GIOVANI, INTRAPRENDENTI E APPASSIONATI DI BIRRA: SONO I QUATTRO FONDATORI DI INSIEME BIRRA, BIRRIFICIO ROMANO. LA BIRRA ARTIGIANALE NATA PER GIOCO E DIVENTATA UNA COSA SERIA.
“E allora che dite, ci facciamo una birra?”. Avrà detto così Paolo agli altri tre amici. Loro hanno preso alla lettera l’invito e tutti e quattro si sono messi a produrre birra artigianale. “Insieme Birra” è una beer firm di Roma, nata dalla passione per il luppolo e dall’ intraprendenza di Paolo Bruni e degli altri tre soci, Daniele Manca, Mauro Papparotto e Fabio Marchese. I quattro amici al bar ci andranno sempre ma dal 2015 frequentano molto più spesso il birrificio.
La moda dell’homebrewing sta dilagando ma per produrre birra di qualità e di successo ci vogliono gli ingredienti giusti: gli amici di “Insieme Birra” li hanno tutti.
INSIEME BIRRA, LA BIRRA ARTIGIANALE TRA AMICI
Ci si può divertire a berla ma anche produrla, è quello che succede ai fondatori di “Insieme Birra”: “E’ nata per gioco, – racconta Paolo Bruni – ho cominciato a fare birra con amici. Il caso ha voluto che la birra piacesse e i proprietari del birrificio “Birradamare” ci hanno spinto a creare questa società”. Nel passaggio dal garage sul litorale romano, tra Ostia e Fiumicino, con il kit fai da te, agli impianti professionali non si sono persi gli ingredienti fondamentali della loro ricetta: fantasia, passione e intuito.
Un progetto giovane ma con alle spalle una filosofia che bene si sintetizza nel nome scelto dai quattro amici: “InsiemeBirra perché prima andavamo a bere insieme, e poi abbiamo iniziato a fare birra insieme. Ci piace il concetto di birra dal punto di vista della socializzazione, per noi rappresenta condivisione e aggregazione. Alcune realtà italiane tendono a non aggregare, a puntare sulla competizione ma la birra ha uno scopo sociale diversamente dal vino”.
INSIEME BIRRA, LA BIRRA ARTIGIANALE SI FA IN QUATTRO
Quattro amici, quattro birre prodotte: “Tutte hanno una storia e nelle etichette in cui cerchiamo di raccontarla”. La sperimentazione non può che avere la faccia di Einstein, la birra è Experentiale: “Volevamo creare una birra peperina che avesse qualcosa di strano, doveva essere appunto un esperimento. Ha frutti rossi aggiunti a fine della bollitura ed è stata fatta lavorare con due lieviti. Un po’ pazzoide, tra esperimento ed esperienza”. E’ una birra secca e a tavola sta bene con il pesce, cibi speziati, grassi o piccanti, fritture, formaggi stagionati, e carne di maiale.
Note agrumate e note musicali in una birra ambrata la cui etichetta racconta un’atmosfera blues: “NoMore – continua Paolo Bruni – nasce perché mentre producevo questa birra ascoltavo Roberto Ciotti, blues man italiano. Mi ricorda New Orleans: ambiente fatto di fumo, birra, luci soffuse e blues. Il carattere italiano viene dai luppoli con sentori che ricordano il nostro Paese, come quello degli agrumi”. E’ la birra giusta per gli amanti della carne, si abbina a pulled pork, salsicce, frattaglie.
Sole, onde e tavola da surf. Cosa manca? Una fresca Close Out: è la terza figlia di “Insieme Birra”. “Estiva, in pieno stile americano. Ha una luppolatura forte con un amaro che si sente. Ha dei luppoli australiani che rilasciano sentori di frutta tropicale. E’ chiara, d’estate col caldo va giù che è una meraviglia”. Uno dei soci di “Insieme Birra” è un amante del surf. L’etichetta fa venire voglia di cavalcare le onde e dopo di ingollare una bella chiara con un po’ di formaggi freschi o con un carpaccio di carne.
Ultima è una birra molto corposa da 9,5 gradi. “E’ una birra da dopo pasto, ricorda la meditazione, la calma. Una birra da divano in una serata invernale con il camino acceso”. Si chiama Amorgós, come la canzone di un gruppo che fa musica progressive, mediterranea. Poi il caso ha voluto che: “Il grafico ha trovato un’ isola greca che si chiama cosi, che ispira relax, mare calmo, vegetazione. In questa isola c’è un abbazia, e la Amorgós è proprio una birra d’ abbazia legata alla tradizione belga”. Su quel fuoco del camino prepariamo carne rossa, maiale e cacciagione e si sta da dio.
di Ivana Figuccio 8 Maggio 2017