E’ IL PRIMO DELLA SUA FAMIGLIA AD AVERE INTRAPRESO IL MESTIERE DI MACELLAIO E L’AVVENTURA CON LA NAZIONALE RAPPRESENTA UNA GRANDE OPPORTUNITA DI CRESCITA PER QUESTO VUOLE FAR BENE A SACRAMENTO (CALIFORNIA)
“Bisogna sempre mettersi in gioco nella vita, perché le sconfitte di oggi saranno il trampolino per la vittoria di domani”
E’ fortunato, vive in una delle regioni più belle d’Italia e con tutta la ricchezza che lo circonda sa che può osare. Alle pendici del Monte Vulture i pascoli sono fertili e zampillano le fonti d’ispirazione. L’acqua minerale sgorga a fiotti e il buon vino fermenta nelle botti. Inoltre, i lucani sono molto più aperti di quanto si creda. Caldi e ospitali con i forestieri, lo sono anche con le innovazioni ed ecco che lui li accontenta: assieme a tanta carne locale, mette sul bancone anche pregiate lombate estere, così in poco tempo è diventato un punto di riferimento per i carnivori della zona. Per chi ama mettere sulla brace non solo salsicce e involtini ma anche tanti bei bistecconi.
DANIELE GARGANO, UN SOGNO DIVENTATO REALTA’
Daniele, classe 1992, macellaio di Rionero in Vulture (Potenza), ha sempre avuto le idee chiare: dalla sua terra non se ne vuole andare. “Questo è un paese tranquillo, si vive bene e ti dà la possibilità di realizzarti” dice con una voce gentile e bonaria. I genitori fanno tutt’altro mestiere, quindi, l’avventura in macelleria l’ha cominciata per conto suo, rilevando la bottega di un lontano parente. L’attività va a gonfie vele e a breve rinnoverà il locale ampliando l’offerta con l’angolo gastronomia e altre proposte interessanti.
La nazionale è sempre stata una sua aspirazione, sin dalle imprese di Belfast. Quindi, quando ha saputo che il comitato direttivo era a caccia di talenti non ci ha pensato più di tanto, ha subito partecipato alle selezioni. Per un neofita come lui confrontarsi con dei grandi maestri era un’occasione troppa ghiotta per lasciarsela sfuggire.
Sul torpedone azzurro è salito giusto in tempo per gli europei in Francia. A Clermont-Ferrand ha vissuto dunque una bella esperienza: ha visto i suoi compagni gareggiare, ha sentito l’adrenalina “girare” e ha condiviso birra e pizze con i colleghi delle altre nazionali. Ma non ha gareggiato, era nello staff tecnico e al prossimo WBC in California sarà la riserva della categoria young.
DANIELE GARGANO, UN RUOLO IMPEGNATIVO
Il ruolo di riserva è delicato e Daniele non lo prende certo alla leggera, primo perché con le lame ci si può far male, ne sa qualcosa Martino De Mita, che sta recuperando da un brutto infortunio alla mano, e ne sa qualcosa anche lui che “per un taglietto da niente mi sono messo cinque punti”. Secondo perché, contrariamente a quanto si crede, il ruolo richiede più impegno di quello richiesto ai titolari.
Bisogna studiare con loro i display e uniformare il lavoro, un compito che per noi italiani non è facile. “Proveniamo da culture diverse – osserva Daniele – e questo implica mettersi d’accordo sulle tecniche da adottare in gara”.
In California vivrà un’esperienza incredibile, solo a pensarci gli vengono i brividi. Ha visto le foto e i video che Andrea Laganga, il referente della nazionale per il WBC, ha inviato ai suoi compagni già nel 2020. Il Golden 1 Center è un’arena immensa che impressiona solo a vederla vuota, “figurarsi quando lo stadio sarà pieno”.
ESSERE LUCANO E’ IL SUO PUNTO DI FORZA
Sa che il suo momento può arrivare da un momento all’altro e sa che la forza della nazionale sta nel trasformare i limiti in un punto di forza. Nel comporre i preparati noi italiani siamo originali, dunque, se chiamato in causa cercherà di essere all’altezza e magari proprio il suo estro tutto lucano farà la differenza.
di Gianluca Bianchini