E’ UN MACELLAIO CHE FA TUTTO PER AMORE SI E’ SPOSATO LAVORA E GAREGGIA PER AMORE E QUANDO C’E’ SENTIMENTO NON SI PUO’ DELUDERE CHI CREDE IN NOI ECCO PERCHE’ CLAUDIO FIDONE IN CALIFORNIA FARA’ UN GRAN BEL FIGURONE
“La tua invidia è la mia fortuna”
In una terra vocata all’allevamento, dove le macellerie abbondano e la mannaia è una questione di famiglia, che passa di padre in figlio, lui rappresenta un’eccezione. Non proviene da un ambiente di carnizzieri e non ha neppure intrapreso questo mestiere per necessità, lui macellaio lo è diventato solo e soltanto per amore.
Ancora adolescente, ha conosciuto Giusi, sua moglie, e con lei ha intrapreso un nuovo cammino. Il matrimonio lo ha fatto entrare in un mondo genuino, fatto di pascoli, mucche e banchi colmi di delizie carnivore. Per il resto è un siculo nella norma: i baffi ce li ha, la coppola è sempre in testa e, seppure gli amici “li stona sempre”, la parlata è quella di un picciotto gentile e ben educato.
CLAUDIO FIDONE, TRA TRADIZIONI E CONTRADDIZIONI DELLA SUA ISOLA
Claudio, 34 anni, di Modica (Ragusa) conosce bene le tradizioni e le contraddizioni della Sicilia. Da una parte la sua città gli piace. Per le chiese, il barocco e il folclore che la anima, non la cambierebbe per nulla al mondo. D’altra parte, però sa che portare innovazione è difficile: “la gente qui è all’antica,” afferma. Si riferisce alla frollatura, all’american barbecue e a tante altre novità che negli ultimi anni hanno caratterizzato il mondo della carne.
Nonostante le difficoltà però gli affari vanno bene, da 8 anni lavora in proprio e gestisce due macellerie, una a Modica alta, dove c’è il centro storico, e una a Modica sorda, la parte nuova del paese. Giusi gli è sempre accanto, non solo nella conduzione economica dell’azienda, ma anche in quella motivazionale. Essendo laureata in psicologia, sa come spronarlo e così lo ha spinto a frequentare corsi per migliorare le sue abilità artigiane.
Nel giro della nazionale ci è finito grazie al campionato giovani macellai organizzato da Federcarni. Classificatosi terzo, non ha avuto bisogno di passare una selezione, ha dato già prova di essere all’altezza del compito. Così è stato contatto dal comitato direttivo che gli ha spiegato il progetto e da febbraio di quest’anno fa parte in pianta stabile della squadra.
CHE EMOZIONE RAPPRESENTARE LA SICILIA IN UN MONDIALE
Gli allenamenti procedono bene, sta lavorando sull’allestimento e per farlo ha chiesto aiuto persino a un designer. “Il banco carni per essere vincente, oltre ad essere preparato in tempo, deve anche far colpo sulla giuria,” afferma. Inoltre, anche se la sua sarà una gara individuale, Claudio lavora per il gruppo. E’ infatti sempre disponibile ad aiutare i suoi compagni e si fa apprezzare per un carattere umile, schietto e sincero.
Pensando al prossimo WBC dice di sentirsi ancora frastornato, non gli sembra vero di far parte della nazionale. “Qui a Modica – confessa – ci sono tanti allevamenti, tante macellerie, tanti colleghi e in America ci sarò solo io a rappresentarli tutti. L’emozione è forte e a volte l’ansia mi supera”. Questa esperienza però se la vuole godere tutta e a Sacramento non ci andrà per partecipare, andrà per vincere, perché è questa la mentalità che gli è stata inculcata. Poi ci sarà tempo per divertirsi e con una vittoria in tasca la festa sarà ancora più bella.
di Gianluca Bianchini