CHE LA BISTECCA SIA AL SANGUE O BEN COTTA POCO IMPORTA, L’IMPORTANTE È MASTICARE TANTO E BENE VI SPIEGHIAMO PERCHÉ LA MASTICAZIONE LENTA FA BENE ALLA SALUTE
La vita moderna coi suoi tempi frenetici ci ha tolto il gusto delle cose. Ad esempio, quando è ora di mangiare sarebbe buona regola consumare il pasto in tutta tranquillità pensando solo al cibo che mettiamo in bocca. E invece no, si fa una colazione flash perché non possiamo arrivare tardi al lavoro. A pranzo poi un panino altrettanto veloce che abbiamo dell’arretrato da sbrigare. E a sera, una volta a casa, divoriamo la cena neanche fossimo dei cannibali. No, così proprio non va. Ci vuole un time out. Fermiamoci dunque a riflettere sul perché alimentarsi bene significa non solo mangiare sano, ma anche dedicare al nostro desinare il giusto tempo. Gli alimenti infatti vanno masticati piano e a lungo. Solo così il nostro organismo ne trae dei benefici. Ne abbiamo individuati cinque. Vediamoli.
MASTICAZIONE LENTA: FAVORISCE LA DIGESTIONE
“Mangiare veloce influisce sulla digestione perché mastichiamo meno. Questo significa ingerire nello stomaco alimenti non sufficientemente ridotti,” avverte il professor Enzo Spini, fisiologo della nutrizione all’Università di Bologna. Spini ci consiglia di scalare marcia e rallentere, perché il detto chi va piano va sano e va lontano non vale solo per gli automobilisti, ma anche per i commensali. In genere si dovrebbe seguire il modello 30-60-60. Numeri che ricordano vagamente le misure femminili e infatti si tratta di un consiglio utile a mantenere in perfetta forma le siluette delle nostre signore. Per farle digerire bene intrattenetele almeno mezz’ora a colazione e poi ancora un’altra ora a pranzo e a cena. Sì, perché una buona digestione incomincia a tavola.
MASTICAZIONE LENTA: LA PRE-DIGESTIONE
Infatti, se a tavola mastichiamo in modo lento e prolungato, il cibo viene trasformato già prima di essere ingerito. Un’accortezza che garantisce una pre-digestione minima; fa lavorare meno stomaco e intestino; e facilita l’assimilazione delle sostanze utili al nostro organismo. Inoltre, più tempo teniamo in bocca i cibi, più diamo modo alla saliva di scomporre amidi e grassi e così anche gli alimenti liquidi scivolano più facilmente lungo l’esofago. In più la saliva ha anche un’altra importante funzione: aiuta a mantenere la bocca pulita.
MASTICAZIONE LENTA: UNA BOCCA PIÙ PULITA
Forse non tutti sanno che la saliva ingaggia una quotidiana e sacrosanta battaglia contro i batteri. Questi attaccano senza tregua denti e gengive. E allora lei ordina agli enzimi di intervenire per ripristinare la pulizia del cavo orale.
Spesso ci capita di incontrare persone con rimasugli di cibo fra le fessure dei denti. Cosa alquanto sgradevole alla vista. Se siete in giro sprovvisti di scovolino, spazzolino e dentifricio non disperate, potete evitare la figuraccia. Basta che quando mangiate vi ricordate di masticare a lungo, specialmente i cibi crudi, perché in questo modo avrete una bocca più pulita e delle gengive massaggiate e toniche. E non dimenticate che una masticazione corretta allontana anche il rischio dell’alitosi.
MASTICAZIONE LENTA: NIENTE ALITO PESANTE
Questa si manifesta quando l’acidità gastrica, il famoso bruciore di stomaco, sale lungo il collo per poi affiorare alla bocca. Ma se il cibo viene tritato e scomposto a dovere, rimane meno tempo nello stomaco, cosa che riduce la produzione di acidità gastrica e quindi il rischio di avere l’alito pesante.
Un altro vantaggio della masticazione lunga è che ci fa bere meno durante i pasti. Ingerire meno liquidi è importante: significa non diluire troppo i succhi gastrici e favorire così la digestione.
MASTICAZIONE LENTA: PIÙ SAPORE ED ENERGIA
Ma la masticazione lenta, oltre a farci bere meno, ci porta anche a mangiare meno. Perché rilascia degli ormoni che regolano l’appetito a livello cerebrale dandoci una sensazione di sazietà. Questo aspetto però viene compensato sia da una maggiore percezione del sapore, anche di quei piatti dolci di sale, sia da una maggiore vitalità. Infatti, se siamo meno pesanti siamo anche più energici e possiamo tornare al lavoro con maggiore freschezza mentale.
di Gianluca Bianchini 10/11/2016