NEGLI STATI UNITI IN CANADA E IN AUSTRALIA OGNI VILLETTA CON UN GIARDINO OSPITA UNO DI QUESTI DISPOSITIVI DI COTTURA MENTRE IN ITALIA STA PRENDENDO PIEDE SOLO DA QUALCHE ANNO: VI SVELIAMO PERCHE’ I BARBECUE A PELLET PRESTO FARANNO INNAMORARE TANTI APPASSIONATI ANCHE DA NOI
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Ci sono delle invenzioni che cambiano il mondo della cucina e in particolare quello del barbecue. Non mi riferisco tanto alle tecniche di cottura sappiamo benissimo che il low and slow texano piuttosto che il reverse searing non potrebbero mai diffondersi su larga scala senza l’ausilio di strumenti ad hoc. Mi riferisco quindi ai dispositivi di cottura e ai loro combustibili. Mi spiego.
Se la diffusione delle bricchette ha fatto da apripista al successo del kettle, allo stesso modo l’invenzione dei pellet negli Anni ‘70 ha creato le basi per la nascita del Traeger Grills. Una macchina da cucina simile a un offset ma dalla forma più simpatica con quel comignolo che spunta e la fa assomigliare tanto ad una vecchia locomotiva. Ma al netto delle somiglianze quello che qui ci interessa di questo barbecue è la sua generosità e la sua versatilità. Ha tante funzioni e produce una varietà infinita di piatti.
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TRAEGER GRILLS : I PELLET
Prima però di parlare dei Traeger apriamo una breve parentesi sui pellet. I pellet sono un combustibile che si ricava dai tagli meno nobili della legna come trucioli, segature e altri ritagli simili. Scarti che una volta raccolti vengono pressati in modo da formare dei cilindretti le cui dimensioni variano da un minimo di mezzo centimetro a un massimo di 3 centimetri di lunghezza. Inizialmente la loro produzione era destinata al riscaldamento domestico fino a quando nel 1985 Joe Traeger, un ingegnere aeronautico dell’Oregon, non iniziò ad usare i pellet per cucinare. Pellet ovviamente prodotti solo con legna dura e naturale senza alcun utilizzo di componenti chimiche. L’anno successivo li brevettò e nel 1987 nacquero finalmente i primi Traeger Grills.
TRAEGER GRILLS : COME FUNZIONA
Trent’anni dopo la loro nascita i Traeger Grills continuano ad affascinare gli appassionati di barbecue in tutto il mondo. Un successo dovuto sia al design che negli anni si è evoluto diventando sempre più elegante, sia alle loro performance dimostratesi sempre più affidabili. Inoltre, anche la cottura a legna si è evoluta grazie a pellet che, oltre a bruciare in modo pulito, vantano un ampio ventaglio di aromi: quercia, acero, melo, ontano, mesquite, ciliegia, hickory e pecan.
Il processo di combustione che avviene all’interno di un Traeger Grills è semplice. I pellet vengono trasferiti dal raccoglitore alla camera di combustione da un meccanismo elicoidale molto simile a una trivella. Qui cominciano a bruciare grazie a un accenditore. Nel frattempo, una ventola fa circolare il fumo e quindi il calore assicurando così una cottura continua e uniforme, mentre lo sgocciolatoio impedisce alle fiamme di impennarsi. Tutto questo meccanismo funziona grazie a un ulteriore controllo che mantiene la temperatura stabile senza registrare sbalzi durante la cottura.
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I MODELLI
In commercio ci sono tre modelli Traeger Grills: il Pro, l’Ironwood e il Timberline. Tutti e tre sono dotati della tecnologia Wifire. In pratica, è possibile collegare la macchina allo smartphone tramite un App dalla quale far partire i comandi anche se siete fuori di casa o semplicemente lontani dal vostro barbecue. Il Timberline è la punta di diamante dell’azienda americana; consente di preparare un’infinità di ricette, anche dolci e snack, ma ovviamente il punto di forza è la cottura della carne. Di qualsiasi tipo. Che si tratti di manzo, pollo o suino il vostro piatto sarà sempre dorato e affumicato alla perfezione. Di conseguenza va da sé che il prezzo è alto, un Timberline costa oltre 2000 euro, ma esistono anche modelli più economici.
Mi riferisco in particolare a un modello più piccolo e portabile, il ranger, ottimo per chi è in vacanza o ama fare escursioni fuori città. i Traeger grills sono associati infatti all’idea di relax e spensieratezza. Non a caso qualche anno fa la See See Motorcycle, un’azienda motociclistica di Portland, ha montato un Ironwood su di un sidecar e ora Traeger Grills non solo spande aroma di quercia ma anche profumo di libertà.
di Gianluca Bianchini 17/08/2020