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LIERRE KEITH: VEGANA PENTITA, CARNIVORA CONVINTA. CONTRO “IL MITO VEGETARIANO”

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DOPO 20 ANNI DA VEGANA LIERRE KEITH PASSA AL “NEMICO”: IL SUO LIBRO “IL MITO VEGETARIANO” RACCONTA LA METAMORFOSI DA VEGANA A CARNIVORA

“To save the planet”: salvare il pianeta, missione dei grandi eroi del cinema e dei film d’animazione che ci hanno tenuto incollati allo schermo per scoprire come finiva. Questo stesso obiettivo ha mosso una “wonder woman” della realtà, Lierre Keith. Lei non ha indossato una tutina succinta e provocante, ma per “salvare il pianeta” ha deciso di vestire i panni della vegetariana. Volete sapere com’è finita, lo sappiamo. Dopo 20 anni ha deciso di abbandonare gli abiti da eroina veg e di concentrarsi a salvare se stessa. Da vegetariana agguerrita a carnivora convinta: la storia del pentimento nel suo libro “The Vegetarian Myth”. Le pagine di questo racconto contengono la confutazione di tutte le credenze che alimentano “il mito vegetariano”.

LIERRE KEITH: VEGANA PENTITA, CARNIVORA CONVINTA. CONTRO “IL MITO VEGETARIANO”
LIERRE KEITH: VEGANA PENTITA, CARNIVORA CONVINTA. CONTRO “IL MITO VEGETARIANO”

LIERRE KEITH: VEGANA PENTITA, CARNIVORA CONVINTA. LA “METAMORFOSI”

Sogna di proteggere e salvare la sua Terra, di garantire giustizia all’umanità e agli animali. E’ una giovanissima Lierre Keith, femminista e attivista, quella che guarda al veganesiamo come la strada per realizzare questi desideri. La percorre per vent’anni, lottando contro ogni forma di violenza per la natura e per gli animali. Il suo peggior nemico: il carnivoro – carnefice. Questo il suo mondo fino a quando il suo corpo inizia a dare l’allarme.

Ero disperata – racconta Lierre –  e ho chiesto il parere di due medici cinesi. Loro sono soliti ascoltare le pulsazioni per diagnosticare tutto e quando hanno sentito le mie hanno detto che mi restava poco da vivere se avessi continuato così. Hanno aggiunto che non c’era niente da fare col mio corpo, non aveva più energia. Abbiamo iniziato a parlare di cosa mangiavo e quando ho detto che non volevo mangiare animali hanno sostenuto che fosse proprio quella la ragione per cui ero lì. Sono riusciti a convincermi, mi dicevano che è la natura e che il pesce grande mangia quello più piccolo. Allora mi sono detta che dovevo provare e se era la cosa giusta e funzionava davvero così allora non avrei sentito colpa. Ho comprato un pesce e l’ho mangiato”. Quel pesce segna la fine della vita da vegana, Lierre ricomincia a vivere da carnivora.

LIERRE KEITH: VEGANA PENTITA, CARNIVORA CONVINTA. CONTRO “IL MITO VEGETARIANO”
LIERRE KEITH: VEGANA PENTITA, CARNIVORA CONVINTA. CONTRO “IL MITO VEGETARIANO”

All’inizio stavo solo capendo cosa avevo davvero fatto a me stessa. E’ davvero difficile quando smetti di essere vegano perché è qualcosa di totalizzante, una mentalità fondamentalista. Ho dovuto affrontare un’importante ricerca, ho trascorso anni a leggere e fare delle ricerche per capire cosa era andato storto, perché la dieta perfetta per tutto il pianeta non aveva in realtà funzionato”. Lierre Keith mette in discussione una scelta portata avanti con convinzione per 20 anni e intraprende una dieta bilanciata.

LIERRE KEITH: VEGANA PENTITA, CARNIVORA CONVINTA CONTRO L’AGRICOLTURA

Così ad esempio dalla condanna dell’allevamento, visto come attività dannosa per gli animali e per la natura, giunge alla condanna dell’agricoltura: “L’agricoltura è di certo la cosa più distruttiva che la gente abbia mai fatto al pianeta Terra. Dobbiamo capire cosa sia sul serio l’agricoltura, tu prendi un pezzo di terra, lo privi di vita e lo usi solo per l’uomo, si tratta di una vera estinzione di massa”.

Secondo l’autrice il sistema agricolo, così come è realizzato per la grande distribuzione, impone la distruzione di interi ecosistemi, danneggiando l’habitat di molte specie animali e provocando alla lunga un’inevitabile desertificazione.

LIERRE KEITH: VEGANA PENTITA, CARNIVORA CONVINTA. CONTRO “IL MITO VEGETARIANO”
LIERRE KEITH: VEGANA PENTITA, CARNIVORA CONVINTA. CONTRO “IL MITO VEGETARIANO”

LIERRE KEITH: VEGANA PENTITA, CARNIVORA CONVINTA. FALSE CONVINZIONI

Tra le spiegazioni che l’americana dà ai crescenti consensi ottenuti negli ultimi tempi dal veganesimo c’è la cattiva informazione: “La gente che abbraccia una dieta vegetariana pensa ci siano molti benefici per la salute, credono sia più giusto per gli uomini e per gli animali della Terra. Ma sbagliano: ci sono un sacco di proteine che non si possono trovare nelle piante, la quantità corretta di minerali la si può acquisire solo mangiando carne rossa o pesce, mai solo nelle piante”.

Tante parole e riflessioni riempiono le pagine de “Il mito vegetariano”. Non mancano anche i dati però: la percentuale di morti tra gli uomini vegetariani è sostanzialmente più alta di quella tra gli onnivori (0.93% contro 0.89%), e nel caso delle donne è ancora più evidente (0.86% contro 0.54%). La “lotta” di Lerrie Keith si sposta sul fronte opposto adesso, e tra i suoi bersagli ci sono quei genitori che costringono i loro bambini a seguire una dieta così sbilanciata.

LIERRE KEITH: VEGANA PENTITA, CARNIVORA CONVINTA. CONTRO “IL MITO VEGETARIANO”
LIERRE KEITH: VEGANA PENTITA, CARNIVORA CONVINTA. CONTRO “IL MITO VEGETARIANO”

LIERRE KEITH: VEGANA PENTITA, CARNIVORA CONVINTA PER LA SALUTE

La “redenzione” di Lerrie Keith è legata anche ai problemi di salute conseguenti ad un’alimentazione per nulla bilanciata: dopo anni di dieta vegana, dice “la mia colonna vertebrale sta degenerando, ho sviluppato una tiroide cronica autoimmune e varie altre cose. Tutti danni permanenti”. Le parole dell’autrice servono solo da conferma ai benefici di un’alimentazione varia e bilanciata che preveda nel menu anche carne e pesce. Chi il “peccato” non l’ha mai commesso può vivere tranquillo: carnivori, che la brace sia con voi!

 di Ivana Figuccio 05/08/2016
 

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