I TORCINELLI FOGGIANI SONO SQUISITI INVOLTINI DI CARNE DI AGNELLO COTTI ALLA BRACE E’ UNO DEI PIATTI PIU’ TIPICI E RAPPRESENTATIVI DELLA CUCINA POPOLARE PUGLIESE
Potete chiamarli torcinelli o gnumeriedde (chiamati in questo modo nel dialetto pugliese) . Il nome richiama proprio l’avvolgimento del budello attorno alle interiora (torcinello richiama il verbo torcere, gnummareddi si rifà al latino “glomu” che significava gomitoloSi tratta di piccoli involtini, meglio se di circa 5 centimetri, realizzati con le interiora dell’agnello o di altri animali da cuocere arrosto ed insaporiti in vari modi a seconda della zona della Puglia di produzione. Rientrano a pieno titolo tra le specialità della gastronomia pugliese, e rappresentano il fiore all’occhiello della cultura popolare foggiana.
TORCINELLI FOGGIANI : UNA ORIGINE ANTICHISSIMA DEL PIATTO
Si tratta di un piatto antichissimo, che secondo alcuni risale addirittura alle popolazioni dell’antica Mesopotamia, dediti all’allevamento degli ovini. A Foggia, come nelle versioni lucane e baresi, il torcinello presenta una forma piuttosto piccola, (sui cinque centimetri), che li rende perfetti per la farcitura di un panino, ma anche al forno fanno la loro ottima figura. Esistono tuttavia anche dei torcinelli di forma più grande (come i marretti di Ostuni) adatti per essere cucinati al forno con le patate o le stigghiole palermitane, molto simili nella forma e nella sostanza ai torcinelli. Non resta che assaggiarli.
di Donatella Carriera 17 luglio 2016
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