IL SENATO APPROVA IL DDL VOLUTO DAL GOVERNO PER FERMARE LA PRODUZIONE, IL CONSUMO E IL COMMERCIO DI CIBI SINTETICI VIETATO ANCHE L ‘USO DI NOMI INGANNEVOLI PER ALIMENTI DI ORIGINE VEGETALI PRODOTTI IN LABORATORIO
Articolo de il Sole 24 ore
In Italia non si potrà mangiare carne coltivata. Il primo stop a produzione, consumazione e commercio di cibi e mangimi sintetici lo ha dato il Senato con il via libera a un disegno di legge voluto dal governo che vieta anche l’uso di “nomi ingannevoli” per gli alimenti derivati da proteine vegetali prodotti in laboratorio.
In sostanza non si potrà più dire bistecca di soia, carne di tofu e così via. Il ddl è passato con 93 si, 28 no e 33 astenuti. Ora si dovrà attendere il via libera della Camera affinché sia trasformato in legge.
DIVIETO ALLA CARNE COLTIVATA
Il ddl sulla carne coltivata, in 7 articoli introduce il divieto di produzione e immissione sul mercato di alimenti, bevande e mangimi costituiti, isolati o prodotti a partire da colture cellulari o di tessuti derivanti da animali vertebrati.
Alla base del provvedimento il principio di precauzione. Proposto dal ministro dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Francesco Lollobrigida, insieme al ministro della Salute, Orazio Schillaci, il provvedimento decreta al contempo il divieto dell’utilizzo della denominazione “carne” per prodotti trasformati contenenti proteine vegetali.
Così come è vietato l’utilizzo di terminologie, dalla bresaola alla bistecca, specifiche della macelleria, della salumeria o della pescheria. Arriva dunque un freno al cosiddetto ’meat sounding’ e si intende avviare una operazione trasparenza per acquisti consapevoli.