MUOVERE UNA CRITICA COSTRUTTIVA A DARIO CECCHINI? SI PUO’ A PATTO DI RICEVERE VAGONATE DI PROTESTE DA PARTE DI IRRIDUCIBILI TIFOSI DEL MACELLAIO DI PANZANO IN CHIANTI
Premessa grossa come una casa: nella lingua italiana l’aggettivo “piacevole”denota qualcosa di positivo, godibile, sicuramente non negativo. Detto questo ci riprovo. Dopo che tempo fa abbiamo condiviso sulla nostra pagina questo articolo provo a replicare alle centinaia di proteste che mi sono state rivolte contro.
Lo faccio volutamente a distanza di molte settimane affinchè si potesse ragionare a bocce ferme. Magari, mi son detto, potremo ragionare anzichè svalvolare. Vediamo come va questa volta. Ma riavvolgiamo il nastro e in due righe riassumiamo quanto avvenuto.
A Fine Luglio siamo andati all’Officina della Bistecca di Dario Cecchini, il macellaio di Panzano in Chianti famoso in tutto il mondo per le sue gesta e il suo folklore. Eravamo curiosi di vedere gli standard del ristorante di uno dei macellai più famosi, celebrati e capaci d’Italia. In fondo noialtri scribacchini facciamo anche questo. Andiamo nei posti e li raccontiamo ben consapevoli di raccontare un onesto punto di vista e non la verità assoluta.
Ve la faccio breve, ecco quello che ho scritto. Ho affermato che “L’Officina della Bistecca dell’Antica Macelleria Cecchini è un piacevole ristorante a tema carnivoro” ( ri-faccio notare come l’utilizzo del termine “piacevole” rimandi ad una connotazione positiva), ho aggiunto anche che “La vulgata popolare ha conferito a questo ristorante spesso valutazioni esagerate, dovute – più che all’offerta carnivora in sè per sè – ad altri parametri, quali il pittoresco paesino dove è incastonato il ristorante (in fondo mangiare tra le colline del Chianti piace a tutti), lo show messo in atto prima della cena e durante la serata e l’atmosfera (apparentemente) ruspante e conviviale che si respira tra una portata e l’altra.” E anche su questo credo di essere stato onesto ed oggettivo.
Ho anche affermato che “…Questi sono aspetti di merito, sia chiaro, e non si possono certo muovere critiche per aver saputo azzeccare una formula che registra il tutto esaurito ogni volta. Ma è una formula che va bene, e pure molto, per i turisti“. ( E anche qui in buona sostanza diciamo “bravo” al nostro super Macellaio).
Poi – udite udite – mi sono lasciato andare ad un paragone tra il Cecchini Macellaio (oggettivamente forte) e il Cecchini ristoratore scrivendo quanto segue “Se come macellaio è indubbiamente forte e inarrivabile come ristoratore non è un mito da seguire, non è il numero uno, non è il migliore”. E in sei punti abbiamo spiegato cosa a nostro avviso non andasse nel suo ristorante. Se quei sei punti venissero aggiustati il suo ristorante diventerebbe qualcosa in più di “piacevole”.
Qualcuno osa criticare il Cecchini? apriti cielo!! Qualcuno ha osato dire che il Cecchini ristoratore non è un mito e non è il numero uno? Giù critiche, parolacce, offese, minacce di togliere il like e una ridda infinita di mal di pancia più o meno giustificati (“ce l’avete con Cecchini!!”; “L’avete preso di mira”; “Se scrivete così avete un secondo fine”; “Voi non capite nulla”; fino alla più bella di tutte: “Lo trattate male perchè vi ha fatto pagare il conto”).
L’articolo terminava così: “Bisogna ringraziarlo per le battaglie che fece quindici anni fa quando la Fiorentina fu messa fuori legge, ammettere che ai turisti fornisce un buon servizio e che come macellaio è molto bravo (gli americani, gli olandesi e i russi con i quali abbiamo diviso la tavolata sociale torneranno a casa felici e racconteranno cose buone dell’Italia) ma, come ristoratore, è giusto ricollocarlo nella posizione che gli spetta“.
A questo punto, rileggendo quanto scritto, viene da domandarsi dove sia il problema. Sbagliamo noi a pretendere di giudicare il Cecchini (e badate bene, abbiamo giudicato il ristorante dandogli dei consigli, non il macellaio) o magari abbiamo incontrato dei lettori travestiti da tifosi? D’accordo – mea culpa mea culpa – il titolo era forte “Dario Cecchini : il mito è finito (arriva il tonfo nella turistica normalità)” ma bastava leggere l’articolo per capire che “Il mito” si riferiva al ristorante e non al macellaio.
E poi, abbiamo forse bocciato il Cecchini? NO (altrimenti non lo avremmo definito “piacevole”). Abbiamo detto che si mangia male? NO. Abbiamo sconsigliato di non andarci?NO. Ma allora perchè tanto mal di pancia di fronte a dei consigli che a nostro avviso erano onesti e costruttivi? Ci piacerebbe che con la stessa veemenza con quale arrivarono le proteste oggi arrivassero le risposte a questo nostro interrogativo. Perchè il sospetto è che a volte ci si trovi di fronte a dei tifosi più che a degli appassionati di carne alla brace. Diteci la vostra.
di Michele Ruschioni 27 Novembre 2017
NB
Se davvero avessimo voluto criticare duramente il Nostro eroe di Panzano in Chianti avremmo ricordato a nove colonne e con squilli di tromba dei brutti episodi che lo coinvolsero qualche annetto fa o avremmo fatto la solita menata sul fatto che lavora principalmente carne spagnola . Ma certe critiche e certi modi di fare li lasciamo volentieri ad altri. Come arriverà la primavera torneremo dal Cecchini a farci un bel bisteccone.