LA MEGA GRIGLIATA DI DAVIDE CARTA E’ UNA DI QUELLE STORIE CHE VANNO RACCONTATE. QUESTO QUARANTENNE ORIGINARIO DI BONNANARO PICCOLO PAESINO DI MILLE ANIME IN PROVINCIA DI SASSARI, E’ L’UOMO METTE SULLA BRACE BESTIE DA 500 KG
Davide Carta, il professional griller di Bonnanaro non bracia solo per passione. La sua attività principale è nel mondo dell’edilizia ma vuoi la crisi del mercato, vuoi perché il richiamo del primo amore è sempre forte, Davide si è ingegnato e si è inventato un lavoro. Nello specifico gira tutta la Sardegna e viene ingaggiato per feste, manifestazioni o matrimoni come braciatore professionista, chiamato a soddisfare i palati di migliaia di persone.
DAVIDE COME NASCE LA TUA PASSIONE PER LA BRACE?
Faccio parte di una famiglia numerosa, 7 figli e nei miei ricordi da bambino nostro padre ci riuniva tutti intorno al barbecue la domenica, instillando in noi la voglia e la curiosità di misurarci con questo passatempo domenicale. I miei genitori mi raccontano che ero il più curioso e interessato, pronto ad affiancare e aiutare mio padre. Da allora il barbecue non mi ha più abbandonato.
IL TUO PRIMO INGAGGIO COME PROFESSIONISTA DELLA BRACE COLLETTIVA A QUANDO RISALE?
Giugno 2010 in occasione della fiera delle ciliegie del mio paese. Di solito vengo contattato da enti locali, comuni o albergatori che spesso includono nei loro pacchetti turistici ai clienti un assaggio delle specialità locali, offrendo loro gli arrosti delle nostre carni più buone.
LA TUA ARTE SI PRESA A GRANDI NUMERI QUINDI.
Si, lavoro per feste o manifestazioni in cui le presenze arrivano a toccare anche le 20.000 persone. Memorabile l’evento a Carbonia nel giugno 2014: 25 maialetti e un vitello per 20.000 persone.
UNA PASSIONE CHE PENSI POSSA DIVENTARE UN’OCCUPAZIONE A TEMPO PIENO?
Penso che una delle più grandi fortune della vita sia fare ciò che ci piace. E nel mio caso la voglia di braciare in me non si spegne mai.
AD OGGI QUANTO TEMPO DEDICHI PER FORMARTI COME GRILLER PROFESSIONISTA?
Nei mesi invernali mi occupa i weekend. Nella stagione estiva invece vengo contattato più frequentemente rispetto al solo fine settimana.
IMMAGINO QUESTA ATTIVITÀ RICHIEDA TEMPO E RISORSE ORGANIZZATIVE. COME GESTISCI IL TUTTO?
Certo, la giornata è piena. Spesso vengo chiamato in paesi e zone lontane dal luogo in cui vivo e quindi bisogna considerare il tempo necessario per raggiungere il luogo interessato e la preparazione dell’attrezzatura necessaria. Arrivato sul posto predispongo tutto per poi passare alla fase viva di preparazione della brace e della carne.
QUALI SONO I TUOI “PEZZI FORTI” DELLA BRACE?
Davanti ai miei occhi sfilano “pezzi” di grandi dimensioni. Le mie specialità sono il vitello, il maialetto sardo, che è una tipica specialità delle nostre parti, e l’agnello.
OGNI BRACE HA LA SUA PARTICOLARITÀ.
Si, certo. Prima di tutto ci sono delle diversità nei tempi di cottura: il Vitello richiede dalle 12 alle 15 ore di cottura, variabili a seconda della stagione, in inverno la brace richiede più tempo per arrostire a dovere. Il Maiale come l’Agnello necessitano di molte meno ore, intorno alle 4. Inoltre nel caso del Vitello lo spiedo è intero in orizzontale, per l’agnello e il maialetto in verticale. Non solo. La brace per il vitello si è soliti farla all’aperto e si prepara lateralmente perché altrimenti il fumo della brace per tutte quelle ore intaccherebbe la commestibilità della carne stessa. Il maiale e l’agnello in luoghi più riparati o chiusi perché richiedono meno ore di cottura.Inoltre ho sperimentato un nuovo metodo che ormai è diventato una consuetudine per i grandi eventi. Una volta tagliata la carne, cosa che faccio personalmente, passo i pezzi tagliati in un barbecue con la brace che porto da casa per scaldare la carne e presentarla al meglio ai futuri assaggiatori.
SULLA BRACE FINISCE SEMPRE MOLTA CARNE?
Si. Il mio record è stato cucinare un vitello 520 chili per la festa di Torpè qui in Sardegna.
COME SI FA A DIVENTARE SERIAL GRILLER COME TE? UN CONSIGLIO PER CHI È UN APPASSIONATO E POTREBBE PRENDERE SPUNTO DALLA TUA STORIA?
Passione e pazienza sono fondamentali per questo tipo di occupazione. La passione è la molla che tiene in piedi tutto, che ti spinge a sperimentare questo meraviglioso mondo. La pazienza conta molto poiché bisogna organizzare le trasferte, preparare la brace e assistere per tutte quelle ore alla cottura. Ci sono necessità logistiche e organizzative da considerare.
HAI CERCATO DEI MODI PER PERFEZIONARE LA TUA ARTE?
Non bisogna improvvisarsi professional griller. Quando mi occupo di questi eventi a cui sono presenti molte persone non posso sbagliare. Io stesso mi sono recato a Seneghe, comune sardo, per apprendere nuovi metodi di arrosti del vitello in maniera meno dilettantistica e più mirata.
SARANNO CONTENTI I TUOI FAMILIARI: PRANZI E CENE GARANTITI
La più entusiasta è mia figlia Giovanna, 5 anni. Fin dall’età di tre mi aiuta e mi assiste come piccola aiutante al barbecue.
COSA CONSIGLI AI NOSTRI LETTORI CHE INVECE AMANO COLTIVARE LA LORO PASSIONE PER SÉ STESSI, PER LA FAMIGLIA O GLI AMICI PER OTTENERE UN BARBECUE PERFETTO?
Scegliere carne di buona qualità, recarsi in punti vendita e macellerie fidate e utilizzare anche la legna più pregiata come faccio io a casa. Queste sono le condizioni necessarie alla base. Inoltre se siete alle prese con la carne di vitello è bene cuocerla un po’ al sangue, nel caso del maiale è preferibile una cottura più prolungate.
di Augusto Santori – 22 giugno 2018