LA LAV E ANIMAL EQUALITY HANNO PROMOSSO UNA PETIZIONE PER TOGLIERE IL CONIGLIO DALLE MACELLERIE E IMPEDIRE IL SUO CONSUMO, NOI PENSIAMO INVECE CHE IL CONIGLIO VADA SALVATO DA QUESTI VEGETARIANI DELL’ASSURDO
Non toglieteci il coniglio perché onora la nostra tavola da secoli e secoli. Ci sono regioni italiane che con il coniglio hanno fatto crescere intere generazioni. Penso all’Umbria, all’Abruzzo, al Lazio, alla Lombardia, Piemonte, Campania, Veneto sapendo bene di tralasciarne alcune. Innocenzo XII, che fu Papa verso la fine del 1600, ne andava matto tanto che in occasione delle sue cene lepri e conigli non mancavano mai a tavola. D’altronde le sue carni bianche sono buone, tenere e saporite. In cucina inoltre è molto versatile e con la dovuta tecnica si riesce a cucinarlo anche alla brace. Ora i soliti animalisti dell’assurdo vorrebbero togliere il coniglio dalle nostre tavole, equipararlo ai cani e ai gatti e vietarne la macellazione. Noi ci ribelliamo e ad alta voce ribadiamo un concetto molto semplice: nessuno tolga il coniglio dalle nostre tavole.
LA RISPOSTA DI GIUSEPPE CRUCIANI (DIAMOGLI SUBITO UNA MEDAGLIA AL VALORE)
Siamo all’assurdo e di fronte all’ennesimo tentativo di violenza nei confronti delle nostre tradizioni secolari. Per fortuna per contrastare la deriva prepotente dei vegani e degli ambientalisti dell’assurdo qualcuno ha deciso di affrontarli di petto: parliamo del giornalista Giuseppe Cruciani, il conduttore della Zanzara, programma radiofonico su Radio24. Cruciani, al quale andrebbe data una medaglia al valore, si è presentato in radio con un coniglio crudo per poi farselo cucinare e assaggiare in diretta. Foto pubblicate sui social e conseguenti polemiche a bomba. Se avesse pubblicato un cadavere di un bambino avrebbe ricevuto meno insulti. Bravo Cruciani e grazie di esistere.
CONIGLIO ANIMALE DA FATTORIA E ANIMALE DOMESTICO
È l’animale più diffuso nelle case degli italiani dopo il cane e il gatto, quasi un milione di esemplari, ma la sua tutela giuridica non corrisponde a quella degli amici pet. Così Lav e Animal Equality lanciano una petizione, sabato 5 e domenica 6 dicembre in centinaia di piazze italiane, per chiedere a governo e istituzioni il riconoscimento del coniglio come animale familiare e una nuova legge che ne equipari la tutela giuridica a quella prevista per cani e gatti.
di Donatella Carriera 01/12/2015
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