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OSTRICHE AL BARBECUE CON TRE SALSE: UNA PERLA DI PIACERE

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PER SFATARE IL MITO PER CUI LE OSTRICHE VANNO MANGIATE SOLAMENTE CRUDE E SENZA CONDIMENTI, ECCO UNA RICETTA STREPITOSA: OSTRICHE AL BARBECUE CON TRE SALSE. PAROLA DI WEBER E DI “LADY OYSTER”.

Se da piccoli (o anche no) avete visto Alice nel Paese delle Meraviglie, uno dei classici animati Disney, probabilmente vi ricordate di Pinco Panco e Panco Pinco, due paffuti personaggi, buffi e leggermente suonati, che a un certo punto raccontano la storia del Tricheco e il Carpentiere: un poemetto senza senso scritto da Lewis Carroll, il papà letterario di Alice. La storiella parla – indovina un po’ – di un tricheco e di un carpentiere a passeggio su una spiaggia, in una “notte di sole splendente”, seguiti da quattro giovani ostriche. Al quartetto se ne aggiunge un altro e un altro ancora, finché i due si siedono su uno scoglio provvisti di pagnotta, sale, pepe e aceto e banchettano pappandosi tutte le ostriche. La filastrocca è considerata uno tra i più illustri nonsense in lingua inglese. E a proposito di cose senza capo né coda, potrebbe sembrare altrettanto assurda l’idea di cucinare molluschi sul barbecue. Eppure le ostriche alla griglia, accompagnate da alcuni tipi di salsa, non sono un idea bislacca: la versione firmata Weber, il colosso americano del Bbq, è una vera squistezza. Solo dopo averla provata si può perdere la testa. Una vera perla.

OSTRICHE ALLA BRACE
OSTRICHE AL BARBECUE

OSTRICHE AL BARBECUE CON TRE SALSE

Regina della tavola nelle grandi occasioni, molti sosterranno che l’ostrica va mangiata rigorosamente cruda. Meglio allora affidarsi a Katy Davidson, soprannominata “Oyster Lady”, esperta di ostriche e fondatrice di Mangez Moi, una realtà che organizza workshop, lezioni e catering, con il proprio centro di gravità che ruota proprio attorno ai pregiati molluschi. “Sono ottime cotte”, conferma Katy. “Il consiglio è non cuocerle troppo. Le ostriche sono un concentrato di piacere e di belle sensazioni, quindi direi di lasciar perdere una volta per tutte gli snobismi e di godersele senza paura di sbagliare”. Bando alle ciance, dunque: barbecue acceso e coltelli alla mano.

OSTRICHE AL BARBECUE
OSTRICHE AL BARBECUE

OSTRICHE AL BARBECUE CON TRE SALSE

Per realizzare quella leccornia, occorre procurarsi ostriche grosse e carnose, che tengono meglio la cottura al barbecue di quelle più piccole. Una volta cotte nel loro liquido per pochi minuti, restano succose e brillanti. Per 4-6 persone possono bastare 24 ostriche fresche, alcuni spicchi di limone e una trentina di minuti di tempo per la preparazione delle salse, mentre il fuoco si aggiusta alla temperatura perfetta.

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OSTRICHE AL BARBECUE

OSTRICHE AL BARBECUE CON TRE SALSE

C’è da dire che la parte più complicata riguarda l’apertura delle valve, poiché occorre individuare il punto giusto per aprirle senza mandare il guscio in frantumi. Prendete un’ostrica alla volta con un panno spesso e tenete il lato piatto rivolto verso l’alto. Puntate un coltello per ostriche (dalla lama cortissima e robusta) nell’incavo situato vicino alla cerniera. Ruotate la lama per aprire l’ostrica facendo attenzione a non versare il liquido che contiene. Fate scorrere delicatamente la lama sotto il mollusco per staccarlo dalla conchiglia. Eliminate la conchiglia piatta e conservate mollusco e liquido in quella concava. Preparate un fuoco a due zone per una cottura vivace e grigliate le ostriche nella conchiglia in più riprese per 2-4 minuti a fuoco diretto e alto, tenendo il più possibile il coperchio chiuso, fino a quando il liquido comincia a bollire e i bordi dei molluschi si ritraggono. Toglietele con cautela dalla griglia con una pinza. Servitele su un piatto caldo accompagnate da ciotole con le salse.

OSTRICHE AL BARBECUE
OSTRICHE AL BARBECUE

OSTRICHE AL BARBECUE CON TRE SALSE

Certo, alcuni chef consigliano di mangiare le ostriche rigorosamente senza condimento, così da assaporare a pieno il loro gusto selvatico. Ma anche “Oyster Lady” Davidson spiega che “servirle cotte con alcuni ingredienti molto familiari come rosmarino e aglio, creando così la mia ‘Roast Dinner in a Shell’, è un modo fantastico di convertire le persone a questo saporito mollusco”. Una garanzia. Le salse che Weber propone in abbinamento fanno un giro del mondo: sono quella latina, quella mediterranea e infine quella asiatica. Per tutte e tre non c’è che da mescolare gli ingredienti in una ciotola e lasciare riposare 1-2 ore in frigorifero.

OSTRICHE AL BARBECUE
OSTRICHE AL BARBECUE

OSTRICHE AL BARBECUE CON TRE SALSE

Salsa asiatica

4 cucchiai di succo di lime, 1,5 cucchiai di erba cipollina sminuzzata, 1 cucchiaio di aceto di vino di riso, 1 cucchiaio di salsa di soia, 2 cucchiaini di zenzero fresco grattuggiato e 1 cucchiaino di zucchero semolato.

Salsa latina

4 cucchiai di vino bianco secco, mezzo cucchiaino di scorza di limone grattugiata, 4 cucchiai di succo di lime, 1 cucchiaino di peperoncino moderatamente forte, tritato, 1 cucchiaio di cipollotti tritati, 1 cucchiaio di coriandolo sminuzzato, 1 cucchiaino di zucchero semolato, 1 pizzico abbondante di sale.

Salsa mediterranea

4 cucchiai di vino bianco secco, mezzzo cucchiaio di scorza di limone, 1 cucchiaio di scalogno tritato, 2 cucchiaini di origano sminuzzato, mezzo cucchiaino di zucchero semolato, mezzo cucchiaino si sale grosso, 1 pizzico di peperoncino rosso in polvere.

Di Silvia Strada 13/10/2016

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