta.
AND THE WINNER IS….
Al secondo posto abbiamo lui Lo spadellatore (@lospadellatore_). Nella sua preparazione vorrei fare un risotto al pomodoro ma mi è uscita una bestemmia sulla cucina, tira fuori tutto quello che può mettere in una ricetta: la completa mancanza di conoscenza della tecnica di base per fare una preparazione, siamo al livello che non riesce nemmeno ad usare un riso da risotti e sul riso da risotti c’è scritto che è da risotti. Non voglio fare facili battute a proposito. La completa assenza di cultura su quelli che son gli alimenti arrogandosi per altro il ruolo di divulgatore che culmina con: questo formaggio è cento per cento italiano. Tutto ciò è come dire da dove vieni? Dall’universo.
Lo spadellatore ci insegna che per fare un lavoro non serve studiare, non serve formarsi, non serve impegnarsi per farlo al meglio dandoci anche in questo 2024 l’idea che alla fine anche se non si fa un cazzo in qualche maniera si sbarca il lunario.
Al primo posto abbiamo lui solido e incontrastato sull’olimpo del #ilpeggiorfoodinfluencerdel2024
Rafael Nistor, con i suoi involtini di finto prosciutto cotto ricostruito in vaschetta e formaggiaccio il tutto fritto, sbagliando la tecnica di frittura e ammolando il tutto di olio esausto, vince a mani basse quest’anno l’ambito premio.
Nistor ci ricorda col il suo disprezzo per quello che riguarda la cucina, il rifiuto totale nello studiare anche e tecniche più elementari, la completa assenza di ragionamento sugli alimenti e il deserto culturale che dimostra in ogni “preparazione” che nella vita si può diventare famosi anche senza nessun talento e che il lavoro non dona la celebrità, questa è data solo dalla sorte e quindi non c’è motivo d’impegnarsi nella vita perché per diventare un Nistor si può non far nulla. Grazie di diffondere questo splendido messaggio ne avevamo veramente bisogno nel 2024.
Auguro a tutti un 2025 con meno FoodInfluencer e più cose belle da vedere.