IL PROSCIUTTO DI COCOMERO AFFUMICATO È SOLO L’ULTIMO DEI FAKE FOOD. I VEGANS AMERICANI SONO ANDATI MATTI PER IL NUOVO CIBO CHE SEMBRA CARNE MA CARNE NON È
Mentre in Europa, finalmente, siamo giunti a vietare la commercializzazione di prodotti vegani con nomi di tipicità carnivore (hamburger di tofu, wurstel di soia etc), negli Stati Uniti i veggy ancora ci provano. In un ristorante di New York, specializzato in cibo affumicato, si sono inventati lo Smoked Watermelon Ham: prosciutto di cocomero affumicato.
L’ideona è venuta allo chef Will Horowitz, cuoco e ristoratore del Ducks Eatery, una smokehouse dell’East village di New York. Il concetto alla base della genialata è sempre lo stesso: far sembrare carne ciò che carne non è. Nella cultura culinaria americana, il fumo è un elemento importante: non è eccessivo definirlo come un ingrediente vero e proprio di una preparazione. Non stupisce, quindi, la tecnica usata per dare alla luce questa pietanza. A sorprendere sono, invece, le immagini e i video che girano sui social.
IL COCOMERO AFFUMICATO : MOLTO FUMO MA NIENTE ARROSTO
La novità non è infatti passata inosservata a molti blogger culinari (e non) che subito si sono fiondati a testare il nuovo piatto. Dice chi l’ha assaggiato che, visto da lontano e magari con una luce soffusa, potrebbe effettivamente ricordare un prosciutto arrosto. Tutto cambia quando si passa alla prova del coltello: la consistenza gelatinosa del fake ham quasi lo fa scivolare via dalle mani. Il cocomero è stato fatto seccare per 6 giorni, ha subito l’affumicamento per 8 ore e infine è stato ripassato in padella con i propri succhi e le spezie. Arrostito fuori, rosso e succoso all’interno: proprio come un buon arrosto dovrebbe essere, peccato che di arrosto qui c’è poco e niente.
L’INGANNO DEL PROSCIUTTO DI COCOMERO AFFUMICATO
“Un acid trip per le vostre papille gustative” lo ha definito BunchBoys sul suo blog. Per capire che sapore abbia basta vedere la faccia di alcuni di quelli che lo hanno assaggiato fatto per capire che, quanto meno, potrebbe essere un’ardua prova culinaria. “What?” si chiede invece l’inviata di FoodInsider mentre assaggia il cocomero affumicato. Un’esperienza culinaria sicuramente stravagante: la dolcezza del cocomero insieme al sapore acre del fumo, andiamo ben oltre il concetto di agrodolce. Un piatto fatto per ingannare gli occhi, il palato e la mente di chi lo assaggia. Ma perché amiamo farci prendere per i fondelli?
Non mettiamo in dubbio il gusto e condividiamo a pieno la filosofia del ‘mangia e lascia mangiare’. Il boccone che proprio non ci va giù è quello che i vegani vorrebbero farci ingoiare a tutti i costi: no, un cocomero non può essere un prosciutto. ‘Chi nasce tondo non può morire quadrato’ è un concetto piuttosto semplice da afferrare, eppure ancora non ci arrivano. Il cocomero è un frutto buonissimo, dolce e succoso: che cosa c’entra con il prosciutto? Chiamatelo in un altro modo. Chiamatelo cocomero affumicato. Punto. Che bisogno c’era di metterci ham vicino?
COCOMERO UN TANTO AL CHILO
Il cocomero pontino, al mercato di Latina, costa 0,15 €/Kg. A bologna costa un po’ di più: 0,18 €/Kg. Nulla in confronto alla carissima anguria leccese, il cui costo è schizzato a 0,48 €/Kg. Volete sapere quanto dovreste spendere per un ‘autentico’ prosciutto di cocomero affumicato? 75 dollari a porzione. Il costo è giustificato, secondo lo chef, dai tempi necessari per prepararlo e dai limiti di produzione dati dalla grandezza dell’ingrediente. Pare, infatti, che ne entri solo uno alla volta nell’affumicatore. Nonostante ciò, il ristorante ha le prenotazioni piene fino a novembre. Tutti in fila ad assaggiare il nuovo fake food.
Di Giulio Gezzi 12 Maggio 2018