NON DATE RETTA A CHI SOSTIENE CHE L’ASTICE GRIDA QUANDO VIENE IMMERSO NELL’ACQUA, QUESTA CONVINZIONE ALTRO NON È CHE UNA BUFALA MASTODONTICA

L’astice è un grosso crostaceo munito di un paio di antenne e di due grosse chele. Queste gli servono per catturare pesciolini, granchi e molluschi. Le prede così vengono prima triturate e poi divorate.

Ma anche l’astice prima o poi finisce per essere catturato e mangiato. Con sue le carni prelibate si preparano infatti piatti molto apprezzati dai buongustai. Dai risotti  ai cocktail passando per il Surf’n’Turf e il Lobster Roll (che è un panino).

Gli animi più sensibili, probabilmente spaventati dal fatto che l’astice una volta messo in pentola cerchi di risalire e ancora più impressionati dai “suoni” che queste creature emettono durante la cottura, sono convinti che soffra enormemente.

Ma le cose in realtà non stanno così, quindi l’astice mangiatelo senza farvi troppi problemi e se lo ritenete opportuno leccatevi pure le dita.

ACQUISTATE SOLO ASTICI VIVI

Prima di cucinarlo però l’astice va acquistato e per farlo bisogna sceglierlo bene. Comprate solo un esemplare vivo quindi che muova le antenne e pieghi la coda sotto il torace.

Inoltre, scegliete sempre le femmine perché più polpose e saporite e scartate gli esemplari con un carapace non duro, significa cha hanno appena fatto la muta e quindi le loro carni sono magre e piene d’acqua.

QUATTRO COSE DA SAPERE QUANDO SI CUOCE UN ASTICE  

Per quanto riguarda la cotture tenete a mente quattro cose fondamentali:

1) Rosolate l’astice sul lato della polpa. In questo modo i succhi resteranno nel carapace, si trasformeranno in vapore e lo cuoceranno delicatamente;

2) Prima di immergere il crostaceo in un liquido legatelo, gli impedirete di arrotolarsi. Questa infatti è una posizione che impedisce una cottura uniforme;

3) Tenete l’astice sul bordo della casseruola con il carapace all’esterno e le chele immerse nel fumetto o nel court-bouillon. Un accorgimento utile perché le chele richiedono un tempo di cottura più lungo del corpo. Quattro o cinque minuti sono sufficienti per ottenere un risultato equilibrato;

4) Non cuocete il crostaceo nell’acqua, perderà sapore. I sapori passano per osmosi, dal più denso al meno denso. In un court-bouillon o in un fumetto, il liquido è più ricco di aromi e quindi il vostro astice risulterà più gustoso.

MA ALLORA L’ASTICE SOFFRE O NO?

L’astice non ha un sistema nervoso centrale o ne ha uno molto elementare. Le ricerche fatte finora dimostrano che risponde agli stimoli, ma non chiariscono se soffra o meno.

Nel dubbio, meglio ucciderlo senza che abbia il tempo di accorgersene. Come? Piantandogli la punta un coltello nella croce disegnata sulla testa.

Una cosa però è certa: l’astice non grida quando viene immerso in un liquido bollente. È vero, emette un suono acuto ma questo suono ha un’altra spiegazione. Si tratta delle sacche di gas contenute nel suo esoscheletro che gonfiandosi per effetto del calore finiscono per romperlo.

“L’astice sta gridando”… ma che fantasia, magari ha pure le corde vocali e a furia di strillare soffre di laringite.

Articolo di Gianluca Bianchini 03/08/2023